E poi arrivano gli amanti della tortura che si scatenano sull’internet (esempi).
La vignetta di oggi per il manifesto.
Sempre oggi altra vigna su Il Fatto Q.
Archive for the ‘diaz’ tag
Un’altra
Ritornare nella scuola (Diaz)
Le ferite non si rimarginano mai se non vengono curate con la completa verità.
La vignetta di oggi per il manifesto.
Banditi d’Europa
Diaz, Italia condannata per tortura dalla Corte di Strasburgo.
La vignetta di oggi per il manifesto.
Interviste e interventi, tra gli altri, di Patrizio Gonnella (Antigone) e Daniele Vicari.
Chi semina racconta. E poi racconta ancora.
Diaz. La vignetta è nel mio libro “Chi semina racconta, sussidiario di resistenza sociale“. Più di 240 pagine e 250 vignette e illustrazioni/storie per raccontare (dal 2005 al 2012) com’è che siamo finiti così.
Ora l’idea è di cominciare a realizzare la seconda raccolta di storie, ma l’editoria alta che viene dal basso di “Mamma-Altrinformazione“, ha bisogno di finire la tiratura per poter finanziare il prossimo libro. Siamo esigenti con noi stessi e voliamo, ma decollando coi piedi per terra. Allora, è semplice: andate in fondo alla pagina linkata e acquistatelo on line.
Diaz, Cassazione/2
Non ho visto “Ballarò” che per pochi minuti, non so. Però io una domandina sulle motivazioni della sentenza della Cassazione per la Diaz, l’avrei fatta a Gianfranco Fini.
Diaz, la Cassazione: «La condotta della polizia ha screditato l’Italia in tutto il mondo»
Dice la Cassazione.
Introdurre il reato di tortura in Italia
Memoria: 2004, la Lega e il reato di tortura. Ilaria Cucchi scrive oggi ad Amnesty per introdurre il reato.
Qui invece ricordo la campagna di Antigone.
Diaz, danni
Diaz, giustizia in Cassazione. Tra le varie, mi hanno sempre colpito forte le parole di Lorenzo Guadagnucci (all’epoca giornalista del Resto del Carlino): “Nessuno poteva venirti a salvare: la polizia era già lì, erano saltati tutti i punti di riferimento. Il momento in cui ho ricominciato a tornare alla normalità è stato quando è arrivato il magistrato; è paradossale perchè il magistrato veniva per accusarmi, ma io mi sono sentito sollevato perchè in quel momento significava tornare nell’ambito di una legge, di un ordine”.
Aggiornamento: qui l’intervista, dopo la sentenza, di Guadagnucci a Sky.