Levalavavetri. Compromessi Democratici, di sinistra

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lavavetri, divieti, carcere, vignetta

Segnalo sull’argomento, l‘articolo di R. Armeni su Liberazione e il post di Animasalva. Poi, di getto, questa storia mi fa ripensare ad un’altra storia che scrissi per Tommaso qualche mese prima che nascesse. Buona lettura.
Favola paradossale (ossia realtà) a Natale
23.12.2001
da papà Mauro al piccolo Tommaso, già nella pancia della mamma
Piccolo amore mio,
ho sognato un sogno paradossale:
un bambino si e no di sette anni
vestito da Babbo (e già è impossibile) Natale
(vestito rosso, panno lencio e lercio d’ordinanza, cappello in testa,
ma senza barba ne tantomeno panza)
che chiedeva alle macchine ferme al semaforo
dell’uscita di un grande ipermercaTo(ys)
gli spiccioli dei regali comprati da genitori
per i loro bambini (anche di sette anni)
che avevano scritto a Babbo Natale (quello rubicondo, canuto e anziano)
i regali per il dì di festa.
Il sogno continuava (nella mia testa)
con i visi di quei genitori muti
(dentro quelle auto chiuse per il freddo)
per un lunghissimo attimo di viva vergogna
arrossire (nel sogno speravo non per il clima caldo dei climatizzatori)
e allungare il centino dal finestrino.

Amore mio piccolo,
quell’incubo era vero,
e il paradosso superava la fantasia
diveniva metafora della realtà il tuo papà provava l’impotenza del torto
capiva come non è vero che Babbo Natale va da tutti i bambini,
a volte (e nel mondo il largo più delle volte)
i bambini sono costretti a raccogliere il pane con gli abiti dismessi di un miserabile tristo Babbo Natale,
a raccogliere le briciole dei nostri miserabili Babbi Natale…
Animo amore mio!
Tu non sarai certamente figlio di quei Babbi luccicanti, cinici e cattivi,
tu saprai riconoscerli e a loro concederai al massimo
solo il centino della vergogna.

Written by Mauro Biani

Agosto 29th, 2007 at 3:46 am

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  1. Grazie Mauro per aver preso il mio sentimento e averlo trasformato in un sorriso.

    animasalva

    29 Ago 07 at 07:19

  2. “Mamma è vero che noi non diventeremo mai poveri?”

    Già,la povertà fa paura. Non solo ai bambini, è che loro non hanno paura di ammetterlo.

    Noi si!

    Basta davvero poco: la scomparsa dei genitori, il lavoro che non si trova o che si perde, qualche amicizia sbagliata.

    Ti trovi senza soldi e con due tre figli(basta anche uno). E la fame è uguale per tutti, così anche il freddo e la malattia. Io ruberei per far mangiare mio figlio,per coprirlo d’inverno e per curarlo. Ruberei e come. Figurati se non laverei i vetri delle auto ai semafori.

    Io però posso farcela, posso ancora evitare di perdere tutto.

    E chi i genitori non li ha neanche conosciuti o li ha visti saltare in aria su una mina?

    E chi non ha mai avuto la possibilità di “nobilitarsi”(??) con il lavoro?

    E chi è stato venduto dagli amici per qualche dollaro, subendo violenze e umiliazioni?

    Molti ce lo hanno già lavato il culo.

    “Mamma è vero che noi non diventeremo mai poveri?”

    “Cuore mio, piccolo amore…potrebbe accadere, speriamo che allora non ci siano i signorotti della tolleranza zero”.

    Milena

    P.S. Ciao vecchio capo:-)

    utente anonimo

    29 Ago 07 at 11:15

  3. Ciao, cara Milena 🙂

    Mauro

    broiolo

    29 Ago 07 at 11:36

  4. Non sono d’accordo, quantomeno sull’ipocrisia.

    dirkgently1

    29 Ago 07 at 12:07

  5. Ciao dirkgently1, se vuoi spiegati meglio, quale ipocrisia?

    M.

    broiolo

    29 Ago 07 at 12:11

  6. L’autore è lui come saprai: http://www.andreascanzi.it/

    Bellissima la vignetta! 😉

    utente anonimo

    29 Ago 07 at 12:58

  7. Credo di averlo spiegato sul mio blog Mauro: ognuno di noi (ovviamente le medie statistiche sono come quelle dei polli e quindi ti escluso a priori) ha bestemmiato quando vieni assalito dal lavavetri. Ora noi di “sinistra” (ma che vorrà dire poi???) siamo pronti a stracciarci le vesti, senza una cazzo di soluzione, cinciando di solidarietà. Siamo ipocriti, tutto qui.

    dirkgently1

    29 Ago 07 at 13:27

  8. Non so che dire, stavo a Firenze qualche mese fa, ora mi sono spostato un po’fuori città, in un centro più piccolo in campagna… magari i lavavetri possono essere fastidiosi, ma di queste aggressioni non ho mai avuto il sentore (mentre ho visto più e più volte gli stronzi che attaccano i tergicristalli, partono sgommando, etc. etc. etc.). Suppongo ci siano state denuncie, chissà.

    Graziano Cioni, l’assessore/sindaco ombra PCI da vent’anni ormai è famoso in città per queste sue uscite decisioniste.

    Io penso ad alcuni lavavetri della mia zona, belli, bellissimi vecchi, nobili, sorridenti, con cui ho diviso qualche soldino, sigaretta, un paio di maglioni, qualche caffè e quattro chiacchiere e mi viene solo da dire che se tu, amministratore di un comune di sinistra, fai qualcosa per cui Calderoli e Borghezio ti fanno i complimenti, forse il dubbio d’aver fatto una cazzata te lo dovresti pure far venire, no?

    qqg

    29 Ago 07 at 13:41

  9. Per dirkgently1.

    Ammesso che tutti i lavavetri siano assaltatori e le persone ferme in auto siano bestemmiatori,

    la tua soluzione, dirkgently1, è cancellare il lavavetri?

    Sotto quali sembianze lo preferisci: seduto a terra con il cartello “ho fame”(dove non da fastidio, ovvio) oppure con un braccio spezzato perché oggi ha raccolto una cassa in meno di pomodori?

    Hai ragione sono tante, tantissime le persone che hanno bisogno di lavare vetri ai semafori per campare, che hanno trovato questa via, magari per non cedere a più redditizi “lavoretti”.

    Alcuni sono violenti e alcuni non hanno neanche la forza di aprire completamente gli occhi, alcuni sorridono e alcuni sono perfino più scortesi di tanti commercianti.

    Il panico del portafoglio incastrato è esperienza comune e mi hai fatto sorridere. Ti senti ipocrita per questo? Io no!

    Ipocrita o poco intelligente è chi è convinto che arrestare i lavavetri sia la soluzione.

    La mia solidarietà, che tanto ti infastidisce, ora va tutta a lui che si vedrà recapitare “una tessera di socio sostenitore della Lega” (cit. Roberto Calderoni).

    Milena

    utente anonimo

    29 Ago 07 at 14:13

  10. Ops…Calderoli

    🙂

    utente anonimo

    29 Ago 07 at 14:20

  11. No caro anonimo, io non voglio cancellare i lavavetri, io non ho una soluzione (quale sarebbe, quella di non far entrare masse di disperati che vengono da paesi disperati per venire a disperarsi qui? Anche questa vogliamo sottoporre a sondaggi per vedere quanto siamo ipocriti?). Non è un problema di ricevere tessere da Calderoli ma è che in nome di parole che diventano un astrazione si perde, in tutti i sensi, di vista quello che è il problema: domani mattina se l’assessore non ribadisce l’ordinanza, il lavavetri sarà sempre lì, disperato, sotto il sole a 40° a prendersi più facilmente di quanto rischiamo noi un tumore ai polmoni, sporco e con spesso e volentieri solo la sua dignità di uomo (quella si che la rispetto) che gli dice quotidianamente quanto per colpa di questo mondo che ha barattato valori in cambio di immagine lui mortifica la sua appartenenza alla razza umana tanto quanto lo facciamo noi nel bestemmiare perché ne troviamo uno come lui ad ogni incrocio immemori che è un uomo e non fastidio. Se poi comportarci da buoni compagnoni, dividendo monetine e sigarette ci fa sentire meglio quando torniamo nella nostra comoda casa con l’aria condizionata a me sta bene ma l’ipocrisia no.

    dirkgently1

    29 Ago 07 at 14:50

  12. Dario, scusa, l’autore di che? Se ti riferisci alla storia del “piccolo babbo natale” è mia, naturalmente, scritta a dicembre 2001 e l’avevo già postata peraltro nel 2003

    in Questo Post.

    Ciao,

    Mauro

    paparazzin

    29 Ago 07 at 15:07

  13. Ehm ero loggato diversamente, ma l’autore del commento qui sopra so sempre io 🙂

    Mauro

    broiolo

    29 Ago 07 at 15:09

  14. utente anonimo

    29 Ago 07 at 15:25

  15. Grazie Dario

    animasalva

    29 Ago 07 at 15:31

  16. Non sono anonima, mi sono firmata.

    Se l’ordinanza viene confermata dove sarà il lavavetri?

    Magari non a 40°, magari dove rischia meno il tumore ai polmoni, MA se è il suo bene che ti interessa, dubito che si sentirà meglio.

    Non mi risulta che gli sia stato dato appuntamento all’ufficio di collocamento!

    Non mi sono mai fermata a parlare a lungo con una persona che lava vetri al semaforo, ma spesso mi sono chiesta cosa pensano quando scatta il rosso e le nostre auto si fermano davanti a loro.

    Allo stesso identico incrocio,per anni, incontrano centinai di ansiosi motorizzati, nevrotici “alverdesuonocomeunpazzo”, bestemmiatori incazzati, molesti ascoltatori di musica orribile ecc…

    Dobbiamo sembrar loro davvero infelici

    Milena

    utente anonimo

    29 Ago 07 at 15:57

  17. Caro Dirkgently1,

    la parola “ipocrisia” (come la parola “buonismo”, o magari quella “libertà”, o…) temo stia acquisendo nella nostra epoca connotazioni sempre più ipocrite (eheheh) e/o comode. Mi spiego:

    risolvere situazioni che affondano le loro radici nella miseria (‘che la povertà è un’altra cosa), con parole d’ordine tipo: “ordine”, “legalità”, “pulizia”, etc. mi pare per l’appunto molto ipocrita.

    Altro sarebbe svolgere ricerche (magari insieme ad associazioni laiche o cattoliche che lavorando nel campo da anni, hanno “mappature” delle zone e dei problemi) e ricostruire le vie del racket(se quello che veramente ci interessa…), reprimendolo e “liberando” i vessati.

    Ma penso che a volte anche il problema del racket, sia un “falso problema” (un’altra ipocrisia, appunto), quello che tecnicamente fa da paravento al “vero problema”, alle nostra malcelata voglia di “pulizia”, il “problema” di avere uno che bussa al tuo finestrino e ti chiede qualcosa. Persino un problema relazionale. L’essere interpellati in prima persona, l’essere scocciati… e da chi? Dai miserabili, quelli che riempiono ormai anche le nostre città. Dalle favelas riempiono le città di tutto il mondo: adulti, bambini, donne, tutti miserabili. E i miserabili spesso sono brutti sporchi e a volte cattivi (alcuni perché li ha spiegati magistralmente Milena). L’ipocrisia. L’ipocrisia è per me, ad es., è dirsi di sinistra e non ricercare soluzioni o modi diversi (quelli più scomodi, più difficili certo, ma mi pare che le semplificazioni sono da sempre il cavallo vincente della destra) per riconoscere ed affrontare le contraddizioni del mondo, anche quelle del micromondo di ognuno. O no?

    Mauro

    p.s. avrei delle storie da raccontare su alcuni lavavetri e su un venditore di fiori. Magari lo farò piullà.

    broiolo

    29 Ago 07 at 17:23

  18. E’ tutta una questione di punti di vista.

    Nella mia città, Palermo, alcune ragazze zingare hanno cominciato a lavare i vetri. Non è molto, la gente le tratta sempre male ma a me sembra un tentativo di adeguarsi e di lavorare, in modo umilissimo, dignitoso e bello.

    Invece tre anni fa un “posteggiatore” (temo mi capiranno solo gli amici meridionali) ha accoltellato un ragazzino che si era rifiutato di pagargli la minitangentina mafiosa. Ovviamente lui è stato arrestato ma mentre la polizia e gli ausiliari delle multe continuano ad elevare sanzioni agli automobilisti, i posteggiatori sono sempre al loro posto, con tanto di sguardi minacciosi a chi sgarrando non paga.

    Inutile dire che loro sono sicilianissimi e che nessuno può toccarli.

    Sergio

    utente anonimo

    29 Ago 07 at 17:55

  19. bestemmiare contro chi ti lava il vetro: il fatto che è questo è umano, ci si può incazzare, si può bestemmiare, poi finisce lì. del resto può capitare anche con il fruttivendolo che ti frega o con il panettiere con le mani sporche. ma se bestemmiare è umano, ovviamente perseguitare, pianificare, nazistificare, è diabolico.

    sequoie

    29 Ago 07 at 18:02

  20. poi c’è questa storia delle proposte. “ma la sinistra cosa propone?” chiede sempre qualcuno. che soluzione per i lavavetri? ma insomma, bisogna sempre proporre delle soluzioni? secondo voi c’è una soluzione a portata di mano? quelli ossessionati dalle “soluzioni” non a caso chi erano? i nazisti. anzitutto, preferisco, se del caso, continuare a bestemmiare. se uno zingarello un po’ maleducato mi importuna, mi gira attorno prima ancora che tiro fuori il portafoglio, mi ronza cose incomprensibili nelle orecchie che mi danno il nervoso, ebbene, è già capitato, siamo umani, io mi incazzo. ma siccome non sono nazista, ne’ un aspirante nazista, io mi incazzo con lui, mi relaziono con lui, posso anche bestemmiare, è umano, ma non vado a frignare dall’assessore o dal sindaco o dal presidente del consiglio, non divento statistica, non vado sul sito di Repubblica a votare contento sul loro sondaggio del cazzo. in effetti i nazisti avevano evidenti problemi di relazione. se avete dei problemi di questo tipo, con lo zingarello di turno, una santamadonna ve la consiglio. non è una “proposta concreta” per i media, o per candidarsi al consiglio di quartiere, ma sicuramente non incrementa i problemi alla n, o alla n*n, in accordo con l’adducazione sentimentale del nuovo bestiale populismo mediatico. una bestemmia e via, è umano, è pratico, vi fa riprendere fiato, siore e siori.

    sequoie

    29 Ago 07 at 18:23

  21. Ma la sinistra cosa propone allora sui mendicanti? E sulla deriva dei continenti? E sulla morte? La morte è importuna, i riformisti si impegnano ad abolirla. Questi fatti dimostrano che la sinistra vuole solo conservare. Proposte ci vogliono, proposte di nuovo conio.

    sequoie

    29 Ago 07 at 18:32

  22. niente propone ! Hai mai sentito che negli anni più che tassare i poveracci, loro che erroneamente si arrogano il diritto di essere il partito del popolo, oggi fanno solo ridere !

    utente anonimo

    30 Ago 07 at 01:25

  23. Sequoie: clap-clap fragorosi 🙂

    Mauro

    broiolo

    30 Ago 07 at 01:31

  24. OK, una pecora nella tana del lupo non poteva essere che sbranata. Giustamente nel gioco delle parole anche “ipocrita” si può rivoltare come una frittata. Sono con voi, siamo solidali con i lavavetri: io già mi preparo e la prossima barcaccia di disperati che sta per arrivare prendo un secchio di terra e lo butto sul vetro della macchina così sono pronto. Per eliminare il racket suggerisco di farci rilasciare ricevuta fiscale. Mi dispiace che la conoscenza attraverso questi blog sia di facciata, limitata alla debole superficie delle parole per cui avrete tutti pensato: eccolo qui, il solito stronzo che si maschera da sinistra e poi manda a far in culo i lavavetri sgommandogli davanti. Cosa volete che anche io sbandieri i miei trascorsi con l’omino che sta all’angolo di casa mia? Un uomo gentile con il quale non c’è più bisogno di lavare il vetro per quel piccolo gesto che quotidianamente può aiutarlo? Volete che vi dica di quante volte ho raccolto i miei vestiti (non gli stracci badate) da uomo obeso in questa società obesa che compra molto più di quello che è necessario e li ho scmabiati con il suo sorriso dolce sotto la pelle scura e i suoi baffi ispidi? Ma no, io non voglio somigliare a nessuno, mi sta bene così: resta il problema che in alcune città (e nella mia non mancano perché magari mentre qualcuno di voi cammina tranquillo sui marciapiedi o in bicicletta a me non più di un mese fa toccava scavalcare le colline di immondizia che sempre il famoso “racket” lasciava a marcire) tutto si somma e alla fine il totale è quasi insostenibile. Tutto qui.

    dirkgently1

    30 Ago 07 at 07:07

  25. dirkgently1 ma ti pare che si possa prendere sul serio una politica che l’unico racket che combatte, con tutte le mafie e mafione che ci sono, è quello dei lavavetri?

    sequoie

    30 Ago 07 at 11:34

  26. Il problema è di facile soluzione, ma necessitano investimenti.

    Investiamoli tutti!!!

    biani

    ohh

    bianiiiiiiiiiiiii

    Sahishin

    30 Ago 07 at 13:56

  27. Caro dirkgently1, innanzitutto hai portato un contributo di discussione importante perché differente dalla media di questi commenti, quindi figurati se ti devi scusare, anzi direi che sei stato una risorsa, ed un ulteriore motivo di riflessione, mi pare ovvio. Certamente il blog è un po’ pochino per conoscersi sul serio, ed anche questo è ovvio, perciò tutta la disquisizione è certamente ridimensionabile ad uno scambio di battute (tue, mie, degli altri commentatori), quindi “stronzo” de che? Diciamo che “generalizzando” io non credo che ci sia ipocrisia generalizzata, credo che ci siano vari approcci al problema e non penso che la risposta più semplice sia quella giusta (ma questo lo penso a prescindere dal caso in questione). Perciò grazie dei tuoi interventi, senza ipocrisie 😉

    p.s.: Sahishin: era un po’ che non ti affacciavi, quando servi non ci sei mai. Questa casa non è un albergo 😛

    Mauro

    broiolo

    30 Ago 07 at 15:38

  28. Cerchiamo di moderare i toni, caro biani.

    p.s.

    Ti aspetto al semaforo con i miei amici artisti di strada.

    Sahishin

    30 Ago 07 at 20:39

  29. un bacio a tutte le donne del blog

    utente anonimo

    31 Ago 07 at 15:45

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