Soumaila Sacko. La pavidità di Di Maio e di Salvini e di Conte nello spendere una parola per il bracciante-sindacalista ucciso, da’ il senso del populismo senza popolo. Il consenso sopra l’ingiustizia, la morte, la mafia. E chiunque potrebbe (potrà) esserci al posto di Sacko. Io, te, chiunque. E’ egoismo (sano) pensare alla minoranza di turno, non buonismo. Ma è così difficile capirlo?
Oggi per il manifesto. E anche altra vignetta. E anche che oggi il manifesto ritorna anche in Sardegna e in Sicilia, e vai.
Alta sui naufragi,
dai belvedere delle torri
china e distante sugli elementi del disastro
dalle cose che accadono al disopra delle parole
celebrative del nulla,
lungo un facile vento
di sazietà di impunità.
Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso,
a guidare la colonna
di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera
la maggioranza sta.
La maggioranza sta
recitando un rosario
di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie.
Coltivando tranquilla
l’orribile varietà
delle proprie superbie
la maggioranza sta
come una malattia,
come una sfortuna,
come un’anestesia,
come un’abitudine,
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria.
massimo
6 Giu 18 at 09:33 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>