Legalizzare il mostro

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Guardate che domani (domenica 18) esce uno scoppiettante numero di Paparazzin (il 43esimo) su Liberazione. Ci onorerà della sua presenza anche Riccardo Orioles. Non perdetelo oh passanti e ripassanti rimasti ancora con qualche neurone in testa, ‘che qui me pare ci sia la corsa all’estinzione. Dei neuroni dico.
p.s. Tank’s for Pipistro, grande intellettuale, poeta, grande e basta.

Written by Mauro Biani

Maggio 17th, 2008 at 1:10 am

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  1. In Sardegna tutti i pastori sono ormai RomSardi, e bestemmiano benissimo nell’idioma locale. Invece di uomini neri neri con le sopaciglia che sono un’unica riga incontri uomini biondi e con occhi verdi che spingono le greggi. Le badanti nei paesini vengono contese, e dopo pochi anni, quando se ne vanno ci sono i pianti e la disperazione dei nostri vecchi. Poi ci sono le due rom che ricordo bene, che volevano entrare nella casa dell’anziana madre spingendo a forza sulla porta senza sapere che dietro c’era anche il figlio, che uscito ha preso a calci in bocca le due facendole rotolare rovinosamente giù dalle scale per quattro piani. Morale non ne ho, solo dubbi, con una mani per accarezzare e piedi per dare calcioni. E sono la stessa persona.

    utente anonimo

    17 Mag 08 at 10:32

  2. pipistro

    17 Mag 08 at 11:57

  3. Io credo sia fondamentale (anche se noto guardandomi intorno non essere così semplice) non generalizzare e soprattutto non individuare una qualsiasi fattispecie di reato o una qualsiasi perversione morale ed appiccicarla come marchio di infamia ad una intera categoria di persone. Siano esse italiane, romene, africane, finlandesi o esquimesi (con gli italiani potremmo utilizzare la mafia, tipico prodotto made in italy, no?)

    Per non andare molto indietro nel tempo, anche se sarebbe utile, basta leggere le cronache dei crimini violenti (come quello della ragazzina di Niscemi) di questi giorni per rendersi conto che la violenza e le mostruosità non sono patrimonio esclusivo di una etnia, ma dell’uomo in quanto tale, purtroppo.

    Io voglio sentirmi più sicura rispetto ai delinquenti, non ai rom.

    Smettiamola di dover trovare per forza un capro espiatorio per i nostri problemi, così da avere l’impressione che, tolto di mezzo il capro, i problemi spariranno. La storia non ha proprio insegnato nulla, anche i nazisti accollarono agli ebrei ed ai rom, ad esempio, le responsabilità della crisi economica tedesca e del malessere generale e convinsero di questo anche la gente che iniziò a pensare che bruciati nei forni i capri espiatori, tutto sarebbe tornato a posto. E sappiamo cosa è successo.

    Per quanto riguarda Pipistro…bè, complimenti!!!!! E… devo dire che, facendo mentalmente una piccola lista, mi sento davvero una privilegiata, Mau sa cosa intendo 😉

    mericonci

    17 Mag 08 at 13:01

  4. Tra rom e romeni vi è una differenza ben nota allo Stato romeno, che ha saputo gestirla conoscendo bene le differenti storie di entrambi. Vi è poca memoria, in Italia, della Romania, una nazione che si sente latina per la sua lingua e che ricorda come suo atto di fondazione l’occupazione della Dacia da parte dell’imperatore Traiano. La Romania fa parte della storia della cristianità: il nome «romeno» indica Costantinopoli, la «nuova Roma». La Romania è alleata nell’Italia nella prima guerra mondiale. Diviene fascista al tempo del fascismo e comunista nel tempo del comunismo. Il partito romeno interpreta la sua partecipazione all’impero sovietico in chiave nazionalistica, cerca un comunismo romeno che finirà in tragedia.

    I rom arrivano in quelle terre, venendo forse dall’India, intorno all’anno mille, parlano un’altra lingua, hanno un’altra storia, un’altra identità. Sono presenti in tutti i paesi dell’Unione Europea, ma solo in Italia hanno fatto dei campi una residenza all’interno delle città e hanno espresso la loro differenza in nome non del loro diritto, ma del bisogno. Hanno capito che l’essere compassionevoli è proprio del cattocomunismo italiano: per cui è meglio assistere che riconoscere, dare privilegi di fatto e non inquadrare il caso nella legge. E così si è diffusa, nell’area rom e in tutto il Mediterraneo, l’idea che, in Italia, tra la connivenza del governo e il formalismo dei giudici, l’immigrato che giunge qui è sicuro di non essere colpito da sanzioni. Qui tutto è lecito se si ha il titolo a presentarsi come povero e a costituire una eccezione agli occhi della cittadinanza, creando un senso di colpa per la modesta ricchezza, veramente ben modesta, degli italiani di nascita. L’assistenza come criterio politico, il bisogno come diritto, l’illegalità come privilegio, sono lo status dell’immigrato clandestino in Italia: e i rom si sono adeguati ad esso.

    utente anonimo

    17 Mag 08 at 19:59

  5. pipistro

    18 Mag 08 at 19:45

  6. Bah !! per fare pulizia etnica ci vuole uno disposto a pulire. Io non lo sono, forse combatterei per evitare di essere pulito, non altro. Le signore che abbiamo visto in tv con pantalone a vita bassa che faceva intravvedere le trippe e cercavano di sfondare con improbabili calci i cancelli dei campi non sono l’esempio. Quelle sono le stesse che non hanno problemi a dare i figli alla camorra per arrotondare e campà, che è sempre fatica. Ho una bassa opinione dei Rom, da uomo mi danno fastidio i loro uomini che se possono tolgono un cane dalla cuccia per coricarsi loro. Lavorano le donne ed i figli, e se per questa gente i figli sono il ” negozio ” che permette a questi tizi di vivere senza fare una minchia, posso immaginare che una 14enne cerchi di rubare una pupa dalla culla per magari non essere costretta all’accattonaggio e far fare la sua attività ad un’altra creatura. Magari rubata. Che altro motivo può esitere? Non lo so. Poi per le ronde e i pattuglioni non so cosa pensare . Io la mattina mi alzo presto per andare a lavorare, mi chiedo, ma questi, non hanno una minchia da fare ?

    utente anonimo

    18 Mag 08 at 22:30

  7. Vogliamo anche dire, visto che nessuno o quasi lo dice, che nella storia non è mai stato accertato un solo caso di rapimento di bambino italiano da parte di un rom? (anche l’ultimo caso di Napoli da cui è scaturito tutto sto casino viene ancora definito "<b>presunto</b> tentativo di rapimento"). E che forse questo è uno dei tanti luoghi comuni per demonizzare un intero popolo e accollargli tutte le peggiori nefandezze per tacitare le nostre coscienze e convincerci che il male sta "dall’altra parte"? Poi nessun popolo è perfetto, noi italiani lo sappiamo bene.

    http://www.peacelink.it/migranti/a/9585.html

    http://www.peacelink.it/migranti/a/23089.html

    mericonci

    19 Mag 08 at 08:22

  8. Vogliamo anche dire, visto che nessuno o quasi lo dice, che nella storia non è mai stato accertato un solo caso di rapimento di bambino italiano da parte di un rom? (anche l’ultimo caso di Napoli da cui è scaturito tutto sto casino viene ancora definito "presunto tentativo di rapimento"). E che forse questo è uno dei tanti luoghi comuni per demonizzare un intero popolo e accollargli tutte le peggiori nefandezze per tacitare le nostre coscienze e convincerci che il male sta "dall’altra parte"? Poi nessun popolo è perfetto, noi italiani lo sappiamo bene.

    http://www.peacelink.it/migranti/a/9585.html

    http://www.peacelink.it/migranti/a/23089.html

    mericonci

    19 Mag 08 at 08:26

  9. Vero. Non dimentico che Hitler ha sterminato questo popolo nel silenzio generale e pochissimi ricordano l’episodio. Per questo il termine pulizia etnica ha un significato preciso e terribile per me da non usare alla leggera. Noi Sardi per voi del continente siano stati anche peggio degli zingari, so cosa vuol dire essere guardato con sospetto, mi è successo da ragazzino a Milano e son cose che non si cancellano. Adesso è diverso, dopo anni di pazienza da parte nostra, e se c’è uno che capisce cosa vuol dire essere visti come diversi quello sono io. Faccio sicuramente parte di un popolo, quello Sardo ( e ci siamo sempre definiti popolo ) guardiamo agli altri popoli con attenzione e giudichiamo anche pesantemente. Se non giudico bene quello Rom è perchè dal codice barbaricino ad oggi per noi il capo famiglia è un’altra cosa, con i bambini rispettati anche se lavoravano dai sei anni e le donne che comandano su tutto. Mica per questo voglio i Rom fuori o sterminati. Non li capisco e forse non li capirò mai. Per come vivono e come pensano, Sicuramente sbaglio e scusate questi miei post forse inadeguati nel posto sbagliato.

    Marco

    utente anonimo

    19 Mag 08 at 09:05

  10. Marco, esprimere le proprie idee con pacatezza e civiltà non è mai sbagliato o fuori luogo. Avere dubbi su alcuni aspetti di una cultura, sopratuttto quando questi dubbi riguardano non solo la cultura altrui ma anche la propria, è segno di intelligenza e viviacità mentale. L’importante, e lo ripeto a rischio di sembrare noiosa, è non generalizzare e marchiare un intero popolo senza conoscere o capire di cosa si sta parlando. E soprattutto non comprendendo che una certa cultura non è un monolite ma un qualcosa di sfaccettato, complesso, che porta con sè aspetti positivi ma anche negativi.

    Per questo sono e sarò sempre favorevole all’incontro fra le culture. Ferme restando le proprie identità, con lo scambio continuo si può cercare di migliorare gli altri ed essere migliorati.

    Certo, non è facile, ci vuole impegno e disponibilità da parte di tutti ma credo che se tendi una mano c’è sempre qualcuno pronto ad afferrarla. E’ da lì che bisogna partire, secondo me. Con lo scontro si perpetuano odi e ostilità che certo non risolvono i problemi.

    Ma per fare questo bisognerebbe saper ragionare, e guardandomi attorno sto perdendo le speranze.

    mericonci

    19 Mag 08 at 10:21

  11. E infatti più sotto ho scritto anche …etica. Cioè mediante l’adozione di criteri (più o meno arbitrari) che consentirebbero di “distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti cattivi o moralmente inappropriati” ed attribuirli poi – generalizzando – ad un determinato gruppo e/o etnia.

    ^^v^^

    utente anonimo

    19 Mag 08 at 10:51

  12. L’accanimento contro gli zingari i rumeni, gli albanesi, i veneti(naziskin e non) mi fa letteralmente schifo; la menata trita e ritrita sul fatto che non esista caso di rapimento di bimbi da parte di nomadi invece è la consueta puttanata buonista. E a prop. di olocausto, siccome anche i testimoni di Geova furono massacrati nei campi di sterminio la prossima volta che verranno a svegliarvi la domenica mattina alle 7,30, vedete di non sbattergli la porta in faccia.

    gianfaSShaipocrita II

    utente anonimo

    19 Mag 08 at 10:54

  13. Mia affermazione definita “puttanata buonista”:

    (…)non è mai stato accertato un solo caso di rapimento di bambino italiano da parte di un rom(…)

    Prego il gentile autore della delicata definizione di portare prove/fatti (circostanze, date, nomi, condanne)che possano smentire la mia affermazione e nel contempo giustificare la suddetta definizione.

    Grazie.

    (fra sbattere una porta in faccia e bruciare o chiedere “deportazioni di massa” mi sembra esista una sensibile differenza. Ma forse non ho considerato che il mio quoziente intellettivo pari ad una rapa lessa non mi permette di cogliere il fine e geniale sarcasmo insito in quella fulminante battuta. Me ne dolgo e faccio ammenda)

    mericonci

    19 Mag 08 at 12:13

  14. Meri,non vorrei ti fossi offesa per affermazione da me definita p.b; niente di personale ovviamente. Sono anni che gira questa bufala riguardo gli zingari i quali naturalmente compiono i medesimi reati di tutti gli altri popoli ed etnie del mondo; stuprano, uccidono rapiscono, truffano e soprattutto rubano a destra e a manca. Riguardo i t. di geova, era ovviamente una battuta 🙂 che a te però non è piaciuta 🙁

    ciao ciao

    gianfaSShaipocrita II

    utente anonimo

    19 Mag 08 at 19:18

  15. Gianf, non menare il can per l’aia, porta casi concreti di rapimenti di bambini “gagè” da parte di zingari. Un’altra cosa, un piccolo particolare: le popolazioni nomadi non hanno mai fatto genocidi, e mai fatto guerre. Poca cosa di fronte all’accattonaggio o ai furtarelli, ma pare sia così.

    M.

    broiolo

    19 Mag 08 at 20:42

  16. Naturalmente non ho nessun elenco, mica sono Travaglio. Non ho mai scritto che gli zingari rapiscano sistematicamente i bambini ma semplicemente che compiono reati come tutti gli abitanti del globo terracqueo, come gli svizzeri, i norvegesi, i peruviani e gli interisti. E poi scusa ma per popolazioni nomadi quale intendi, cioè vandali,visigoti, unni ad esempio, vogliamo considerarli stanziali? Oppure troppo indietro nel tempo? E poi i mongoli, gengis kahn e la cavalleria tartara e l’impero che fondarono massacrando popolazioni inermi compiendo veri e propri genocidi hai danni delle altre popolazioni asiatiche dove me li metti, nel camper? 😉

    gianfaSShaipocrita II

    utente anonimo

    19 Mag 08 at 23:24

  17. Evidentemente in era internettiana sarebbe facilissimo reperire qualsivoglia caso. Il “problema” è che non esiste nessun caso di rapimento. Mai sentito parlare di leggende metropolitane?

    Rispetto alla storia, giusto oggi stavo ripassando, per ragioni professionali, un po’ di storia dell’antica Roma, era delle monarchie e poi della repubblica. Naturalmente, come tu sai, c’era la schiavitù (dopo la plebe). E questo prima di Attila. Vogliamo parlare di faraoni, e poi giù giù di mesozoico? Su, fai il serio Gianf 🙂

    M.

    broiolo

    20 Mag 08 at 00:08

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