di Mao Valpiana (direttore di Azione Nonviolenta)
E’ evidente che oggi, nella strettoia dell’attuale legge elettorale, il peggio del peggio è rappresentato dalla coalizione della “Casa delle libertà” che ha dimostrato di governare male, che ha coinvolto il paese in un conflitto bellico, che ha intaccato la Costituzione, che ha in sé elementi mafiosi, di corruzione, di illegalità, di interessi personali, che ha distrutto il sistema scolastico, legittimato la “giustizia fai da te”, minato la solidarietà nazionale, ed ora ha accolto in sé anche formazioni eversive di ispirazione nazi-fascista. Dunque, l’unica scelta possibile è quella contraria, cioè il voto ad uno dei partiti dell’Unione. Ma si tratta, appunto, di un voto “contro”, non di un voto “per”. Il programma elettorale dell’Unione, che ho letto con attenzione, è ancora troppo generico, reticente su molti punti, inadeguato su altri, condivisibile solo per alcuni aspetti. Non è un programma che mi ha appassionato, ed è evidentemente un documento di mediazione al ribasso. Tuttavia, paragonato al programma della CdL – che è invece impresentabile, distruttivo della pace, dell’ambiente, dell’economia e della solidarietà, scopertamente bugiardo alla luce di quanto non è stato fatto nei cinque anni passati –, risulta apprezzabile. Ma il programma, che è un elenco di cose da fare, da solo non basta: ci vogliono anche una proposta politica, una visione di società e delle idee-guida che stimolino la partecipazione dei cittadini. Questo sarebbe quel “di più” che ci vorrebbe per trasformare un voto “contro” in un voto “per”. Ma purtroppo nell’Unione non ho trovato quest’aggiunta per me necessaria e indispensabile. Oggi, dunque, il voto “per” non esiste. O meglio, anche se si vota con convinzione “per” un certo partito di cui si condivide la politica, che ha messo in lista un candidato che risquote la fiducia dell’elettore, questo voto va poi a sommarsi ai voti complessivi della coalizione e contribuisce a dare il premio di maggioranza anche ad altri partiti che eleggono deputati che possono non avere affatto la fiducia dell’elettore. Quindi si vota al buio. E il singolo voto, dato al tal partito, nel tal collegio, può servire poi ad eleggere chissà quale altro deputato, di chissà quale partito, in chissà quale collegio; l’unica certezza che si ha è che il proprio voto resta all’interno della coalizione prescelta e contribuisce all’elezione del presidente del consiglio. E’ ancora troppo poco per chi ha una concezione quasi sacra del proprio voto, come espressione di volontà, di scelta, di delega, di partecipazione politica, come di un modo per “amare il prossimo” (Don Lorenzo Milani definiva così la politica). C’è bisogno quindi di ripensare completamente la politica. E io credo che ciò potrà essere fatto utilmente solo con le categorie della nonviolenza: amore, verità, ripudio della violenza, dialogo, empatia, mitezza, coraggio, abnegazione, pazienza, coscienza. Purtroppo le forme attuali della politica stanno andando in senso diametralmente opposto: i partiti, la legge e la campagna elettorale ne sono uno specchio. Il sistema bipolare obbliga ad alleanze innaturali, elimina le differenze ed esalta la mediocrità. La legge elettorale ha affidato tutto il potere alle oligarchie dei partiti, che hanno già deciso la composizione del nuovo parlamento, esautorando l’elettore da qualsiasi possibilità di scelta delle persone. Gli eletti non saranno votati dai cittadini, ma sono stati indicati dai partiti, per di più senza esprimere la territorialità. La campagna elettorale non è basata su veri dibattiti e confronti, ma esclusivamente sulla “telecrazia”. Pochi leader (si fa per dire…) accedono ai salotti buoni degli studi televisivi e parlano per tutti, più attenti a come dicono, piuttosto che a cosa dicono. Spesso lo spettacolo è nauseante, comunque sempre ininfluente. Milioni di cittadini hanno l’illusione di “occuparsi di politica” solo perché assistono ad un teatrino i cui attori sono giornalisti e politici, e “tifano” per uno dei “duellanti”. Quale abisso vertiginoso, tra la piccola saletta dove si riunivano i partecipanti al COS (centro di orientamento sociale) di Aldo Capitini per “ascoltare e parlare” con “tensione e familiarità” sui tanti problemi della comunità locale ed internazionale, e quella grande piazza virtuale che è lo schermo televisivo del “duello” verbale e d’immagine fra i due candidati alla presidenza del consiglio. Come siamo caduti in basso. Che pena! Gli amici della nonviolenza hanno una concezione altissima della politica, che è tale solo se c’è vera partecipazione, vero dialogo, vero confronto. E la nonviolenza vorrebbe andare persino oltre, passando dalla democrazia all’omnicrazia, il potere di tutti. Anziché avanti, però, negli ultimi decenni siamo andati indietro, precipitando dalla democrazia alla telecrazia. Non abbiamo saputo impedirlo, abbiamo tollerato l’abbruttimento del sistema maggioritario, abbiamo accettato la deriva del “meno peggio”, abbiamo subìto la spettacolarizzazione della politica. Anziché disertare, come si sarebbe dovuto fare fin da quando anche partiti di centro-sinistra hanno sostenuto il sistema maggioritario, ci si è piegati pur di stare in gioco. Ma così si diventa uguali all’avversario, come sempre avviene quando la violenza degli oppressi rende quest’ultimi uguali all’oppressore. E’ dunque una questione di metodo, oltre che di fine. In questo senso capisco chi non andrà a votare, o per rifiuto di questo sistema politico degradato, o perché pensa che la logica del meno peggio fa cadere sempre più in basso e poi non ci si risolleva più. Lo capisco ma non lo condivido. A me pare che oggi l’urgenza sia quella di togliere di mezzo l’ostacolo maggiore per la ripresa in mano della politica da parte dei cittadini, e cioè il governo attuale della Casa della libertà. Dunque è necessario dare un voto all’Unione (sapendo che è ancora solo un voto “contro”) con tre obiettivi chiari e prioritari: ritirare le truppe italiane dall’Iraq, respingere con il referendum le modifiche della Costituzione, lavorare da subito per cambiare la legge elettorale in senso proporzionale. Ma se l’Unione vincerà e andrà al governo (come speriamo) sappiamo anche che quello non sarà il nostro governo, e che bisognerà lavorare molto dal basso per altri cambiamenti nella giusta direzione. Infatti i segnali venuti durante la campagna elettorale, non lasciano aperte molte speranze ad un rapporto costruttivo con l’Unione. A febbraio, a firma Mir e Movimento Nonviolento, abbiamo elaborato una proposta di pace per il programma dell’Unione. L’abbiamo inviata a tutti i partiti del centro-sinistra e ai loro segretari. Risultato? Nemmeno una risposta, nemmeno un cenno di riscontro. Neanche per gentilezza, cortesia o educazione. I partiti dovrebbero essere uno strumento di collegamento fra la società e le istituzioni, per trasformare in proposta politica gli interessi generali, e quindi l’atteggiamento dei partiti dovrebbe essere quello di grande ascolto e di attenzione per ciò che si muove dal basso. Invece, niente: ciechi e sordi. Siamo ben coscienti di essere un piccolo movimento, un gruppo minoritario, ma abbiamo anche la consapevolezza di essere portatori (per fortuna non da soli, non unici) di una proposta di fondamentale importanza per il futuro di tutti: la nonviolenza. I temi della pace e della nonviolenza (cioè l’unica speranza di futuro per il pianeta stesso) sono stati completamente oscurati durante la campagna elettorale, e poco spazio hanno avuto anche nel programma. Per questo c’è da insistere, e per questo riporto come pro-memoria per tutti noi quei cinque punti di governo che ritengo essere il minimo essenziale. Ridurre le spese militari, finora sempre crescenti, almeno del 5% annuo progressivo, per finanziare forme di difesa nonviolenta quali ad esempio i Corpi Civili di Pace, unico mezzo degno per dare aiuto e solidarietà democratica ai popoli vittime della guerra. Spostare su un apposito capitolo di spesa il denaro sottratto al bilancio del Ministero della Difesa, per istituire il Ministero per la Pace, dotato di portafoglio, per adottare una rigorosa politica costituzionale di Pace che obblighi a ripudiare la guerra come metodo di risoluzione delle controversie. Cominciare subito il ritiro continuo e completo della presenza militare italiana di appoggio alla guerra e occupazione dell’Iraq. Decidere l’espulsione dall’Italia delle molte decine di bombe nucleari presenti nelle basi Usa, in violazione clamorosa e inammissibile della Costituzione e dei patti internazionali. Ripristinare e rafforzare la legge 185, limitativa del commercio delle armi, che è causa primaria dei conflitti omicidi nel mondo, e disumano criminale esercizio del profitto economico. Si dice che ogni popolo ha il governo che si merita. Io penso anche che “la gente” non sia poi tanto migliore di chi la governa (se non altro perché ha permesso che ciò avvenisse). Dunque, in fondo, il nuovo governo rappresenterà proprio ciò che l’Italia è oggi. Nel bene e nel male. Gli amici e le amiche della nonviolenza, per la loro piccola parte, fanno parte di questo popolo, e non intendono rinunciare alle proprie responsabilità. Per questo, e solo per questo, andrò a votare. E voterò quel partito dell’Unione che, a mio giudizio, più ha fatto e farà per ripensare la politica. A partire da se stesso.
quindi rifondazione?
palommellarossa
6 Apr 06 at 09:19 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Eheheh, non so Palommè. Forse Valpiana c’ha in mente anche rifondazione. Comunque, pur condividendo grandissima parte del pezzo, il mio pensiero non è esattamente sovrapponibile all’articolo.
M.
broiolo
6 Apr 06 at 10:13 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
rosa nel pugno. c’è bisogno di sana laicità! e di proposte alternative alla tiritera della sinistra “storica”.
bisogna avere il coraggio di andare oltre.
o pensi, o credi. diceva schopenhauer
uno di sinistra
utente anonimo
6 Apr 06 at 11:09 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Diciamo che siamo arrivati alla frutta! vorrei precisare che non sono pro-berlusconi però c’è da dire che oramai a sinistra, si vota solo per sconfiggere il Cavaliere. Non avete più ideali su cui credere? non condividete il programma della coalizione? ma allora stiamo veramente raschiando il fondo del barile. Non si vota più per il migliore ma per il meno-peggio dei due? BAH!!!!
giuseppecult
6 Apr 06 at 12:08 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Sempre meglio che votare nella casa di mafiosi, bugiardi, peracottari e fascisti.
Io ??
Rifondazione, ovvio!
utente anonimo
6 Apr 06 at 12:31 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Ciao Giuseppecult. Penso che il discorso di Valpiana è più articolato del “voto-il-meno-peggio” e proprio la forte connotazione ideale e valoriale del Movimento Nonviolento (nel solco tracciato da Aldo Capitini) pone quesiti su citate questioni molto concrete (le spese militari, gli aiuti alle popolazioni colpite dalle guerre, la legge 185 sul commercio delle armi, il ritiro dall’Iraq). Diciamo, aggiungo io, che la politica istituzionale con la legge elettorale attuale, ci pone di fronte ad almeno tre scelte: non votare, votare centrosx, votare centrodx. Per le citate questioni concrete un’eventuale conferma dell’attuale governo sarebbe una iattura, mentre la dialettica sulle tematiche proposte, potrebbe riprendere con un governo di centrosx. Non mi sembra poco o un ripiego indegno.
M.
broiolo
6 Apr 06 at 12:35 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Giustissimo quello che dici. Però quando vedo scritto “sempre meglio che votare nella casa dei mafiosi” il dubbio cresce ancora di più. Pensiamo che ci sono molti elettori che pur di non votare Berlusconi, votano il centrosinistra. E’ ovvio che votare per Fini o Casini è lo stesso che votare Berlusconi però…cerca di capire. Io penso che il voto deve essere dato a chi incarna il nostro pensiero ideale-materiale. Dare un voto ad una coalizione che non mi restituisce quel pensiero ma lo distorce e lo rende meno diverso dalla raltà, credo sia una scelta errata. Tutrto qui.
giuseppecult
6 Apr 06 at 12:54 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Poi…non per polemicizzare… una bellissima associaizone come “azione nonviolento”, che non conoscevo ma ho dato una occhiata al sito e ai contenuti e mi sembra una bellissima iniziativa, auspica in una vittoria del centrosinistra. Io sono di Salerno e vivo a pochi km da Cava dei Tirreni. In questa bellissima cittaina, è nato e vissuto un tale Francesco Caruso. Caruso è (cito da Panorama)”la figura violenta del G8, dei noglobal, la città in stato d’assedio, le vertine sfasciate, le auto incendiate”…è la stessa persona che ha annunciato testuali parole (cito dal Corriere)”vorrei essere eletto per rinunciare alla mia immunità parlamentare ed andare in carcere per mettere in subbuglio il sistema”. Una associaizone “non-violenta” che (generalizzando ed estremizzando il concetto) si associa con una “violenta”…mi sembra quanto meno discutibile…o mi sbaglio?
giuseppecult
6 Apr 06 at 13:02 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Caro Giuseppe,
a parte che “Panorama” (giornale del Pres. del Consiglio) non mi pare esattamente una fonte non schierata, poi con Caruso (come coi sedicenti “disobbedienti” in genere) non mi trovo spesso in sintonia, anche se penso che il suo dichiararsi contro la violenza sia sincero (pur essendo molto diverso dichiararsi Nonviolento, che è una scelta che segue la precisa filosofia e metodologia gandiana). Dall’altra parte, purtroppo, è altresì vero che ci sono formazioni fasciste dichiarate (fiamma tricolore, etc.) e che componenti dell’Udc (ad es) indagati per concorso esterno di mafia, siano stati candidati senza battere ciglio, anche a scapito di persone (della stessa Udc) che avevano protestato contro la candidatura degli esponenti indagati (vedi ad es.: http://www.terrelibere.org/terrediconfine/mob/?x=show&riga=2021 )
M.
broiolo
6 Apr 06 at 15:08 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Questo che hai scritto centra poco (scusa se te lo dico) con quello che ho scritto io. Non attacco l’associazione anche perchè non credo assolutamente che Caruso possa arrivare ad usare la violenza. Contesto il fatto che in molti commenti è scritto il nome di Rifondazione. E proprio per il partito di Bertinotti è candidato Caruso. A me sembra un controsenso. A destra ci sono certamente delle grosse incongruità ma ce ne sono (e bisogna ammeterlo) anche a sinistra. Prodi ha dichiarato di essere più cattolico dell’UDC e dell’intera CDL ma allo stesso tempo ha accettato nella sua coalizione anche un partito come la Rosa nel Pugno che ha nel logo la scritta “laicità”. Anche la CDL ha “assunto” per prendere voti i partiti come quello della Mussolini o i Repubblicani però sono solo una piccolissima percentuale (a stento il 2%) e sicuramente non hanno delle grossissime diversità ideologico/religiose, cosa che invece l’Unione ha. Ti invito, appena puoi a leggere un POST che ho scritto sul mio BLOG, titolato “Farhenheit 4/9” in cui scrivo prorpio quello che tu hai appena detto ma rivolto ai due leader di coalizione, Prodi e Berlusconi.
Paorama è del Premier ma vuoi dire che la descrizione di Caruso non è quella esatta o che le parole che ha pronunciato sono da persona che è in linea con la Costituzione?
giuseppecult
6 Apr 06 at 15:38 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Giuseppe,
a parte i commenti, Mao Valpiana (amico e davvero “osservante nonviolento”) non ha fatto nomi di partito e, giuro, non so cosa voterà perchè non gliel’ho chiesto. Ma mi convince la sua dissertazione che parte dall’analisi di fatti e valori concreti per approdare ad un “compromesso” (parola che etimologicamente vuol dire “mettere insieme”) che per lui è un punto di ri-partenza e non certo un approdo “perfetto”. Poi ognuno la pensa come vuole, commenta come vuole e vota (o non vota)come vuole, ci mancherebbe.
Su Caruso, che te devo dì? Ti ho già detto ciò che penso. Non mi pare una “cattiva persona”, anche se ritengo che i “disobbedienti” gruppettari narcisi e che abbiano fatto, con le loro uscite verbali, più male che bene all’immenso movimento per la pace italiano.
A Casarini (assai più spocchioso) dedicai anche due post non propriamente lusinghieri: http://maurobiani.splinder.com/post/1486500/Ceffone+umanitario.+…
http://maurobiani.splinder.com/post/1501794/Ancora+su+ceffi%2C+cef…
M.
broiolo
6 Apr 06 at 16:05 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Scusa Giuseppecult, però sinceramente non capisco cosa ci sia di violento in quelle parole che hai citato e che riporto:”vorrei essere eletto per rinunciare alla mia immunità parlamentare ed andare in carcere per mettere in subbuglio il sistema”.
Nonviolenza non significa assenza di conflitto o “quieto vivere”, ma stare nel conflitto e agirlo in modo nonviolento. Quanto affermo non lo dico a caso ma perché quando ho fatto la scelta molto convinta di essere nonviolenta non mi sono fermata alle letture e tento quotidianamente di metterla in pratica grazie alla formazione e ai training cui mi sono sottoposta.
michelavitturi
6 Apr 06 at 16:11 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
E credo hai fatto (michelavitturi) una scelta nobilissima. io ripeto non contesto l’associaizone di cui fai parte, ne tantomeno (per rispondere a broiolo) vado contro le scelte politiche di qualcuno. Rispetto tutte le vostre opinini che non sono molto distanti dalle mie e credo che un “compromesso” nella vita, è sempre meglio non raggiungerlo.
giuseppecult
6 Apr 06 at 16:46 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
il compromesso no, ma la mediazione (alta) sì.
michelavitturi
6 Apr 06 at 18:42 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Il peggio del peggio è rappresentato dalla coalizione della “Casa delle libertà” che ha dimostrato di governare male, che ha coinvolto il paese in un conflitto bellico, che ha intaccato la Costituzione, che ha in sé elementi mafiosi, di corruzione, di illegalità, di interessi personali, che ha distrutto il sistema scolastico, legittimato la “giustizia fai da te”, minato la solidarietà nazionale,accolto in sé anche formazioni eversive di ispirazione nazi-fascista …e, giusto per per completezza caro Mao, che ti ha dato anche del coglione.
Gianf.
gianf
utente anonimo
6 Apr 06 at 20:25 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
“Giustissimo quello che dici. Però quando vedo scritto “sempre meglio che votare nella casa dei mafiosi” il dubbio cresce ancora di più. Pensiamo che ci sono molti elettori che pur di non votare Berlusconi, votano il centrosinistra.”
Esatto. Proprio così: e speriamo siano tanti.
E chi lo ha detto che non sia una APERTA dichiarazione di campo e, sopratutto una precisa scelta?
Se chi vota lo fà perchè NON TOLLERA fascismo, bugie, arroganza e Berlusconi, a me pare che faccia una PRECISA scelta.
Allo stesso modo, chi vota Berluscone e compagnoni, ha deciso di IGNORARE bellamente tutto quello che lo stesso ha fatto, dalla corruzione, alla connivenza con mafiosi, ai violenti attacchi alla magistratura che non riesce a corrompere, alle violenze verbali. Insomma, una bella manica di cretini, in opposizione ai noi coglioni …..
utente anonimo
6 Apr 06 at 21:04 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
per me la cosa grave che ha fatto berlusconi, per quel che riguarda la campagna elettorale, è avere abbassato così tanto i toni… prodi e compagni si sono adeguati, non so se hanno avuto la reale possibilità di evitarlo.
in questi giorni, dare un’occhiata alle notizie internazionali della MISNA e poi tornare sui nostri giornali o telegiornali è deprimente: in giro per il mondo ci sono cose ben più serie, di cui alla fine in questa campagna elettorale non si parla mai!
dabar
6 Apr 06 at 22:09 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Non so cosa faró domenica.
Penso che andró al seggio e prenderó una decisione quando avró la matita in mano.
Non sono nemmeno d’accordo con tutte le tue idee.
Ma mi piace come le esponi.
Mi piace il tono.
Mi piace perché, da come parli, si sente che se ne puó parlare con calma e provare a raffinare le nostre opinioni per mezzo di un confronto tranquillo.
Mi piace perché si sente che siamo tutti dalla stessa parte.
Ti invio i miei complimenti ed un sincero abbraccio.
Guido
utente anonimo
6 Apr 06 at 23:06 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Beh, grazie Guido.
M.
broiolo
6 Apr 06 at 23:23 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Grazie Mauro, noi non ci conosciamo, o meglio, tu non conosci me mentre io conosco te per via delle tue belle vignette che navigano nel web e con le quali sono sempre d’accordo. Del resto, da quello che tu disegni e da quello che io scrivo, noto che abbiamo molti idem sentire. Ti sono davvero grato per la tua solidarietà e disponibilità, fa sempre piacere sentirsi in buona compagnia. Ti saluto. Matteo
braviblog
7 Apr 06 at 01:13 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>