Personale, ma poi mica tanto.

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Il tempo che va. Le persone e le parole. Non c’è niente di immobile e ci sono concetti che cambiano. Siamo in un epoca ridicola, preoccupante, grottesca e ridicola. Ad esempio l’espressione “emergenza educativa”, oggi fa più pensare ad una declinazione da “tolleranza zero” piuttosto che a Don Milani. Fa più pensare ad un Law and order generico, piuttosto che ad una scuola attenta all’individuo alla sua formazione “sentimentale” (sentire le cose, avere percezione e consapevolezza della potenza della propria esistenza). C’è una professoressa di lettere, moglie di questo qua, che in questi giorni va in pensione. Generazioni di ragazzini delle medie da Orte (in un istituto per ragazzi con famiglie poverissime) a Ladispoli a Centocelle fino a Casetta Mattei tra Corviale e il residence "Roma". E l’attenzione alle loro esistenze di ragazzini italiani, stranieri e rom. Andare a prendere per riportarli a scuola i ragazzini che, d’inverno, erano a rubare nelle case dei villeggianti a Ladispoli; o occuparsi di lottare per la casa di famiglie (italiane) a Centocelle sistemate in scantinati infestati dai topi; ospitare per un anno a casa propria un ragazzo ex alunno che doveva disintossicarsi dalla droga stando lontano dal suo “ambiente”; o andare a vicolo Savini nel campo Rom a parlare con le famiglie per motivare alla frequenza scolastica e scoprire che la stima e la relazione diventavano tali che per lei quel campo rom era diventato il posto più sicuro al mondo . Paradossi(?) di un certo modo di vivere il rapporto educativo, l’insegnamento. Certo molto più impegnativo che mandare chessò, l’esercito o il commissario ai rom, o…
L’emergenza educativa c’è perché si è abdicato ad un mondo senza educazione, senza relazione. Molto più semplice la tolleranza zero no? Che porta nessun risultato, ma può far vincere elezioni.
E poi ancora i migliaia di campi scuola, e i luoghi della memoria, nei campi di sterminio, e la nave della legalità fino alla Sicilia di Falcone e Borsellino, e la Costituzione
Quindi si diceva, ‘sta professoressa va in pensione. Venerdì l’ultimo giorno di scuola (prima degli esami di terza media), Adhir un ragazzino Rom della sua classe piange. Poi si ricompone, la guarda e gli chiede: "professorè chissà dov’è la verità".
Qui sarebbe concluso il post senonchè pensavo ad una cosa che mi fa ridere e la dico preventivamente. Quando farò una prossima vignetta sui rom, se qualcuno commenterà o solo penserà:aoh ma li vuoi ‘sti zingari? Porteteli a casa tua Sappia, appunto, preventivamente che è successo più volte (non sempre per merito mio, ma è successo). Quindi si sforzi a cambiare critica o obiezione, ‘che qui saranno accettate le critiche circostanziate in una visione complessa della vita complessa. Di semplificazioni siamo pieni, un mare di.. quindi voi, non fate l’onda.
E a mia mamma auguro una pensione non di riposo ‘che Dio solo sa quanto ci sia bisogno oggi e qui, di questa educazione.

Written by Mauro Biani

Giugno 9th, 2008 at 9:45 pm

No Responses to 'Personale, ma poi mica tanto.'

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  1. Carissimo

    ti leggo sempre con molto piacere

    e metto le tue immagini nel sito dove scrivo spesso

    http://groups.msn.com/LAMIAAFRICA/messageboard.msnw?action=get_threads&all_topics=1

    Antonio

    utente anonimo

    9 Giu 08 at 20:19

  2. Il comitato per la purezza della razza Italica accetta serenamente le critiche del dottor Biani. Da questo momento non gli diremo piu’ “portateli a casa tua”, visto l’ineccepibile curriculum.

    Che gli altri stiano attenti pero’ !

    Ad ogni sinistrorso radicalchic che ci fara’ la morale sul razzismo dopo aver votato la sinistra che ha generato i CPT, risponderemo con orgoglio padano-fascista “SE PROPRIO TI PIACCIONO I MIGRANTI, PORTALI A CASA DI BIANI E TOGLILI DALLE BALLE A NOI”.

    Comitato per la difesa del DNA italico da contaminazioni OGM.

    utente anonimo

    9 Giu 08 at 21:13

  3. Io parafrasavo De Andrè e alla domanda “cos’è la verità” rispondevo “il punto di vista di Dio”. E’ che a nessuno, appunto, è dato sapere la sua opinione, nè a Ratzinger, nè ai mullah, nè alla destra, nè alla sinistra. In un mondo in “etico” e il più possibile laico, in cui si possa vivere rispettandosi reciprocamente, la verità si spiega con l’amore. Un abbraccio, figlio degenere!

    animasalva

    9 Giu 08 at 21:14

  4. 🙂

    Mak

    utente anonimo

    9 Giu 08 at 21:49

  5. E’ tardi , chissà perchè mi viene di commentare. Auguri per la pensione, traguardo che non raggiungerò mai. Leggendo della Maestra o Professoressa, non so, chissà perchè mi è tornato in mente il mio maestro delle elementari. Di quelli monolitici, non i trittici di oggi, che mi dava gli schiaffoni tra capo e collo e mia madre a casa mi dava il resto. Il ricordo delle scarpe omaggiate , di quelle con i ganci e della mensa. Della sezione A , la classe pilota dei figli IN e quelle dopo dei figli OUT. Bei ricordi ? non so, so che ricordo del mio primo maestro nome e cognome, con l’affetto che si deve ad un Signore tutto d’un pezzo che ha preso un vaso vuoto come me e lo ha riempito. Ecco cosa auguro a tua madre. Che gli alunni vecchi e nuovi la ricordino come io ricordo il mio, l’unica immagine che mi viene in mente quendo si pronuncia la parola scuola.

    creosotonews

    9 Giu 08 at 23:16

  6. Ciao Mauro, è da un po’ che sto dietro alle tue vignette… Ne sono una grande stimatrice, tanto che non poche volte le inserisco nei post del mio blog! Grazie e alla prossima. GRA

    sgra73

    10 Giu 08 at 07:52

  7. complimenti alla mamma per la passione.

    Sioux

    10 Giu 08 at 14:15

  8. tale mamma tale figlio!

    kneff

    10 Giu 08 at 14:59

  9. Ciao Mauro, sono Daniela. Ho lavorato con tua MADRE per 13 anni. Se l’articolo non fosse stato firmato, avrei riconosciuto subito la tua MAMMA e una delle mie poche e carissime AMICHE. So che non si fermerà mai ,nè con il pensiero,nè con le parole , nè con l’esempio, nè con i fatti . E’ ,solo Neda!!!

    Adhir può stare tranquillo.

    utente anonimo

    10 Giu 08 at 20:27

  10. Cara mamma,cara nonna,ti vogliamo bene.

    Personalmente vorrei solo poter fermare il tempo che passa…non dando importanza ad ogni ragazzo che hai incontrato, alla naturale passione che sempre ti ha animato, al profondo senso di giustizia che ci hai insegnato…a volte non ho capito,ma ero piccola e gelosa della mia mamma, del suo tempo non passato con me, del suo affetto dato gratuitamente a tutti…ora capisco,non tutto ancora forse,ma un po’ di piu’…capisco l’immensa importanza cara mamma e ti ringrazio di cuore.

    Dai che finalmente magari ci faremo qualche bel viaggio!

    Ti vogliamo bene,maria ale dav e betta.

    utente anonimo

    10 Giu 08 at 20:59

  11. Caro Mauro,

    sono Francesca una collega di scuola di tua madre da tanti anni insieme nella stessa SCUOLA so cosa significa stare con gli ALTRI, ho trovato queste parole di Pasolini che mi sembrano adatte alla tua NEDA: ” Solo l’amare, solo il conoscere/ conta.” ciao

    utente anonimo

    10 Giu 08 at 22:18

  12. *mamMAU!!!*

    adesso so di chi è il merito, ma congratulazioni a tutti…

    pipistro

    10 Giu 08 at 22:34

  13. Auguri per la pensione. Servirebbero più persone come lei, non solo nella scuola. Forse ci saremmo anche evitati l'”emergenza educativa”.

    Murmur79

    10 Giu 08 at 23:07

  14. Finalmente una bellissima notizia, che mi ha riempito il cuore di gioia.

    Peccato che persone GRANDI come la Sua mamma, ce ne sono poche in giro!

    AUGURI

    utente anonimo

    11 Giu 08 at 00:44

  15. che cosa bellissima…

    mau.. passa da me..regalino per te..

    baci

    TYTTY_

    11 Giu 08 at 15:16

  16. Mi piace quando incontro un buon blog, con un buon tratto e un acuto cervello. Grazie! Up

    utente anonimo

    13 Giu 08 at 15:12

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