Oggi su il venerdi di Repubblica, una mia intervista raccolta da Elisabetta Berti che ringrazio davvero. P.s. nel “curriculum” manca il manifesto giornale in cui sono cresciuto in libertà per 7 anni.
Oggi su il venerdi di Repubblica, una mia intervista raccolta da Elisabetta Berti che ringrazio davvero. P.s. nel “curriculum” manca il manifesto giornale in cui sono cresciuto in libertà per 7 anni.

A Mauro Biani di far ridere con le vignette che disegna non gliene frega nulla. “Non è quella la cifra della mia satira”. Ma per buona parte dell’intervista, a tu per tu con il cronista, dialoga con gran senso dell’umorismo. “La mia vera passione non è il disegno, ma la creta. Quando ero ragazzino avevo la casa piena di pongo. Ha presente i soldatini fatti a mano? Ecco. Avevo intere legioni di eserciti. Uno era quello dell’Impero Romano. Lanciavo offensive, manovravo sul fronte, battevo in ritirata come un generale con i suoi uomini. Ha capito? Io che sono pacifista e nonviolento”. Non è l’unica, vitale contraddizione di questo disegnatore che nelle pagine di Repubblica è ospitato nella sezione dei commenti e, con lo stesso stile, ha disegnato per Atlantide con Andrea Purgatori e ora disegna per il programma televisivo di Marco Damilano, Il Cavallo e la Torre. “Il potere oggi è molto più ridicolo di come lo si possa disegnare. Non è la risata che lo smaschera, che lo mette a nudo. Io preferisco lavorare a una battuta che apre improvvisamente uno squarcio di verità, un punto di vista totalmente diverso nella discussione pubblica”. Dicono delle sue vignette – raccolte dalla casa editrice People in sei diversi volumi, gli ultimi dei quali sono “Dove sono i pacifisti?” e “Afascisti” – che sono editoriali più che vignette. “Non hanno tutti i torti. La pazienza di scrivere non l’ho mai avuta. Ma lavoro tutti i giorni per rappresentare con l’estrema sintesi del disegno e delle parole un ragionamento anche lungo e difficile”.
Recuperato il relitto del peschereccio inabissatosi il 18 aprile del 2015. Morirono 700 migranti.
La vignetta di oggi per il manifesto.
O.t. Breve intervista oggi per “Tracce Migranti” a Radio Colonia. Funkhaus Europa è il programma multilingue della radio pubblica tedesca e va in onda a Berlino e nel Brandeburgo, nel Nordreno-Vestfalia e a Brema. Per risentire, volendo.
La vignetta di oggi per il manifesto.
La strage di Parigi ci ha lasciati addolorati, sgomenti, arrabbiati. Tutti sentiamo il bisogno di reagire. Ricordiamo quello che il premier norvegese Stoltenberg disse dopo la strage di Utoya del 2011: “Reagiremo con più democrazia, più apertura e più diritti”. Non vogliamo cedere alla paura e all’odio. Rifiutiamo la logica di chi divide il mondo in base alla religione, al colore della pelle, alla nazionalità. Rifiutiamo la logica di chi specula sulla morte per i propri interessi, alimentando una spirale di odio e violenza. È il momento di stare insieme, di far sentire la voce di tutti quelli, e sono tanti, che di fronte alla morte e alla violenza rispondono con il dialogo, la solidarietà e la pratica dei diritti. Tutti quelli che non fanno distinzione tra le vittime di Utoya e Peshawar, di Baqa, di Baghdad, e Parigi, nel Mediterraneo e a New York. Tutti quelli che credono che diritti, democrazia e libertà siano l’unico antidoto alla guerra, alla violenza e al terrore. Dove l’odio divide, i diritti possono unire. Vi aspettiamo, oggi sabato 10 gennaio, alle 15.30 in piazza del Duomo. (firmata Emergency e centinaia di associazioni).
O.t. una mia intervista a Vita.
Migranti a Ragusa, è la vignetta oggi per il manifesto. Che vista la pagina, ci sta perfetta.
p.s. ieri sono stato intervistato su satira, guerra, migrazioni da Radio Dirittozero.
Per il grande affetto di Carlinho (ricambiato), potete risentirla: