Archive for the ‘spanò’ tag

Tirare (fuori) le scarpe dagli armadi

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Bush e le scarpe di Al Zaidi. Aggiornamento della vignetta di qualche giorno fa.
Agg. 17 dic.: La vignetta e il pezzo del fido Spanò giusseguente, è uscita oggi su
Liberazione.

La scarpa più sfigata del mondo Di Alvise "ValleMerde" Spanò alvise.spano[at]gmail.com
"Era un magnifico mocassino italiano, capitato chissà come in Iraq per un imprevedibile scherzo del destino e convinto di essere nato per qualcosa di meglio di quella vita. Sentiva i racconti dei suoi cugini che passeggiavano sul lungomare di Trieste, sotto i portici di Bologna, e invidiava perfino quelli di Taranto: tutti impregnati di Diossina ma comunque felici e spazzolati. Read the rest of this entry »

Written by Mauro Biani

Dicembre 16th, 2008 at 12:01 am

Il Divo

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Insieme al pezzo di zio Alvise, la vignetta domani esce su Liberazione friprez.

Gens Giulia Di Alvise "Casto Divo" Spanò alvise.spano[at]gmail.com
"Ricordo ancora il giorno in cui Zio Giulio venne acciuffato per la punta delle orecchie dalle viscide mani della giustizia, e ancora non sapevo che sarebbe riuscito a sgusciare via come un’anguilla. A seconda di come la leggi, quella sentenza ha dato ragione a tutti: per gli incazzosi è un prescritto, per gli innocentisti una vittima di complotti giudiziari, per il pizzicarolo sotto casa uno dei più grandi furbi della storia. Un uomo buono per tutte le stagioni. Quel giorno telefonai a mia mamma con l’esultanza dei miei ventanni, contento che anche il più potente dovesse chinare il capo e la gobba davanti alla legge,. Ma lei mi disse che su queste cose non si rideva, e che comunque "non si dicono per telefono", temendo che tutta l’Italia fosse intercettata per punire i nemici del grande vecchio. Poi ricordo la beatificazione del Coso Nostro in diretta apportapporta, quando il maestro di cerimonia Bruno Vespa ha trasformato Belzebù nell’Arcangelo Gabriele con un bagno miracoloso di audience. Dopo il suo malore televisivo, che a detta dei maligni era un semplice cambio di pannolone, che cos’altro ci riserverà questa icona della politica nostrana? Io voglio vederlo arrivare fino in fondo alla grande, con esequie ufficiali in piazza San Pietro mentre i PapaBoys urlano "santo subito", Papa Ratzi per la gioia si rotola nudo nell’olio santo come una esperta lottatrice, l’Opus Dei comincia a mettere il copyright sulle immaginette e Casini si mette a scavare con i denti una nicchia nel marmo del Pantheon. Solo allora potremo dire "Missione Compiuta"".

Written by Mauro Biani

Novembre 4th, 2008 at 1:10 am

Kiss me Licio

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Insieme al pezzo di zio Alvise, la vignetta è oggi su Liberazione friprez.

Kiss me Licio di Alvise "Grandoriente" Spanò (alvise.spano[at]gmail.com)
"La notizia dell’apparizione mistico/televisiva di Sua Santità il Venerabile Kiss Me Licio Gelli ha fatto un casino di proporzioni astronomiche. Basta pescare un articolo a caso sulla vicenda per ritrovare a stretto contatto di gomito nel giro di poche righe Baudo, Bonolis, il capo dei massoni "buoni", il capo di Odeon Tv, i luminari della comunicazione e dulcis in fundo la candida Giovannona Melandra che chiede a Berlusconi conferma di ciò che ha detto Gelli. Povera stellina, ancora crede che il piano di Rinascita Democratica sia uguale alle politiche di Forza Italia per una sfortunata coincidenza, e l’unico che può svegliarla dai suoi sogni di Cenerentola è il Principe Azzurro vestito da Cavaliere Nero. Ma in questo carrozzone c’è un grande assente: il fratello ciccione massone dell’omino Bialetti, il Maurizio Stopanzo che con la sua tessera P2 1819 tiene banco da mezzo secolo sugli schermi e i giornali di mezza Italia. Per frollarci il cervello al punto giusto per il berlusconismo, Maurizio Costanzo ci ha spaccato le balle col piccone su tutte e tre le reti Mediaset, su Radio Uno, dalle colonne del Messaggero e anche su Gente, Panorama, Il Riformista e perfino come docente universitario. Ma ora il Licio Gelli Show gli ruberà il suo pubblico lobotomizzato, che lo lascerà solo sul palco del parioli a sparare cazzate mentre la badante Maria gli dà le pasticchine. E poi dicono che non c’è giustizia".

Written by Mauro Biani

Novembre 3rd, 2008 at 12:04 am

Il circo del precariato si sposta sui media

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Di Alvise "Barnum" Spanò
In quest’Italia dove gli avvocati scrivono le leggi su misura degli assistiti, abbiamo assistito ad un altro sorprendente corto circuito tra informazione e politica, con i giornalisti comunisti che scioperano per i comportamenti anticomunisti dell’azienda incaricata dal partito comunista di mandare avanti la baracca. Per chi si fosse sintonizzato su questi schermi, riassumiamo la vicenda nei suoi tratti salienti. Una legge elettorale porcata manda in soffitta gli ultimi brandelli di sinistra, e la base si stringe attorno al suo giornale, utilizzandolo a seconda dei gusti come reliquia, tovagliolino assorbilacrimeo, baluardo di resistenza umana con cui ripararsi la testa dai manganelli durante le manifestazioni. Ma ai piani alti volano stracci, e così scoppia un casino congressuale dove la guerra delle mozioni lascia sul campo un caduto eccellente: "Liberazione". Con un partito spaccato in due l’unico modo per non scontentare nessuno è scontentare tutti, ripetendo l’eroico gesto del marito che voleva far dispetto alla moglie e ha gettato via con un colpo di cesoia l’ultima cosa utile che aveva. Ma non preoccupatevi! La satira interna al partito è ancora qui per fare gli interessi della base: da domani scattano le raccolte di figurine, gli allegati multimediali con i film della Montezemola anni ’70, l’inserto moda per migranti con le ultime tendenze trash e una succosa rubrica della Palombelli sotto pseudonimo. Ora e sempre resistenza!

Written by Mauro Biani

Settembre 29th, 2008 at 12:54 am