Il Branco dell’informazione

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Maria, Bielorussia, Studio Aperto, Branco, giornalismo agghiacciante, vignette.

Parliamo di come si impacchetta e si propina molta dell’informazione giornalistica (?). Il 13 settembre c’è stato un esempio magistrale da assurgere a metafora. Certo mi ha particolarmente colpito e indignato, mi ha fatto persino ridere, probabilmente perché conosco bene gli scout e l’Agesci (sono stato scout dal 1976 al 2001). Dicevo, il 13 settembre “Studio Aperto” tg di Italia Uno manda in onda un servizio di Anna Broggiato su “Maria”, la bambina Bielorussa. Nel servizio, confezionato per (dirà la stessa Broggiato in una successiva mail di risposta ad un capo scout) “attirare l’attenzione sul caso di Maria”, si mostrano bambole, una cameretta, alcuni disegni, tutti “interpretati” dall’incalzante retorica poetica dell’improvvisata psicologa-giornalista (con sottofondo di musica triste ai limiti dell’angoscia), fino al clou, quasi uno scoop (riferendosi, evidentemente a presunti aguzzini dell’istituto Bielorusso): l’inquadratura di un quaderno, scritte colorate e in italiano. La giornalista, grave, commenta: “L’hanno costretta a copiare una promessa agghiacciante: prometto di fare del mio meglio nel migliorare me stesso, nell’aiutare gli altri, nell’osservare la legge del Branco (n.d.r.: testuali parole)”. La promessa “agghiacciante”, nella lettura di Anna Broggiato (che peraltro, omette di leggere parti *poco* rilevanti che persino nelle immagini del servizio sono visibilissime, come ad es. “con l’aiuto e l’esempio di Gesù”) è la promessa del lupetto scout. Naturalmente niente di terribile o “agghiacciante”, tutt’altro: un momento importate e simbolico di entrata e d’impegno nel gruppo per il bambino che gioca insieme agli altri coetanei al “Branco” appunto, l’ambientazione del “Libro della Giungla” (il libro di Rudyard Kipling) utilizzata fin dai primordi, dallo scoutismo in tutto il mondo. “Maria”, in effetti, in Italia è inserita in un branco di lupetti. Agghiacciante ed istruttivo su come non fare giornalismo è in realtà il servizio, ma ancora più agghiacciante, in seguito, sarà la mancata rettifica di “Studio Aperto”, sollecitata vanamente dalle proteste di tanti scout. La sola giornalista Broggiato risponde per email: “Cari Scout, non vi arrabbiate. Vi siete offesi perché nel mio servizio ho citato “l’agghiacciante promessa” copiata dalla piccola Maria sul suo quadernetto . L’ho fatto solo perché mi faceva impressione pensare che “la legge del branco” potesse avere un significato molto angosciante e costituire un ricordo doloroso per una bimba costretta a subire violenze dai compagni in orfanotrofio – come lei stessa ha raccontato. Maria disegna lupi, forse non sa nemmeno che esistono anche i “lupetti”. Io lo so, e non volevo certo offendere loro, ma aiutare lei. Attirare l’attenzione sul suo caso, e forse anche su tanti altri come il suo. Le numerose e-mail arrivate in redazione testimoniano che ci stiamo riuscendo. Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Anche di quello del “branco”. Stridore di unghie su vetro, salto mortale per email. Nessuno: “ho sbagliato, scusate”. In conclusione, le simbologie di una agenzia Educativa come l’Agesci, maldestramente utilizzate dal diseducativo (alla realtà e all’informazione) quanto, alla fine, controproducente (alla causa di “Maria”) servizio del telegiornale di Italia Uno. L’unica “contentino” se così si può chiamare, arriverà solo il 26 settembre e attraverso gli sberleffi al servizio succitato, da parte di “Striscia la notizia”. Morale più ampia: provate ora a credere a qualsivoglia servizio giornalistico senza maggiori riscontri e fonti. Provate a capire quale informazione è dell’urlante e sensazionalistico “branco informativo”, e quale tenta, magari senza urlare, di essere puntuale ed onesta.
Link: Il servizio di Studio Aperto; la email di un capo scout e la risposta della Boggiato; Il servizio di Striscia la notizia.

Written by Mauro Biani

Ottobre 16th, 2006 at 5:10 pm

10 Responses to 'Il Branco dell’informazione'

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  1. Ho fatto anch’io l’agghiacciante promessa nel lontano 1997… dici che faccio ancora in tempo a chiamare Studio Aperto?

    ciao

    utente anonimo

    16 Ott 06 at 20:55

  2. la cosa agghiacciante è che quella si faccia chiamare giornalista, ed il posto dove lavora si spacci per telegiornale.

    utente anonimo

    16 Ott 06 at 22:10

  3. certo, questa era maldestra ed è stata smascherata… ma in giro ci sono degli esempi + raffinati

    ma55

    17 Ott 06 at 07:34

  4. che schifo. se si può manipolare questa situazione proviamo a immaginare quelle che hanno risvolti economici e politici…

    animasalva

    17 Ott 06 at 16:10

  5. un saluto

    cassandra666

    17 Ott 06 at 20:44

  6. Io non guardo mai studio aperto e non mi metto qui a spiegarne le ragioni (forse dal tuo post si possono cogliere).

    E questa è un’ulteriore conferma che la mia scelta è giusta.

    Agghiacciante, non la promessa ma tutto il resto.

    Meri

    mericonci

    18 Ott 06 at 15:22

  7. straordinario!

    studio aperto e la sua pseudo-giornalista si commentano da soli….

    Giggi76

    25 Ott 06 at 17:42

  8. semplicemente geniale.

    studio aperto è in assoluto il mio programma preferito. come dimenticare le emozioni che ci ha regalato con tutti i suoi servizi su canili e satanisti?

    Humbert Humbert

    utente anonimo

    20 Dic 06 at 14:17

  9. SPARGETE LA VOCE QUESTA NON DEVE PIU LAVORARE DOVE PUO’ FARE DANNI!!!

    CIAO A TUTTI

    utente anonimo

    19 Feb 08 at 11:24

  10. Che dire? E' solo la cartina tornasole di un'etica giornalistica ai minimi livelli, che non considera suo dovere non dico informare, ma nemmeno informarsi correttamente! Anch'io ho fatto la promessa agghiacciante, nel 1996… come grandissima parte dei miei amici e tutti i lupetti di cui attualmente mi occupo… nessun traumatizzato!
    Blidi
     

    utente anonimo

    9 Giu 10 at 14:52

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