Premetto: banale, sicuramente niente di fondamentale, o forse, esistenzialmente parlando sì, boh. Ci sono dei misteri così difficili da svelare che si richiede perlomeno la collaborazione dei gentili passanti e ripassanti. Come quello dei cosiddetti “voltagabbana”. Parlo sì, dei vari De Gregorio o Mastella, ma soprattutto dei "livorosi" che passano, diciamo, dall’area di centrosinistra al centrodestra, raccoglibili in una categoria sociologicamente ed educativamente assai interessante. Tralasciamo i soliti: Ferrara, Bondi, Adornato, Paolo Guzzanti. Mi consta, all’uopo, accennare a Renzo Foa. Figlio di Vittorio e comunista da sempre, poi coi DS. Ex direttore de l’Unità, lo ascoltavo spesso a Italia Radio (ottima radio, naturalmente chiusa). Poi la folgorazione sulla via del Berlusca dal 2000 ed ora editorialista de Il Giornale. Mi capitava di sentirlo oggi su Zapping del Forbice (magari di Forbice e del programma se ne parla un’altra volta). Qualsiasi, e sottolineo qualsiasi, iniziativa, piccola-grande-minima del centrosinistra, veniva smontata e distrutta, polverizzata, dall’ex comunista Foa. Ora, senza entrare nel merito delle questioni, ma sapendo da educatore professionale quanto siano determinanti i rapporti tra le persone, le relazioni personali, la “Relazione” più propriamente detta, rispetto a qualsivoglia posizione politica, morale, estetica, etica, mi domando: ma cosa gli avranno mai fatto i suoi ex compagni? Stuprato il gatto? Avvelenato il cane? Rubato la poltronissima a teatro o nelle riunioni di partito? Fregato il posto da direttore, e in quale giornale? Stoppate le meningi, oh gente che crede alla trasformazione in crescita delle idee, degli ideali. Quasi sempre i cambi (radicali) di schieramento e/o di opinione (e chissà, le opinioni anche senza cambi, in generale) delle persone di potere (o che si sentono tali) e ego-centriche, hanno le loro basi in dispute personalissime, in dispettucci tra compagnucci delle varie parrocchiette. Parola chiave: “tiè!” e basta. Tristissimo, ma scientificamente umano.
Assolutamente vero. Basta ascoltare gli interventi al Parlamento. L’impressione che si tratti di un asilo per babini cresciuti con tanto di suora moderatrice a separare le caramelle. O anche di riunione condominiale con amministratore e nugolo di pettegoli.
(Felice scoperta questo blog, lo linko subito per non perderlo di vista)
elfokattivo
29 Set 06 at 02:12 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Ma no dai, non è plausibile questa tesi.
I nostri uomini politici sono tutti persone mature ed integerrime, sono convinto che l’On. Foa sia arrivato a questa svolta in seguito a una soffertissima e profonda maturazione personale. Dovremmo smetterla di pensare male dei nostri cari ed affezionati dipendenti.
/Irony off.
Nun me fate parlà va…
Saluti, R.
Raqqash
29 Set 06 at 06:36 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Povero Vittorio Foa non se lo meritava proprio un figlio cosi’.
kneff
29 Set 06 at 09:37 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
si chiama carriera…
sermau
29 Set 06 at 10:59 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Ma no, dài. Non necessariamente bisogna buttarla su questo piano. E’ solo che ti svegli, ad un certo punto, e dici: “Mi chiamo Foa [o Vattelapesca: per me l’esempio insuperato e paradigmatico rimane Ferrara], sono un tipo sveglio, diciamo pure intelligente. Ho quaranta/cinquant’anni e non ho combinato pressocchè niente. Guadagno meno di molti altri mediocri. Chi cazzo me lo fa fare di stare ancora dalla parte di chi perde anche quando vince? Vaffanculo”. E allora passano dall’altra parte. Convinti, talvolta a ragione talvolta in modo del tutto illusorio, di trovarvi maggiori soddisfazioni personali. Il resto, il presunto livore, fa solo parte della commedia: se stai nella stessa coalizione di Borghezio, e ti rivolgi prevalentemente a chi lo vota, non puoi certo permetterti di allungare il brodo con (brrrr!) la dialettica, oppure di rimanere sull’oggetto del discorso prescindendo dalla caciara.
Finestraio
29 Set 06 at 12:14 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Lo fecero fuori dall’Unità, e covava dentro una certa rabbia, che non si è più tenuto dentro nel momento in cui ha realizzato che non c’era una sola persona, a sinistra, che gli desse ascolto… non che a destra lo ascoltino molto, ma sono più bravi a fare finta.
lambdasond
29 Set 06 at 12:42 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
centro!
e ossimoro finale a sigigillo..
utente anonimo
29 Set 06 at 17:06 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
per me, al momento, l’insuperabile e infinito poliedrico, rimane il “mio” sindaco: Massimo Cacciari. Da Potere Operaio alla Margherita (praticamente un democristiano peggio degli ex-democristiani).
Chiamasi anche “trasformismo”, (De Pretis, fino ottocento).
michelavitturi
30 Set 06 at 10:06 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
mi chiedo, perchè dimenticare due repubblichini doc come dario fo e giorgio bocca o daniele luttazzi, il comico della merda per intenderci, mitico esponente democristiano in quel di Romagna.
gianf
utente anonimo
30 Set 06 at 10:29 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Condivido, povero Vittorio.
Le sue lettere dalla giovinezza sono stupende. Ma il figlio le ha mai lette?
Rossafata
30 Set 06 at 16:20 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
la cosa terribile degli ultimi casi è che questa gente non è stata votata in quanto “persona”, ma in quanto espressione di uno schieramento: le liste erano blocaate e non abbiamo potuto scegliere. come è possibile consentire che escano, poi, dallo schieramento? si dovrebbero dimettere come deputati e senatori.
animasalva
2 Ott 06 at 21:03 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>