La vignetta, Venerdì 19 su il manifesto.
E riporto per intera anche la lucida riflessione di Mao Valpiana: “RODOTA’ E MARINI. Il confronto tra i due dimostra che il “cambiamento” non è questione anagrafica. Ad 80 si può rappresentare il passato o il futuro, non conta l’età, contano le idee. Ma dice anche un’altra cosa. Che persone di valore sono sprecate quando vengono usate come strumenti: uno per rompere il fronte alleato, l’altro per accordarsi con il fronte avverso. Chi ha lanciato questi due nomi l‘ha fatto per strategia politica, pensando più a Palazzo Chigi che al Quirinale. Se si voleva davvero fare eleggere un Presidente della Repubblica con ampio consenso, si dovevano cercare accordi che unissero. Si è invece preferito scegliere strade che dividono. C’è una bella differenza tra dire “votate il nostro candidato” e dire “riusciamo a trovare un candidato comune?”. La stessa differenza che c’è tra l’arroganza e la politica”.
Bellissimo commento, peccato che non sia vero. Uno dei candidati è stato imposto, l’altro è stato votato dai cittadini. Come diceva la mia maestra delle elmentari: “impossibile comparare mele e banane”.
Zavaglio
18 Apr 13 at 15:53 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>