Angiolino, Berlusconi e le elezioni

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E mentre disegnavo l’elettore, il sorriso già soddisfatto del diritto e della speranza mi ha ricordato mio nonno. Angiolino era nato poverissimo, ma così povero che, come direbbe Pinocchio, “se la passava bene: il più ricco della famiglia chiedeva l’elemosina”. Per sfamarsi nell’Umbria dei primi del secolo, rubava le rape in mezzo ai campi. E un fratello morto d’influenza. Era emigrato Angiolino (che aveva la terza elementare), era arrivato a Roma a 15 anni. Garzone e poi autista tutto fare presso una famiglia di commercianti ebrei. La miseria e il lavoro precarissimo non bastava, allora arrivò il fascismo e le leggi razziali. E Angiolino si ritrovò, suo malgrado, ad essere uno dei “giusti”. “Copriva” e nascondeva la famiglia di commercianti ebrei. Li trasportava in incognito da una parte all’altra della città mentre questi portavano alimenti etc. ad altri ebrei. Per ricompensa, allora, Mussolini fece la guerra accanto ad Adolf e Angiolino fu richiamato. Era destinato in Russia, ma Emma, sua moglie, senza di lui sarebbe stata persa e soggiornava davanti alla sua caserma facendo un tal casino (era “pazza” e determinata) che alla fine Angiolino non partì e fu trasferito a Napoli. L’8 settembre fu terribile per tutti, anche per mio nonno. Sciolti i ranghi e riuscito a fuggire trovando abiti borghesi, tornò a Montepetriolo (Pg), a casa sua, tra fughe in mezzo ai campi e trenucci improbabili. Poi subito tornò a fuggire nei boschi, quando i fascisti indigeni lo cercavano per farlo arruolare di nuovo per il duce. Non era un partigiano, era simpatizzante socialista (che, poco dopo, già bastava per la scomunica) ma aiutò i partigiani, soprattutto a non essere ammazzati, a trovare rifugi. Non portò mai rancore neanche al postino fascista del paese, l’essere odioso che trattava come pezze da piede le madri e le mogli di chi era in guerra e che aspettavano lettere, notizie dai loro cari. Era pieno di pietà per tutti, la sua vita di privazioni probabilmente glielo aveva insegnato. Lui era stato bravo a fare della pietà una legge universale, non unendo sofferenza a rancore. Nell’era moderna (dopo una emorragia cerebrale a 50 anni, dalla quale era uscito miracolosamente per merito di una “sperimentale” operazione chirurgica, due (2) anni di coma e anni di terapia) 3 furono i suoi miti: Totò (poteva letteralmente morire dal ridere davanti ad un suo film), Berlinguer e il Presidente Pertini. Quel quasi coetaneo gli somigliava molto, negli slanci, nella passione, nella commozione fino alle lacrime, nel senso della giustizia, della comunità, dello Stato.
Ora, non so, mi domandavo se è giusto che io sia così preso da queste elezioni. In fondo, come dicono amici astensionisti (pochi, per fortuna), o Berlusconi o l’Unione di Prodi, sempre di potenti si tratta. Gli “ultimi” non conteranno neanche stavolta, i reietti e i bombardati del mondo sono sempre terzo o quarto mondo, la Giustizia non andrà al potere.
Ma all’improvviso (come capita a noi scarabocchiatori) un’immagine davanti, chiara e fumettistica : Berlusconi che scappa a gambe levate e dietro mio nonno, Angiolino agitando il suo bastoncino che lo insegue (ma solo per fargli paura eh) gridandogli: “birbaccione, la Costituzione! La decenza! L’antifascismo! Lo Stato!”. Ai lati della strada, mia nonna Emma che piegata in due ride, come solo noi nella mia famiglia sappiamo, insieme a Totò che sogghigna. Pertini incita Angiolino esclamando: “Eeh, prendilo, buon Dio!!”.
Stamattina voterò con tutti i sentimenti l’Unione e attenderò i risultati, continuando a pensare ad Angiolino. Speriamo, caro nonno.

Written by Mauro Biani

Aprile 9th, 2006 at 4:18 am

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21 Responses to 'Angiolino, Berlusconi e le elezioni'

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  1. Anche il fratellino ritornato in quei posti sperduti dell’Umbria(non più povera)(almeno economicamente), oggi lavora, stasera vota e fino a domani prega. Prega che tutti i nonni dal cielo facciano i guardoni, e diano una mano a tutti noi COGLIONI!

    francescobiani

    9 Apr 06 at 10:09

  2. Minchiazza che sorpresa! Ciao Francè.

    M.

    broiolo

    9 Apr 06 at 10:15

  3. ciao e buona domenica. Per Scrive ‘ste due strunzete c’ho messo un’ora e mezza co sto computer di m…. Potenti mezzi statali eh eh eh .

    Come sta Tommaso? Emma nun tanto bene

    francescobiani

    9 Apr 06 at 10:27

  4. Ciò che hai scritto mi convice della bontà della mia presa di posizione nel dire io non sono un coglione, ma uno incazzato dell’offesa arrecata alla mia alterità e a quella della famiglia da cui provengo che ha conosciuto e lottato per affermare la dignità degli sfruttati.

    Vladimir

    spartaus

    9 Apr 06 at 10:42

  5. Passo a leggerti sempre con piacere… Mapi

    mpinaCiancio

    9 Apr 06 at 11:17

  6. bellissimo questo post!

    supramonteblog

    9 Apr 06 at 12:39

  7. gnugulu

    9 Apr 06 at 16:00

  8. Grazie Mauro 🙂

    Continuo a linkarti su sottovoce.it e ne sono sempre piu’ contento.

    Speriamo che i nonni ci diano una mano.

    utente anonimo

    9 Apr 06 at 18:18

  9. Ho inserito il tuo bannerino nella mia pagina dei link. Spero di farti piacere… Mapi

    mpinaCiancio

    9 Apr 06 at 21:24

  10. Complimenti.E’ l’unica parola che racchiude tutto il mio pensiero per tuo nonno e per come hai raccontato la sua storia.

    Dita incrociate 🙂

    Sioux

    9 Apr 06 at 22:06

  11. Ciao Mauro, ho usufruito delle tue meravigliose vignette nel mio blog. Spero non ti dispiaccia. Ti ho anche linkato nel post, quindi vieni a dare un’occhiata quando hai tempo..

    (http://intifadaglobale.iobloggo.com)

    Saluti, fydaije.

    utente anonimo

    10 Apr 06 at 01:33

  12. posso complimentarmi Mauro? Stavolta per la sostanza… ciao

    palommellarossa

    10 Apr 06 at 08:30

  13. bella storia, Mauro!

    e che gran nonno…

    Bea Cacao

    utente anonimo

    10 Apr 06 at 09:34

  14. Bella storia Mauro.

    Gli amici astensionistici non credo che non votino solo perchè “quelli sono potenti”.

    Non si vota perchè l’Unione e tutti i vassalli della corte prodiana non hanno alcuna prerogativa sui temi fondamentali per cui si è mossa la gente, loro ti chiedono la delega, il voto, per poter agire a piene mani “in nome del popolo” e per mettersi in saccoccia l’euro che ogni singolo voto porta al partito.

    Voglio proprio vedere quando si parlerà di pacs, amnistia, tav, legge 30, riforma moratti, guerra,..

    Ne vedremo delle belle: Sua Maestà non ci sarà più, ma i problemi di questo paesello europeo rimarranno.

    Poi si farà passare un pò di tempo, ti torneranno a chiede il voto e noi glielo daremo. Coglioni fino in fondo.

    Saluti compagno, fydaije.

    (http://intifadaglobale.iobloggo.com)

    utente anonimo

    10 Apr 06 at 10:24

  15. la preoccupazione è sempre la medesima: che dopo gli entusiasmi elettorali, ci si dimentichi sempre dei buoni propositi sventolati e delle promesse fatte. Da ambedue le parti.

    Ma intanto qui si incrociano le dita.

    saluti 🙂

    Euridicea

    10 Apr 06 at 10:46

  16. grande come al solito…ti rubo la vignetta. Anche io ho votato con gran convinzione…niente mezzi termini. Io ci credo 🙂

    theobserver

    10 Apr 06 at 11:42

  17. Mi consenta ;-)e se rpendessi anche il post? Mi piace troppo come testimonianza…applico il silenzio assenso!

    theobserver

    10 Apr 06 at 11:44

  18. Cara Fydaije, per motivi di brevità della storia, ho omesso centinaia di ragioni degli “amici astensionisti vicino alla sinistra”. Solo che secondo me, si cade comunque in un equivoco. Qui non si sta parlando del Governo Ideale della Città Ideale, si sta parlando di un governo decente per l’Italia. Perchè di Indecenze il quinquennio della casa dell’impunità, è stato pieno. Da sbaraccare intere parti della Costituzione, a fare smaccatamente interessi giudiziari ed economici del capo, a contribuire all’oscurantismo nei diritti civili, alla formazione dei primi neocon-teocon di Pera (!), etc.,etc.,etc.

    Fydaije, si fa parte di un popolo, di una nazione, di una storia, di una comunità, “qui ed ora”, come “lì e allora” eravamo in piazza quando belgrado fu bombardata e in Italia c’era il governo D’Alema.

    A volte mi chiedo quale coalizione (perchè comunque la politica è sempre “compromesso” “promettere insieme” tra diversi) ci sarebbe dovuta essere per convincere a votare alcuni astensionisti di sx. Realisticamente, ad oggi e con questa legge elettorale, una coalizione con a capo D’Alema? Fassino? Rutelli?

    Non sarebbe cambiato nulla e temo che è proprio una certa concezione, rispettabile s’intende, della rappresentanza politica nelle istituzioni, sia un problema per molti astenzionisti di sx.

    E stavolta, tutto sommato, rispetto al maggioritario di prima, c’è la possibilità di dare forza anche ai piccoli partiti: i comunisti italiani, rifondazione, la rosa nel pugno, mastella, i verdi. I temi che tu hai ricordato – pacs, amnistia, tav, legge 30, riforma moratti, guerra – saranno all’ordine del giorno di un eventuale governo, quanto più forte sarà la rappresentanza di quei partiti maggiormente interessati. I movimenti hanno una loro importantissima funzione politica, ma disconoscere e soprattutto non considerare la forza di chi, comunque, ha il potere legislativo ed esecutivo, non mi pare una scelta di buona “prospettiva”.

    Ciao Fydaije,

    broiolo

    10 Apr 06 at 11:44

  19. sono d’accordo con te, la rappresentanza ideale non esiste, qui è questione di ridare dignità e rispettabilità allo stato ai nostri occhi e agli occhi del mondo

    la storia che hai raccontato è davvero bellissima, me lo immagino anche io questo arzillo vecchietto che rincorre brandendo bastone e improperi.. vorrei essere lì ad incitarlo, a correre con lui

    ciao

    luca

    lucanellarete

    10 Apr 06 at 11:58

  20. Sarai un’ipocrita se ti dicessi che quello che tu dici non è vero.

    Ma caro Mauro, io non ce la faccio a votarli. Sarà la mia anima Autonoma a impedirmelo, o il disgusto che loro mi provocano.

    I movimenti non hanno tutta questa funzione politica, i burocrati del centrosinistra nemmeno se ne interessano. Anche perchè le risposte che danno quando sono al governo sono le stesse della destra: do you remember la mattanza alla caserma Raniero di Napoli nel 2001? C’erano i burattinai del centrosinistra al governo.

    Poi, non credo proprio che nell’agenda dell’Unione vi siano tutte queste impellenti questioni, e pure nel caso in cui vi fossero: come faremo con l’Udeur, la Margherita, la destra dei Democratici di Sinistra, La Rosa nel Pugno e con Di Pietro..??

    Non sò se sia una buona e ragionevole prospettiva, ma quando l’esercito prodiano andrà con l’Onu a bombardare l’Iran, voi sarete responsabili.

    Con affetto, siam sempre compagni.

    fydaije.

    utente anonimo

    10 Apr 06 at 12:15

  21. Oddio, l’anatema iraniano finale è da brividi. L’auspicato cambio di rotta per la politica estera di un ipotetico governo di centro sinistra è una ragionevole speranza, mentre il mantenimento dell’Italia come zerbino di Bush sotto un governo di centro destra è una matematica certezza.

    Baci sinceri Fydaje,

    M.

    P.S. vado a fare l’educatore professionale. Intanto dita incrociate per i primi exit poll. A risentirci stasera carissimi passanti e ripassanti.

    broiolo

    10 Apr 06 at 13:13

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