A Milano, al Teatro Menotti, dal 1 al 31 dicembre andrà in scena “All’ombra dell’ultimo sole”, un musical di Massimo Cotto che utilizza le canzoni di Faber per raccontare una storia giovanile degli anni settanta, nei giorni della promulgazione della legge Reale. Per tutto il periodo nel foyer del Teatro sarà allestita la mia mostra “Come una specie di sorriso“. Oggi, conferenza stampa di presentazione.
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Umani
La tavola "Canzone del maggio" fa parte della mostra Come una specie di sorriso.
Poi succedono sorprese talmente belle, inaspettate, umane, che resti senza parole.
Vale la pena, ancora vale la pena.
Come una specie di sorriso a “Grottaferrata, città del libro”
"Come una specie di sorriso" arriva a casa. Domenica 10 l'apertura e la presentazione, nell'ambito della manifestazione "Grottaferrata città del libro" (per poi ripartire verso la Liguria).
L'invito è come sempre rivolto a tutti i gentili passanti e ripassanti.
Come una specie di sorriso all’Atellana Festival
Il 5 settembre, alle ore 11.00, con Nicola all'Atellana Festival: presentazione di Come una specie di sorriso. Specie per i passanti e ripassanti campani, ma mica solo. Poi qui altre date.
Come una specie di sorriso a Orvieto Comics
In quelle cartoline (con Angelina che svolta i suoi tarocchi e Andrea che vive il suo amore "diverso") più che la cronaca per immagini di drammi molto privati, c'è la Storia del nostro mondo (Corriere della sera). Ritratti di un'umanità negletta, con immagini universali, fermate su paesaggi del mondo attuale (D, la Repubblica delle donne). Le vignette firmate da Mauro Biani ci ricordano quanto alcuni, anzi tutti i personaggi inventati dal cantautore abbiano ancora il dono di svelare aberrazioni e bellezze dell'umanità (Terra). E' sempre rassicurante leggere, osservare il lavoro degli altri, soprattutto quando ti accorgi che ci sono tante persone che pensano e che combattono per dire ciò che pensano e per la verità. E' il caso di Mauro Biani e Nicola Cirillo che si sono cimentati in questo progetto (Sound36). Belli da vedere, belli da sfogliare, da rivedere ascoltando De André, da starci a pensare, da farne un quadro, un piccolo tempio dell'arguzia e della poetica, della satira e della tenerezza.(Lumoz- Anobii) La mostra e il cofanetto editoriale “Come una specie di sorriso” saranno esposte a Orvieto per tutta la durata di Orvieto Comics. La mostra e il cofanetto “Come una specie di sorriso” sono nelle corde di Slow Music.
De Andrè, l’Italia e quella specie di sorriso. Ma oggi Pietro ha 3 anni.
Oggi è l’anniversario della morte di quello che per molti è stato il più grande cantautore italiano, Fabrizio De André (terribilmente buffo, sì proprio buffo, ricordarlo mentre c’è un’Italia che magari adora De Andrè e nel frattempo colpisce “gli ultimi”, cioè i protagonisti di moltissime delle sue canzoni, ma tant’è). E’ passato un anno esatto dall’inaugurazione della prima mostra "Come una specie di sorriso", nel frattempo abbiamo portato le vignette dedicate a De Andrè in giro per l’Italia, pubblicato un cofanetto (che è già in ristampa) e ora un sito interamente dedicato al progetto. Read the rest of this entry »
Ancora dal 2009
La striscia quissù uscì il 31 dicembre su L‘Unità. Oggi su Liberazione la vignetta Trenitalia.
Poi una bella segnalazione e ringraziamenti di cuore. Il libro-cofanetto "Come una specie di sorriso", coi miei pannelli sulle canzoni di De Andrè (realizzati per la mostra ancora itinerante per l’Italia, e contenuti nel cofanetto in formato cartolina) a cura di Nicola Cirillo, è stato apprezzato (a dicembre risulta al secondo posto dei libri più venduti di Stampa Alternativa). Così voglio ringraziare soprattutto i tanti lettori (credo tra questi anche molti passanti e ripassanti del blog) che lo hanno acquistato e gradito. Tanti mi hanno inviato anche mail-commenti, o mi hanno scritto tramite facebook. Grazie davvero a tutti.
P.s. qui le recensioni del Corriere della Sera, e de La Repubblica.
Migrante breve / “Come una specie di sorriso” diventa libro e cofanetto per Stampa Alternativa
La vignetta oggi su Liberazione.
Invece il pezzo sortito su La Repubblica delle Donne con La Repubblica di sabato 21, mi dà l’occasione per segnalare che è uscito per Stampa Alternativa il cofanetto+libro di 32 pag, contenente inoltre le 15 stampe (qui formato cartolina) della mostra: "Come una specie di sorriso", che ha già "toccato" le Feltrinelli di Roma, Bologna, Padova, Bari ed ora è a Firenze. Andrà poi a Milano per poi chiudere a Genova (ma forse prima passerà anche da Napoli e Palermo, vedremo). Il cofanetto è curato dall’instancabile Nicola Cirillo ed è già disponibile nelle librerie e on line, naturalmente.
“Come una specie di sorriso” arriva a Firenze
Dopo Roma, Bologna e Padova, "Come una specie di sorriso" a Firenze. Il poeta Faber da guardare
"Come una specie di sorriso", celebre verso de Il Pescatore , è il titolo di questa mostra che approderà a Firenze, alla Feltrinelli International, il 5 novembre, per rimanere fino al 30. Ma già tra una settimana, dal 7 al 21 settembre, l’autore Mauro Biani e il curatore Nicola Cirillo ne proporranno un’anticipazione di 5 tavole alla Casa della Creatività (vicolo Santa Maria Maggiore 1).
Continua a leggere on line l’articolo-intervista (di Edoardo Semmola) apparso ieri sul Corriere Fiorentino, pagine di Firenze del Corriere della Sera.
Giornata del promemoria
Clicca per ingrandire la tavola "La ballata di Michè"*
Giornata del promemoria. Di Carlo Gubitosa.
"Una rincorsa per tuffarci nel passato: la memoria della Shoah. Un trampolino di orrore su cui rimbalzare verso un futuro più giusto: lo sterminio di 13 milioni di esseri umani catalogati come ebrei, omosessuali, rom, disabili, testimoni di Geova, slavi… (cfr.) E alla fine ritrovarci con più consapevolezza per il nostro presente, e fermarci a riavvolgere il gomitolo dell’assurdo per trovare impigliati nei fili i due milioni di vite spezzate in Vietnam, l’Olocausto africano chiamato colonialismo, lo sterminio dei pellirossa, dei taino e degli schiavi afroamericani, la persecuzione dei palestinesi, dei curdi, dei saharawi, dei vietnamiti, degli iracheni, degli afghani, dei ceceni, e di tutti gli esseri umani che sono vittime, merci, nemici o bersagli solo perché fanno parte di un popolo e si trovano dalla parte sbagliata. Questa giornata è un promemoria per ciascuno di noi, un bigliettino attaccato alla porta di casa: scendi a scoprire chi muore qui, ora e oggi, nei ghetti dei nostri quartieri ripuliti dove la vita dei migranti si spezza sempre senza fare troppo rumore. Proprio come a Varsavia. "Sappiamo – scriveva George Steiner – che un uomo può leggere Goethe o Rilke la sera, può suonare Bach e Schubert, e poi, il mattino dopo, recarsi come niente fosse al proprio lavoro ad Auschwitz". Forse fare memoria è proprio reagire alla logica del "come se niente fosse", e decidere che per smettere di chiudere gli occhi non c’è bisogno di un’altra Auschwitz: forse basta anche un CPT."
*La tavola disegnata è tratta dalla mostra "Come una specie di sorriso, Biani rilegge De Andrè", fino al 31 gennaio a Roma, libreria Feltrinelli di Galleria Colonna. Poi in giro per l’Italia: Milano, Bologna, Firenze, Napoli e probabilmente Palermo.