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Croci(ere)



Ultim’ora.

Written by Mauro Biani

Luglio 12th, 2004 at 11:41 am

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  1. Ciao Mauro,come va?Spero bene,io sto ancora programmando il mio viaggio.Molto diverso da quello di quei poveretti.Brutto non esser voluti da nessuno.

    A presto,Arwen

    Arwen26

    12 Lug 04 at 13:58

  2. Bravo Mauro..bellissima. Cristiani a part-time : bella gente davvero

    Sioux

    12 Lug 04 at 19:21

  3. (…)

    La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se preferisce vivere a modo suo.

    Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e le leggi, e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono un’offesa.

    E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte la cui sanzione risiede solo nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di buon senso.

    La nostra città è aperta al mondo; noi non cacciamo mai uno straniero.

    Noi siamo liberi di vivere proprio come ci piace, e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.

    Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private.

    (…)

    Pericle (495-429 a.C.) Discorso sulla democrazia (letto da Paolo Rossi)

    Ste radici non mi sembrano neanche democratiche…

    nonsologeomangio

    13 Lug 04 at 15:10

  4. Questa vignetta ha un grande senso della satira. Pensa che avevo proposto alla mia redazione di ‘scgraffignarti’ anche questa per il numero odierno. Ad ogni modo ‘gradzziassaje’ per la vignetta che ahai realizzato su mio suggerimento e per la citazione nella firma.

    smeerch

    13 Lug 04 at 16:13

  5. Ciao Mauro, bella la vignetta… ci ricorda che spesso siamo ancorati a forti pregiudizi… che non sono di certo radici.

    .....ella

    14 Lug 04 at 10:18

  6. bellissima. grazie !

    blu...

    18 Lug 04 at 11:16

  7. non la capisco.

    utente anonimo

    20 Lug 04 at 00:25

  8. Grazie della visita di cui, ripeto, il piacere è stato davvero tutto mio. Rinnovo in questa sede più appropriata il mio commento al tuo lavoro:
    “Questa vignetta è l’opposto formale di tanta pittura cristiana, che neoplatonicamente annunciava alla Vergine, vocava San Paolo, dotava di stimmate San Francesco, sempre tracciando sottili, aerei, quasi laser link fra il cielo e la terra (come nel Filippo Lippi dell’Annunciazione di Spoleto, Giotto al Louvre, etc.). Queste pesanti catene invece vincolano al suolo – per giunta proprio nell’elemento così mobile del mare – la vecchia metafora navale della chiesa (cui oggi non basta più essere sospinta da una fede, da un pensiero; e prova ne siano le vele architettoniche che devono sospingere le navate di Dives in Misericordia di Richard Meier)”.

    Ciao, Giovanni.

    doraecalva

    20 Lug 04 at 14:57

  9. ciao Mauro.. sono tornata..
    prorpio con quella nave che hai disegnato.. visto che ormai restano solo le parole contro l’arroganza di chi espelle
    ùmmira

    utente anonimo

    22 Lug 04 at 05:03

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