Ieri a Firenze, per “Diversi e allora?“. Quissù il dibattito su “La diversità nel cinema, letteratura, teatro, tv”. Con Igiaba Scego, scrittrice, Susanna Parigi, cantautrice, Mauro Biani, vignettista. Nicola Cirillo, moderatore.
“Diversi e allora?” è una due giorni contro il razzismo che si tiene fino ad oggi domenica 13, al Teatro di Rifredi, di Firenze. Tantissimi gli ospiti: Moni Ovadia, Giovanni Anversa, Pape Diaw, Mauro Biani, Tana De Zulueta, Igiaba Scego, Edda Pando, Lorenzo Guadagnucci, Anna Maria Rivera e molti altri.
Un’iniziativa, nata in risposta alla deriva razzista sempre più dilagante nelle nostre città, resa sempre più evidente dal terribile fatto di piazza Dalmazia a Firenze (che ha portato all’uccisione di due ragazzi senegalesi, per mano di un estremista di destra), e che aveva fatto seguito a un altro sconcertante episodio: il rogo del campo rom di Torino. Un’occasione quindi per riflettere e rispondere con proposte e progetti sociali e legislativi alla cultura della discriminazione e dell’odio razzista. Ecco perché quindi, associazioni dei migranti, prima fra tutte quella dei senegalesi, realtà antirazziste, soggetti della società civile attiva, nonchè varie forze politiche, sociali e culturali, hanno deciso di promuovere un approfondimento serio e condiviso. Con l’obiettivo di ampliare l’orizzonte di riflessione, oltre che al razzismo verso migranti e rom, anche all’omotransfobia, la misoginia, l’antisemitismo, le questioni di genere. La finalità dell’iniziativa infatti consisterà nell’analizzare l’origine dell’odio e gli strumenti legislativi, politici e culturali di cui disponiamo o che dobbiamo predisporre per contrastarlo. E facendone scaturire una proposta che dia maggiore efficacia alle molte esperienze solidali e a tutela dei diritti esistenti, incida sulla politica, portando ad un cambiamento di rotta, e avviando in parallelo un Laboratorio permanente per la convivenza, contro il razzismo e le discriminazioni. (continua)