Ho visto il film di Benigni e ho pianto ridendo e ho riso piangendo. Intendiamoci, io non piango mai per un film, mi capita solo con Benigni. E non solo quando fa cinema. Mi commuove quell’amore per l’umanità, per la vita, il suo abbraccio commosso a piene mani e corpo delle vittime, e la fortissima presa per il culo dei seri seriosi tristi contesti bestiali delle situazioni di morte: un campo di sterminio, una guerra. La sua è satira allo stato brado, una satira vera e quello che la satira dovrebbe sempre fare, comparare con paradossi poetici e forti il “brutto” il disumano, la morte, con il bello, l’umano, la vita. Poesia satirica e il suo slancio vitale ed umano risveglia l’amata dal coma, ma risveglia gli altri (soldati, medici, amici, e spettatori) dal coma del pensiero unico della guerra, del bestiale, accettato ormai come ineluttabile prezzo. Ma “bisogna non essere indifferenti all’orrore, ma avere orrore dell’indifferenza”. E così si agita, si muove, agisce in una grande metafora di risveglio dalla bestialità, uomo libero che scommette sulla fiducia verso gli altri uomini. Ma anche no, perché sarebbe comunque uguale quel suo slancio vitale ed umano a prescindere dalle reazioni. Tutto ciò senza essere angelicato, ma sempre partendo dalla merda per terra, usando quelle due tre cose “base” poco intellettualistiche (cattiviste o buoniste o viceversa, intercambiabili ipocrite mascherate): le mani, il corpo la vita. Quindi, buonista un par di palle. Quelli che danno dei buonisti così tanto perché fa in, sono quelli incastonati nei clichè tanto dissonanti e stucchevoli quanto i veri piagnoni (tipo scene da simoneventura e da isoladeifamosi). Che tristezza. Invece è la vita che va cantata e il tragico e il comico che sempre s’appaiono. Questa è satira dura, poesia, vita. La scena “d’amore” per me più bella, non è tra lui e Nicoletta (‘che pure ogni suo film è un ode d’amore anche per la moglie), piuttosto quella dove un Benigni “kamikaze” imbottito di medicinali, si trova al check point coi soldati americani. Il dialogo, la paura, le urla, e i volti. Si ride e si piange contemporaneamente, nudi di fronte ad aspetti tanto paradossali da risultare nell’interpretazione di chiunque altro inconciliabili. E c’è tutta la fatica di un dialogo tra la vita e la situazione paradossale, questa davvero, dell’”uomo guerriero, soldato”, tra le umanità di benigni (passione sempre presente) e quella stupita, interrogativa (è già un inizio) dei soldati. Colta, solo sfiorata, e il risveglio ad una realtà umana dalla bestialità della guerra, allo schioccar di dita della vitalità della poesia. Un film vivo,d’amore, di satira dura. E ciò vi basti.
Io invece ho dei forti dubbi che questo film mi regali tutte queste belle e profonde sensazioni, non credo proprio che un Benigni riesca a farlo, non credo proprio che sia così facile farlo, soprattutto se mentre fai un film pensi a come farlo partecipare alla notte degli oscar.
FrancescaV
17 Ott 05 at 12:51 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Non so delle, pur legittime, aspirazioni del film in fatto di oscar. Il film m’è piaciuto, ma di più mi piace il Benigni e la sua “maschera”.
M.
broiolo
18 Ott 05 at 00:18 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
..interessante..trovo interessante per esempio che dopo il film “Parla con Lei “di P.Almodovar ci siano stati un strafracasso di registi ( anche bravi ) che hanno copiato in un certo senso l idea del risveglio con il soggetto del personaggio in coma. Il film non l ho ancora visto quindi commento solo quello che scrivi in parte dove appunto mi balza in mente un bel tot di film con tema “coma”….strano….
bluvetrosmerigliato
18 Ott 05 at 23:25 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
spero di vederlo presto a me piace molto benigni .per la sua naturalezza.
bluvetrosmerigliato
18 Ott 05 at 23:27 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
non ho ancora visto il film ma, a parte Pinocchio, gli altri suoi film mi sono sempre piaciuti per q.
Mi capita però puntualmente di chiedermi perchè Nicoletta Braschi faccia l’attrice….
Gattoyd
19 Ott 05 at 21:56 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
… mi sono sempre piaciuti proprio per quello che broiolo esaltava nel suo “elogio” a Benigni.
Gattoyd
19 Ott 05 at 21:58 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>