Lezione di geoeconomia e geopolitica

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E soprattutto, quanto costa $$$ quell’onda?

P.s. : non mi sono dimenticato della strage di Bologna del 1980 ma, per onorare la memoria delle persone scritte sulla lapide della stazione, penso di non andare fuori tema ricordando tutte le stragi che non avranno ne lapidi ne nomi, quelle quotidiane ed “invisibili” dei nostri fascismi silenziosi.

Written by Mauro Biani

Agosto 3rd, 2006 at 1:16 am

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6 Responses to 'Lezione di geoeconomia e geopolitica'

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  1. L’Italia ufficiale si adopera per la pace, ma non nega il suo sostegno alla faccia militare di Israele (che non è la sola di quel popolo, per fortuna)

    Si veda la legge che trascrivo (fu votata Berlusconi regnante, ma meritò anche i voti dei DS)

    Legge 17 maggio 2005, n. 94: “Ratifica ed esecuzione del Memorandum d’intesa tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato di Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa, fatto a Parigi il 16 giugno 2003” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 130 del 7 giugno 2005)

    ART. 1. (Autorizzazione alla ratifica).

    1. Il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare il Memorandum d’intesa fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo dello Stato di Israele in materia di cooperazione nel settore militare e della difesa, fatto a Parigi il 16 giugno 2003.

    ART. 2. (Ordine di esecuzione).

    1. Piena ed intera esecuzione è data al Memorandum di cui all’articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformità a quanto disposto dall’articolo 9 del Memorandum stesso.

    ART. 3. (Copertura finanziaria).

    1. Per l’attuazione della presente legge è autorizzata la spesa di euro 11.390 annui ad anni alterni a decorrere dall’anno 2005. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2005-2007, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte corrente «Fondo speciale» dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2005, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri.

    2. Il Ministro dell’economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

    ART. 4. (Entrata in vigore).1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

    (Si omette il testo del Memorandum)

    nota: Per leggere il testo del Memorandum, che è in formato PDF, andare a: http://dex1.tsd.unifi.it/juragentium/it/surveys/palestin/ItIsr.pdf.

    Merita lo “sforzo”.

    Certamente l’esiguità dell’impegno finanziario rende la legge 94/2005 poco più che simbolica, ma è fra i simbolismi che stiamo giocando sulla pelle per il momento altrui: bandiere, scont5ri di civiltà … deliri idioti fra cui ora infiliamo anche il cameratismo un armi.

    Serve a nascondere molto

    E io invece voglio ricordare una delle devastazioni che le armi, occultandole di fronte al carnaio che producono, opportuniscamente nascondono (fascismi silenziosi?). Esiste un’oppressione sui Palestinesi che si manifesta anche quando non c’è guerra guerreggiata e che non può essere ridotta allo schema azione/reazione.

    Va negata per sé.

    Parlo dei minori palestinesi (anche sotto i 14 anni) imprigionati in Israele.

    Riporto la lettera che ho scritto il 3 luglio al ministro della Solidarietà Sociale (senza risposta)

    All’On. Ministro

    Paolo Ferrero

    On. Ministro

    sono una singola cittadina, non collegata ad alcuna realtà associativa e mi rivolgo a lei per un problema che mi sta a cuore. Ne sono incoraggiata dall’aver sentito, nel primo discorso del Presidente Prodi, un richiamo preciso alla questione israelo-palestinese, la cui drammaticità, se ve ne fosse stato bisogno, è dimostrata una volta di più da quanto sta accadendo.

    Non voglio intervenire in merito alla questione generale, ben conoscendone la complessità ma intrattenerla solo su un problema specifico, che, a mio parere, si connette a quella solidarietà sociale che identifica il suo ministero.

    Parlo dei minori palestinesi nelle carceri israeliane che attualmente superano le 380 unità.

    Parecchi di loro hanno meno di 14 anni, in alcuni casi si tratta di neonati incarcerati con le madri.

    Molti soffrono la cosiddetta “detenzione amministrativa” che esime la giustizia israeliana dal dare alcuna informazione a famiglie ed avvocati (dove sono incarcerati, imputazioni che giustifichino il loro stato di prigionia, se mai un bambino può essere imputato e incarcerato…)

    L’Italia è firmataria della Convenzione di New York del 1989 – che nel nostro stato è legge

    (LEGGE 27 maggio 1991 n. 176. – pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’11 giugno 1991, n. 135) – e ne é firmatario anche lo stato di Israele.

    I minori sono affidati a tutti noi, a prescindere dalla nazionalità, proprio da quella Convenzione.

    Sono vissuta per parecchi mesi in Palestina, ho lavorato (come volontaria) all’International Center di Betlemme, conosco quindi anche direttamente la situazione di quella popolazione ed è quel dolore condiviso che mi spinge a chiederle di impegnarsi perché, in attesa di una pace che –almeno per il futuro – possa assicurare giustizia, ai minori sia risparmiato l’orrore del carcere quando non della tortura o almeno, se ci sono casi per cui la carcerazione risulti inevitabile, ciò avvenga con la trasparenza dovuta e nel rispetto di quelle modalità di vita che devono essere assicurate a minorenni.

    Il mio richiamo alla legalità non è distacco: ho paura delle voci che si alzano urlando generalità contro questo o contro quello; spesso suscitano un effetto catartico fine a se stesso che, come tutti i buoni sentimenti, fa presto a rendersi silente.

    Secondo me un impegno fondato su una domanda forte, determinata e instancabile di rispetto della legalità, che riconosce e tutela i diritti dei più deboli, potrebbe essere un passo importante (uno dei tanti passi possibili) in una politica di pace che è doveroso praticare anche se la speranza è difficile, ma, come dice un mio amico palestinese, meglio accendere una candela che maledire il buio.

    Sperando in una sua risposta porgo cordiali saluti e auguri di buon lavoro.

    Augusta De Piero – Udine

    Nota:

    Ho trovato molte interessanti informazioni nel sito web della sezione palestinese dell’onlus Defence for children (http://www.dci-pal.org) che, a proposito dei minori in carcere ha pubblicato un’ampia ricerca:

    Catherine Cook, Adam Hanieh and Adah Kay – Stolen Youth – The Politics of Israel’s Detention of Palestinian Children. Pluto Press. London – Sterling, Virginia (345 Archway Road, L

    AUG

    3 Ago 06 at 12:14

  2. purtroppo non sei fuori tema.

    aggiungerei le lapidi che non si possono mettere sul mare. per i morti di guerre silenziose in cui è facile far passare le vittime per carnefici, nascondendo le vere armi dell’intolleranza e della paura di diver rinunciare a qualcosa… ma a cosa, poi?

    tuttominuscolo

    3 Ago 06 at 12:50

  3. l’altra sera il commentatore del tg, mentre scorrevano le immagini degli sbarchi a lampedusa, delle tombe dei senza nome a cui era stato possibile dare sepoltura ci ricordava che esiste un altro cimitero, quello delle “carrette” (le ha definite proprio così), e ci “illuminava” sui costi per lo smaltimento delle stesse.

    ‘buona Mauro.

    Sahishin

    3 Ago 06 at 14:31

  4. La vita umana vale sempre meno, e mi chiedo, anzi chiedo a tutti i destraioli che parlano a sproposito di illuminismo… dove sia andato a finire: la storia è inutile

    Tisbe

    3 Ago 06 at 16:27

  5. il fascismo cambia volto ma ha sempre la stessa anima: vedere nelle persone “non vicine” delle cose, dei numeri da sfruttare o abbattere invece che degli individui come noi.

    @tisbe: già la contraddizione a vedere gente di matrice cattolica o fascista , formatasi con il principio di autorità, parlare di illuminismo!!!

    e noi fessi che glielo lasciamo fare!

    i neocon usano la democrazia come la usavano quelli che condannarono a morte Socrate per le sue idee

    filomenoviscido

    3 Ago 06 at 16:34

  6. @filomeno, mi riferivo proprio a loro. Quante volte mi sono scontrata ed ogni volta, per dimostrare la presunta inferiorità delle altre culture, tiravano in ballo l’illuminismo: ridicoli

    Tisbe

    3 Ago 06 at 19:27

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