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Meritocrazia
La vignetta di oggi per il manifesto.
Sempre oggi su Il Fatto Q. altra vigna.
La befana non ci crede più
Golden Lady chiude l’Omsa e sul web scatta il boicottaggio.
Aggiornamento, 7 gennaio.: Il servizio del Tg3 dove appare la vignetta.
Luce accesa
Collaboro da qualche anno con Liberazione, da quando nel 2007 Antonella, che aveva conosciuto le mie vigne sul web, mi chiamò per mettere su Paparazzin. Ho poi collaborato più o meno continuativo fino ad oggi. Il 1 gennaio Libe dovrebbe cessare le pubblicazioni. Ho sempre trovato che la caratteristica qualificante del giornale fosse la possibilità nel suo piccolo di dare notizie dimenticate, nascoste. Di far conoscere per primo le proteste sui tetti o sulle gru per il lavoro, di dare voce alle associazioni ai movimenti (come i Notav). Di parlare di migrazione e di uomini non di merci; di parlare di carcere e della condizione carceraria, di diritti civili (ad es. i casi Aldovrandi e Cucchi). Anche in anni in cui era difficile non essere distolti dal Berlusconi. E così anch’io ho potuto svignettare non monotematico, ma potendo toccare le questioni che mi interessano e che mi sono care assai.
Il 1 gennaio Libe dovrebbe cessare le pubblicazioni, dicevo, e la sua assemblea permanente di giornalisti e poligrafici ha deciso “l’occupazione aperta del giornale, perché Liberazione continui a vivere”. Ci sono posti di lavoro da difendere, ma c’è da difendere un pezzo di libertà di espressione, un pezzo di democrazia. Questi giorni c’è da parlare di Liberazione.
Update: vedo ora questo lucido pezzo di Gubi: Beppe Grillo, il libero mercato, l’editoria e i giornali di partito, da leggere.
Vi ricordate i post-it e il bavaglio?
Tra le varie esecuzioni, tra 21 giorni potrebbero essere tagliate decine di testate giornalistiche. Post-it e proteste di piazza in ogni dove, vè?
Nuclei Clandestini
Sacconi. Qui invece il rapporto della Caritas insieme alla Fondazione Zancan che rivela un incremento dei poveri tra le famiglie italiane.
Infine ci sarebbe questa. Ma nel 2008 dissero Unanimi (o quasi) e a "fuoco incrociato" dx-sx(?) che rappresentare la follia e la disperazione estrema non era politicamente corretto.