La vignetta di oggi per il manifesto.
“C’è una cosa che più mi preoccupa per l’epilogo della vicenda: non è un mercenario pasticcione, o una spia de noantri, o un cinico per necessità familiari, e nemmeno un innocuo avventuriero guerrafondaio. E’ una temibilissima brava persona”. Questo era il testo della mia prima vignetta (del 25 agosto 2004) su Enzo Baldoni. Ne vennero molte altre. Ieri in una densa intervista a La Repubblica, la moglie Giusi mi cita e io sono davvero felice (qui, volendo c’è il Pdf). Spiegai tempo fa perchè quel fatto mi colpì da subito, dal rapimento di Enzo. E poi quelle vergognose pagine di “giornalismo” (a tal proposito qui un’efficace risposta di Orioles, sempre del 2004) Oggi sono dieci anni, e io ancora “troppo pigro per portare rancore“, alzo un calice di vino rosso per Enzo Baldoni.