La vignetta oggi su il manifesto.
Archive for the ‘andreotti’ tag
Voi, in coma da una vita.
Seconda vigna su Andreotti. Ce ne sarebbero a iosa, perdonate.
Il Divo
Insieme al pezzo di zio Alvise, la vignetta domani esce su Liberazione friprez.
Gens Giulia Di Alvise "Casto Divo" Spanò alvise.spano[at]gmail.com
"Ricordo ancora il giorno in cui Zio Giulio venne acciuffato per la punta delle orecchie dalle viscide mani della giustizia, e ancora non sapevo che sarebbe riuscito a sgusciare via come un’anguilla. A seconda di come la leggi, quella sentenza ha dato ragione a tutti: per gli incazzosi è un prescritto, per gli innocentisti una vittima di complotti giudiziari, per il pizzicarolo sotto casa uno dei più grandi furbi della storia. Un uomo buono per tutte le stagioni. Quel giorno telefonai a mia mamma con l’esultanza dei miei ventanni, contento che anche il più potente dovesse chinare il capo e la gobba davanti alla legge,. Ma lei mi disse che su queste cose non si rideva, e che comunque "non si dicono per telefono", temendo che tutta l’Italia fosse intercettata per punire i nemici del grande vecchio. Poi ricordo la beatificazione del Coso Nostro in diretta apportapporta, quando il maestro di cerimonia Bruno Vespa ha trasformato Belzebù nell’Arcangelo Gabriele con un bagno miracoloso di audience. Dopo il suo malore televisivo, che a detta dei maligni era un semplice cambio di pannolone, che cos’altro ci riserverà questa icona della politica nostrana? Io voglio vederlo arrivare fino in fondo alla grande, con esequie ufficiali in piazza San Pietro mentre i PapaBoys urlano "santo subito", Papa Ratzi per la gioia si rotola nudo nell’olio santo come una esperta lottatrice, l’Opus Dei comincia a mettere il copyright sulle immaginette e Casini si mette a scavare con i denti una nicchia nel marmo del Pantheon. Solo allora potremo dire "Missione Compiuta"".
Moro, 30 anni fa.
Clicca sulle immagini per ingrandirle.
30 anni dal rapimento e dall’assassinio di Aldo Moro. La Repubblica ricorda con un ampia pagina nella sua radio. Lapidaria la conclusione dell’intervistato Corrado Guerzoni (all’epoca portavoce di Moro) che afferma: "le BR avevano rapito Moro, la DC aveva rapito lo Stato". Curiosamente simile ad una copertina de "il Male" di quei giorni già mostrata sul blog proprio un anno fa. E qui sopra a destra un poster (ho l’originale) sempre de "il Male" passato alla storia della satira e pubblicato durante il rapimento. Il fumetto sopra alla foto (icona) di Moro prigioniero, recita: "Scusate, abitualmente vesto Marzotto", all’epoca famosissimo slogan pubblicitario della Marzotto. Per meglio comprendere riporto l’ultima parte di una recensione di Andrea Tramonte del libro "Il Male di Vincino". Read the rest of this entry »