Io vignettista antirazzista autore del presunto manifesto leghista

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Ogni fine estate ce n’è una. Tempi duri per tutti e per la satira. E così ora vi racconto tutta la verità sul manifesto razzista leghista di facebook (tutto ieri sulle home di Repubblica.it e Corriere.it).

Oggi, oltre la vigna libica quissù, il mio articolo qui sotto sulla prima pagina di Liberazione.

Io vignettista antirazzista autore del presunto manifesto leghista (di Mauro Biani)

Ebbene sì, l’autore del presunto manifesto leghista sulla tortura degli immigrati sono io: un vignettista antirazzista. Il problema del mio mestiere è proprio che la realtà supera la satira, e quella che nel 2004 era nata come una provocazione per sbeffeggiare l’estremismo padano, oggi risulta verosimile. E allora fermiamoci un attimo e stiamo ai fatti. Nel 2004 all’interno del portale pacifista peacelink.it parte un progetto di manifesti elettorali taroccati realizzato a quattro mani con Carlo Gubitosa come risposta alla noiosa retorica della propaganda dei partiti. Il bersaglio era la cultura di guerra e violenza che pervadeva (e pervade) il sistema dei partiti. Così con Carlo (che da tempo fa satira assieme a me su giornali come Liberazione e siti come http://www.mamma.am/) abbiamo reinterpretato i manifesti elettorali pubblicati dagli schieramenti politici in lizza per le europee dell’epoca, svelando su ogni manifesto i "pensieri proibiti" e i desideri inconfessabili dei partiti. Era maggio del 2004 e non immaginavamo che questo sasso mediatico sarebbe rimbalzato nello stagno della rete per cinque anni, fino a perdere tutto il suo slancio paradossale per trasformarsi in un messaggio credibile, come se nel 1933 avessimo fatto un manifesto finto in cui si proclamava la superiorità della razza italiana con toni alla Guzzanti di "Fascisti su Marte" per poi essere presi sul serio dalle leggi razziali del 1938. Era un progetto reale di comunicazione grafica pacifista che voleva svelare la violenza della comunicazione politica e la sua assurdità. Un progetto contro le parole e gli slogan violenti, che si è trasformato in una cartina di tornasole sulla pericolosa deriva razzista del paese, come a dire "attenzione, quello che oggi è paradosso tra qualche anno potrebbe diventare una idea plausibile e perfino una legge dello stato". Nel 2004 quel desiderio inconfessabile di "difendersi" dagli immigrati spingendosi fino alla tortura preventiva era la sintesi del cuore oscuro che pulsava dietro le iniziative politiche della Lega Nord in tema di tortura (in Italia non è ancora reato grazie all’opposizione della Lega), immigrazione (legge Bossi/Fini) e legittima difesa (trasformata in legittima offesa con licenza di uccidere per assecondare gli istinti pistoleri del popolo padano). Ora è probabile che questo gruppetto di facebook banalmente lo abbia trovato su google images e acchiappato, magari non conoscendone neanche la provenienza. Ma la la trasformazione dell’impossibile paradosso satirico in un plausibile slogan estremista è un segnale culturale, sociale e politico ancora più inquietante e come accade nel nostro paese a tutti i seri segnali d’allarme, probabilmente verrà ignorato.

P.s. in coda un intervento di Ulisse Acquaviva su Mamma!, naturalmente. Infine una mia intervista ad Agora vox.

10 Responses to 'Io vignettista antirazzista autore del presunto manifesto leghista'

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  1. si ma come è finito su FB? ora è scoppiato un gran casino….

    utente anonimo

    28 Ago 09 at 07:19

  2. Della serie: la padanità supera sempre la fantasia.

    utente anonimo

    28 Ago 09 at 07:50

  3. Adesso cerca di evitare che i giornali vari facciano sembrare quello il solo manifesto che hai fatto all’epoca, se no sembri il solito antileghista un po’ snob.

    per chi volesse vedere gli altri: http://www.peacelink.it/votantonio/

    Wilson

    utente anonimo

    28 Ago 09 at 08:45

  4. ai confini della realtà.

    col paradosso che ci viviamo immersi :/

    ehvvivi

    28 Ago 09 at 08:59

  5. Che casinista intelligente!

    L’idea dei manifesti “manifesti” era geniale. D’altra parte l’emerso attrae irrimediabilmente. Era logico che qualcuno se ne appropriasse.

    un salutone

    utente anonimo

    28 Ago 09 at 09:39

  6. La migliore retta di regressione è quella disegnata a mano…

    [..] La storia del manifesto leghista taroccato nel 2004 da Mauro Biani che adesso diventa incredibilmente verosimile al punto da indurre qualche leghista a farlo suo e a scatenare un putiferio, è terribilmente comica nella sua infinita tragicit&ag [..]

    KilgoreTrout

    28 Ago 09 at 12:02

  7. Mafia trombection

    [..] L’invalido padano, ormai devastato dall’antico ictus e dalla pulizia del proprio cervello col tricolore, si sta superando grottescamente: in un empito di demenza vascolare, ha dichiarato che il prosseneta del consiglio è odiato dalla mafia e ch [..]

    Avalongisa

    28 Ago 09 at 13:55

  8. in effetti il manifesto era troppo intelligente (cit.) per essere stato creato da un leghista

    rectoscopy

    29 Ago 09 at 00:13

  9. Questo è il grande male di chi per egoismo e sete di potere si nasconde dietro false apparenze Sociali/religiosi e soprattutto politiche. Ma verrà sorella MORTE, quel giusto tempo per cui ognuno dovrà rendere conto dei suol fare, del suo dire dei sui malsani pensieri e allora saranno cazzi assai amari.

    utente anonimo

    29 Ago 09 at 09:45

  10. […] che con i manifesti leghisti, c’ho un certo feeling. Share Share on FriendFeed Share on technorati Tumblr it Tweet about it Subscribe to the comments […]

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