Delle banane

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La scuola in piazza. Protesta con le banane  La vigna oggi su Liberazione.

P.s. curiosità-segnalazione. Questa settimana sono citato su L’Espresso nel pezzo di Federico Ferrazza: Internet, fammi ridere.

Written by Mauro Biani

Novembre 18th, 2009 at 12:18 am

No Responses to 'Delle banane'

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  1. molto probabilmente la gelmini calcola che, tutte quelle migliaia di persone che scendono il piazza per protestare, siano un branco di cretini,gente che non capisce nulla, ma, se da queste LEZIONI non trae spunto per qualcosa di positivo,,,allora è meglio che se ne vada

    utente anonimo

    20 Nov 09 at 06:39

  2. Non è la Gelmini il problema, il problema sono gli studenti (quelli che scendono in piazza a ogni frullar di vento) convinti di essere i soli depositari della conoscienza e dell’istruzione, i soli a sapere come e cosa si deve studiare, quelli che a 30anni sono ancora studenti!  Peccato che  nei confronti con i coetanei europei e non solo di quelli collezionino, a livello di conoscienze e di cultura, figure barbine.
    Di contro ci sono gli studenti che non scendono in piazza perchè intendono studiare seriamente,  vogliono apprendere per il piacere di conoscere, che studiano per se stessi: sono i futuri cervelli che l’Italia troppo spesso vede poi emigrare perchè nelle strutture pubbliche (università, centri di ricerca, società) nulla si deve cambiare, i posti vengono assegnati non per merito ma per  amicizia o parentela.
    In questa babele di impreparati allora c’è posto per tutti, anche per quelli che invece di studiare preferisocno scendere in piazza indipendentemente dal ministro di turno. Buona fortuna ragazzi, ma poi non lamentatevi sa farete i precari a vita!

    utente anonimo

    20 Nov 09 at 08:36

  3. hai perfettamente ragione !!!!!!!!!!

    utente anonimo

    20 Nov 09 at 08:46

  4. Anche se ho le palle piene di Berlusconi che per non farsi processare sarebbe capace di distruggere l’Itala intera, condivido in toto il commento (peccato che resti di un anonimo!).
    Aggiungo che la più valida scuola è stata, è, e sarà sempre la casa dove si vive e si cresce. Per cui concludo dicendo che molte volte è la famiglia a portare avanti, con conoscenze, regalini, scambi ecc., i propri figli, presentandoli sempre come i migliori, autentici trasformatori di cibo in merda.
    Il guaio è, che poi molti di questi -grazie a grazia ricevuta!- faranno carriera: da leccaculo? Sì; però…
    Grazie per l’ospitalità. Mario Esposito

    utente anonimo

    20 Nov 09 at 09:20

  5. Domanda: ma tu cosa  fai nella vita, oltre a dare contro a  Berlusconi?
    Mi auguro per te che non si stufi dei pezzi di m come voi e se ne vada, perchè ne avresti un trauma da cui non ti riprenderesti più.
    Ma perchè non cercate di fare qualcosa di più costruttivo, come fare proposte, invece di dare sempre contro?
    Difendere a prescindere l’attuale scuola italiana dimostra, se ce ne fosse bisogno, di quanto, a differenza di quello che pensate voi, il popolo italiano sia intelligente e infatti vi ha madato via a  calci nel sedere dal governo.
    Provate a pensare qualche volta con il vostro cervello! Tentateci!

    utente anonimo

    20 Nov 09 at 09:22

  6. basta guardare come sono vestiti o/e tipo di capelli (rasta etc) x capire la loro filosofia: politica tanta (di bassissimo profilo) e studio pokissimo, chi scrive, tanto x evitare i commenti dei "sinistrorsi" pende verso sinistra, ma sono veramente schifato dal solito motto: "in ogni caso contro" ricordiamoci che coloro che studiano veramente, al di la dei reali problemi, NON scende ogni giorno in piazza, NON okkupa, ma studia, Studia, STUDIA.
    tutto il resto genera rivoltanti personaggi alla mario capanna o, per venire alle ns linea temporale, luca casarini …ciao, Paolo

    utente anonimo

    20 Nov 09 at 11:08

  7. A me di Berlusconi non frega un ca se non facesse le leggi ad personam mi potrebbe pure piacere, ma visto che le leggi che propone sono sempre a pro suo mi fa schifo, se poi ci si mettono anche ministri che sono arrivati lì solo perchè piacenti, gli studenti di oggi come quelli di ieri sono forcaioli di natura, ma qualcuno avrà pure ragione non vi pare?

    utente anonimo

    20 Nov 09 at 11:28

  8. Infatti il problema sono gli studenti come te: quelli che scrivono "conoscenza" con la "i". 

    utente anonimo

    20 Nov 09 at 15:13

  9. Non sono affatto d’accordo con il commento #2. Scendere in piazza non significa necessariamente non essere studenti modello. Certo, molto (troppo) spesso le manifestazioni studentesche sono per molti la scusa per bigiare, ma scendere in piazza non è in sé un segno di negligenza e scarsa volontà, ma segno di attenzione alla cosa pubblica, se fatto con coscienza. Si chiamano in causa la brutte figure che i nostri studenti fanno al confronto con gi studenti di altri Paesi. Può anche darsi, ma accettare certe scelte senza neppure manifestare dissenso, farebbe fare ai nostri ragazzi una pessima figura come cittadini. Le lezioni si recuperano, la scuola va difesa ORA.

    utente anonimo

    23 Nov 09 at 15:15

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