L’antitesi della satira: sedicenti Up, sbeffeggiano uno Down

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down, bullismo, vignette

Avrei da dire molto sull’accaduto e il suo "successo",
per ora, "accontentatevi" dell’intervento di Umberto Galimberti

Written by Mauro Biani

Novembre 13th, 2006 at 3:30 am

No Responses to 'L’antitesi della satira: sedicenti Up, sbeffeggiano uno Down'

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  1. Sono questi giovani ”senza cuore” le nuove leve della societa’ moderna e avanzata in cui viviamo?

    La societa’ che predilige l’esclusione come miglior generatore di emozioni?

    Dove ognuno che non sia in linea coi dogmi in voga, e che non sia efficente nella conservazione di questo sistema, non debba essere altro che un esempio di cosa sia spregevole, peggiore e inutile, un qualcosa ritenuto inferiore di cui in realta’, i bulletti, grandi e piccoli, hanno bisogno per potersi costruire una figura e un’autostima che da soli non possono sviluppare.

    zigotecomics

    13 Nov 06 at 09:44

  2. C’è da aver vergogna solo ad immaginare il video.

    Che schifo di mondo!

    Haku78

    13 Nov 06 at 10:17

  3. la forza bruta, quella senza cervello, quella che si muove dettata solo dal “fare male” ha colpito ancora. Credo purtroppo che questo sia solo uno dei mille casi di bullismo sui deboli che siamo riuscitio ad intercettare. In verità la violenza è quotidiana e si batte sul disagio ed anche sul non disagio eclarato. Oggi basta essere deboli, fragili, costituzionalmente non “idonei” ai canoni culi tette addominali cosce da divenire facile bersaglio di queste bestie così perfette.

    Così perfette da non comprendere i bisogni primari, così perfette da non avere dubbi sulla propria superiorità, così perfette da giudicare altri inferiori e quindi meritevoli di eliminazione. Beh a queste meravigliose perfette persone darei un posto di lavoro in un canile. Pulire gabbie sporche di sterco e portare da mangiare a cani abbandonati, feroci o miti che siano, li aiuterebbe a confrontarsi con i propri simili e forse a comprendere di più.

    palommellarossa

    13 Nov 06 at 11:03

  4. Ho sentito di questo fatto, una cosa sconcertante. E, per di più, filmata e messa su Internet. Ciò che mi sconvolge è che sono stati ragazzi, giovani a compiere quel gesto. Nel video ci sono anche coloro che tacciono e fingono di nulla…

    freemorpheus

    13 Nov 06 at 11:15

  5. No, non mi sconvolgono questi ragazzetti che in fin din conti non fanno altro che emulare il mondo degli adulti, mondo nel quale è normale prendersela con i più deboli e i più indifesi.

    No, la cosa più sconvolgente sono le migliaia di ADULTI IDIOTI che sono corsi a vedere il filmato.

    Magari così, solo per curiosità.

    Costoro sì che dovrebbero spronfondare dalla vergogna.

    stefano

    utente anonimo

    13 Nov 06 at 12:08

  6. quella violenza è solo una parte di tutta quella che ogni giorno in mille modi viene esercitata sui “deboli”.

    Una delle prime che mi viene in mente: l’auto parcheggiata sugli scivoli dei marciapiedi (sempre se ci sono!) o la moto(o l’auto) parcheggiata sul marciapiede. Fregandosene di disabili, ciechi e non ultime le mamme con le carrozzine/passeggini.

    E’ questione di educazione civica caro Mauro.

    Ma a scuola non viene più insegnata da tempo. E purtroppo si vede!!

    Sioux

    13 Nov 06 at 16:00

  7. ho difficoltà a dire qualcosa che vada aldilà dei soliti tristissimi luoghi comuni…forse perchè per il momento è troppa la rabbia e allora preferisco tacere…ma non smetto di indignarmi e di soffrire….

    Silvia83

    13 Nov 06 at 17:12

  8. già…vergogniamoci

    TYTTY_

    13 Nov 06 at 18:53

  9. Il fatto è orribile? Sì, lo è.

    Possiamo indignarci (la prima reazione è inevitabilmente quella), possiamo provare schifo per i bastardelli che si mettono ad umiliare e picchiare un ragazzo down, ma lo schifo non è produttivo, e nemmeno l’indignazione.

    La verità è che dobbiamo cercare di entrare nella testa del nazistello che, dopo aver picchiato quel ragazzo, disegna sulla lavagna il simbolo delle SS e fa il saluto romano. Qual è la sua famiglia, il quartiere dove vive, le sue amicizie… solo in quel momento potremo realmente capire le ragioni (o, per meglio dire, le non-ragioni) di quel gesto.

    Ricordiamoci che la “Cattveria” è un concetto mediato dalla cultura e dalle influenze che condizionano le persone.

    Il tutto per non banalizzare un fatto che, al di là della sua brutalità ed insensatezza, è ritenuto tremendamente normale da alcune sub-culture.

    pjproudhon

    13 Nov 06 at 18:58

  10. Che dire…

    ottima trasposizione dell’imbecillita’ umana!

    Nel senso che imbelle???

    No!… Nel senso che che la mamma dei coglioni è sempre incinta!!!

    Claudio

    utente anonimo

    13 Nov 06 at 19:22

  11. Galimberti, che è rimasto tra i pochi a scrivere cose intelligenti, ha pienamente ragione. Il fatto è sconcertante, ma forse il fondo e l’abiezione non si sono ancora toccati. Chissà a quale bestialità si dovrà arrivare per scuotere le coscienze imbelli di una generazione di adulti, prima e ragazzotti poi (genitori e figli in sostanza) che stanno sovvertendo le regole del vivere civile, imbarbarendo la società globalizzata e forse, proprio perchè tale, barbara di conseguenza.

    Frank57

    13 Nov 06 at 22:32

  12. io avevo pensato di fare un post, ma mi veneiva solo il titolo.”nazisti di merda”.Non c’entra?

    ma55

    13 Nov 06 at 23:53

  13. Mauro… sono venuta sul tuo blog apposta, sapevo che avresti scritto qualcosa in proposito… credimi, ho pianto…

    è triste sapere come l’ambiente in cui viviamo ogni giorno sia tanto lontano e sconosciuto a molti… ci sembra di fare sempre qualcosa in più ogni giorno, non solo per tutti i ragazzi e i bambini, ma anche per le persone che continuano ad ignorare la realtà delle cose, per coloro che hanno paura, per coloro che non accettano, per coloro che disprezzano… mi sento non capita, offesa, c’è chi si permette di sputare sulla dignità altrui e di catalogare il tutto come qualcosa di divertente da rivedere tutti insieme… Mi metto anche nei panni di chi combatte ogni giorno con le istituzioni per far integrare i ragazzi con handicap in una classe, per mandarli a scuola e fargli vivere una vita socialmente attiva…

    Quanta tristezza, e delusione… non so dire verso chi, ma c’è…

    Domani se riesco passo in casetta, visto che probabilmente sarà il mio ultimo giorno di tirocinio al Villaggio…

    Bacioni

    Giulia (Tirocinante)

    utente anonimo

    14 Nov 06 at 01:28

  14. L’ennesimo caso di bullismo. La situazione sta scappando decisamente di mano, la sola scuola a quanto pare non riesce a far fronte al fenomeno, c’è bisogno di tutti, proviamo a rieducare i nostri giovani, altrimenti sarà la fine…

    utente anonimo

    14 Nov 06 at 10:40

  15. Come punire gli autori?

    Si obblighino ad indossare un giubbetto con sù scritto: “Ho picchiato un down”

    (elaborazione di un’idea di Luciano De Crescenzo)

    E.

    utente anonimo

    14 Nov 06 at 12:22

  16. Chi ha girato il video è come coloro che lo hanno ripetutamente deriso scaricandolo da Google.

    Al di là della retorica e del fanatismo, delle convinzioni ideologiche e di quelle culturali o religiose episodi come questi offendono la vita.

    E’ ancora buio, troppo buio.

    Pier |

    utente anonimo

    14 Nov 06 at 16:52

  17. fantastica…..da appiccicarla sotto al naso di quelle bestie che tanto bene hai rappresentato!

    Draculia

    utente anonimo

    14 Nov 06 at 18:03

  18. passo spesso di qua e come al solito mi inchino di fronte alla tua bravura.

    in merito a questa orribile vicenda, che ha riempito le pagine dei giornali (e che verrà sostituita presto dal prossimo vergognoso episodio, perchè a noi, italiani brava gente, piace cambiare) credo sicuramente che episodi come questo debbano farci riflettere, ma ancora di più agire. chiunque di noi nel suo piccolo può educare alla civiltà: come genitori, come amici, come parenti, come occasionali spettatori…

    elikoi

    14 Nov 06 at 22:43

  19. Forse dovremmo riscrivere il sistema scolastico, perchè non mi va di pensare che questi ragazzi crescono senza un minimo di valori.. eppure credo che basterebbe poco: quand’ero alle medie i miei prof. ci fecero vedere il film “l’ottavo giorno”

    flyfra

    15 Nov 06 at 07:13

  20. Io alle medie vidi diversi film tipo Shindler’s list, Giona che visse nella balena, La tregua… ma anche Jesus Christ Superstar, L’attimo fuggente… non sono proprio attinenti col tema dell’handicap, ma sono cmq film che formano… oggi la scuola si preoccupa di insegnare ai bambini l’informatica a tutti i costi, e si dimentica di inserire percorsi per i ragazzi per vivere e conoscere tante realtà diverse… e cmq secondo me la colpa non è dei professori… spesso sono le famiglie che educano, o meglio, non educano, i figli, anzi sono loro stessi che danno un cattivo esempio verso situazioni delicate… sono situazioni che spesso spaventano, e affrontarle con aggressività permette loro di non sentirsi impotenti davanti a qualcosa che non sanno come gestire…

    Giulia (tirocinante)

    utente anonimo

    16 Nov 06 at 02:59

  21. Io sono tanto sconcertata e parecchio preoccupata.

    Sono una neo insegnante e ho tanti, forse troppi pensieri a riguardo.

    Mi piacerebbe sapere che ne pensi anche tu, Mauro.

    Bea

    beatrice1973

    16 Nov 06 at 08:04

  22. Io ho letto le frasi schifose che utilizzavano queste nullità nei confronti di quel ragazzo sul blog che ha denunciato la cosa…bè, non mi vergogno a dire che ho pianto dalla rabbia…

    meri

    mericonci

    16 Nov 06 at 15:24

  23. ….senza contare la disperazione ( si, proprio così..) che ho provato nel constatare l’indifferenza quando non la compiacenza e la partecipazione di coloro che assistevano…

    Ma il mio mondo dov’è?

    mericonci

    16 Nov 06 at 15:26

  24. mauro, io sono di disturbi abbastanza sostenibili di personalita’ nel senso che posso fare una vita normale da circa un anno: ho 29 anni. Faccio parte di una associazione di ragazzi e adulti con problematiche depressive e con problemi come i miei che si incontrano per parlare, svagarsi e ricostruirsi. Una volta una ragazza utente come me, guardando uno che stava peggio e che si fermava ai tavolini ha detto: ma cos’è matto che si ferma come un matto ai tavolini? Io ho dato via di testa. Non sopporto la parola matto. In famiglia mia nonno era un infermiere in un ospedale psichiatrico e troppe me ne ha raccontate: struggenti e dolcissime, di storie li dentro da avere i lucciconi. In manicomio ci è stata per qualche mese mia mamma perchè non mangiava perchè a 20 anni gli è morto il fidanzatino. Ora sentire dire Matto a un ragazzo che ha solo paura di essere toccato, sfiorato… e proprio quella sera, per la prima volta, vedendo la mia macchinetta digitale mi ha preso la mano e ha iniziato a parlare come una persona senza alcun problema… io stavo per piangere di gioia davanti a lui… mi sembrava un miracolo. Mi chiedo se questo ragazzo due secondi dopo avesse sentito che gli dava del matto un’altra utente come noi che avrebbe pensato. Io ho ancora rabbia addosso. E tanta. La combatto facendo del mio blog un posto dove raccontare la condizione, con tanto di foto personali mie di cosa vuol dire vivere una vita normale ma con un disturbo di personalita’… ma ricordo l’operatore di quella sera che mi ha preso da parte: che poi io non sono mai violenta e non lo sono stata neanche in quell’occasione: chi parla così ed è nello stesso ambiente del matto che appella non vuole riconoscere il suo problema. In fondo anche quella ragazza stava male… tanto che so che sta passando una vita molto difficile. Era per dirti che purtroppo esistono NON ASSOLUTAMENTE MALTRATTAMENTI MA UNA SORTA DI STIGMA TRA I MALATI STESSI E SE NON SIAMO NOI MALATI DI MENTE, PARLO PER ME CHE TENGO A COMBATTERE CONTRO LO STIGMA PER LE MALATTIE MENTALI… SE IO NON CREDO IN ME CHI MI SEGUIRA’? I ragazzi? Li sospenderei, li manderei in riformatorio, manderei in cura i genitori, e li riabiliterei. Perchè sono loro da riabilitare, non un ragazzo che può avere un ritardo mentale. Modesto parere, scusa se sono andata ot… ma volevo raccontarti la rabbia che è montata a me in una situazione personale.

    1sognoxdomani

    18 Nov 06 at 14:11

  25. Caro Mauro,

    non ci sono solo i video che sbeffeggiano i deboli e gli indifesi. la rete abbonda anche di insegnanti sviliti e sbeffeggiati, e non mi riferisco solo ai video di yutube, ma anche alla campagna insopportabile di dequalificazione della scuola pubblica in atto.

    Come mai di questi episodi se ne sa qualcosa solo adesso? Eppure, purtroppo, sono “cose” che si “sanno” da anni, e nonostante le denunce nessuno ha mai fatto nulla.

    Certo se si ha il sentore di maltrattamenti da parte degli insegnanti, esplodono giornali e tv, ma… quando accade il contrario?

    E ti assicuro che accade, bambini alle elementari che prendono a calci le insegnanti o le mandano a quel paese nel modo più volgare sono cose che capitano, e nessuno dice nulla (anche perchè i genitori sono pronti a giustificare la loro maleducazione in mille modi).

    Si sa, sono bambini, e a loro tutto deve essere permesso… Quando poi da “grandi” offendono un disabile ci meravigliamo?

    per non appesantire il post ti mando un link ad un articolo pubblicato su un forum dove ci si sforza di contrastare la maleducazione a tutti i livelli…

    il titolo è Bullismo e manipolazione

    http://www.foruminsegnanti.it/modules.php?name=News&file=article&sid=628

    Patrizia

    utente anonimo

    25 Nov 06 at 20:01

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