Un giorno da Pecorella

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Su Mamma! le domande di Sergio Nazzaro, vignette inedite di Ellekappa, Scalia, Boscarol, Pinna e il pezzo di Ulisse Acquaviva, che riporto anche qui.
"E’ facile difendere don Peppe Diana, ma chi pensa agli uomini devastati da Potere Operaio? Saviano, lascia stare Pecorella: è vittima del comunismo! Se l’avvocato del boss camorrista De Falco denuncia i ragazzi che gli fanno domande avrà le sue buone ragioni. In questi giorni si è fatto un gran parlare di due ragazzi rompiscatole che si sono beccati una denuncia per violazione della privacy dopo aver tentato insistentemente di fare delle domande per strada all’illustre avvocato Gaetano Pecorella, minacciato con una telecamera puntata ad altezza d’uomo. La sinistra al caviale, ben contenta che le domande le faccia qualcun altro al posto suo, ha colto la palla al balzo per attaccare Pecorella, fregandosene dei due tizi denunciati, evidentemente degli emissari sacrificabili. Il tutto con la benedizione dello scrittore Roberto Saviano, che ha usato parole durissime contro l’avvocato Gaetano, tirando in ballo l’"Onore" di chi lotta contro la Camorra, la memoria di don Peppe Diana e altri bei principi. Ma che onore c’è a infierire su un povero anziano che soffre una seria disabilità mentale legata ai traumi e alle torture psicologiche subite da ragazzo, quando i comunisti lo hanno trasformato irreversibilmente? Tutti bravi ad attaccare Pecorella, ma nessuno si ferma a considerare che esperienza può essere stata per lui la militanza all’interno di "Potere Operaio": entri per conoscere qualche ragazza carina e farti un pò di amici, e ti ritrovi invischiato in un ambiente dove quelle di sinistra non te la danno comunque, sei costretto ad ascoltare comizi infiniti senza poter mai dire nulla di diverso dal pensiero dominante, e se solo provi ad allontanarti o a saltare qualche riunione vengono i Katanga a casa a gonfiarti di botte. E’ così che Pecorella si è trovato invischiato nel tunnel devastante del comunismo italiano, saltando dalla padella nella brace per liberarsi di una organizzazione passando ad un gruppo ancora più radicale, violento e potente: dopo l’esperienza con Potere Operaio e con il servizio giuridico di "Soccorso Rosso Militante", si è trasferito nella sinistra radicale di Democrazia Proletaria (ma lì se le trombava tutte Capanna), poi è entrato nel Partito Socialista Italiano (ma lì se le trombava tutte Craxi), e poi è approdato su Forza Italia, dove finalmente può trombarsene qualcuna anche lui perché Papi non ce la fa più a stare dietro a tutte per sopraggiunti limiti d’eta e pressanti impegni istituzionali. Quest’uomo plagiato da organizzazioni violente, comuniste, criminali o comunque corrotte, è una vittima del sistema che lo ha costretto a reggere per interi decenni altissime pressioni psicologiche, passando da un gruppo di potere all’altro per liberarsi dalle sue catene ideologiche, nella speranza che una volta raggiunto il potere assoluto avrebbe potuto farsi i cazzi suoi. E una volta che c’è riuscito, dovremmo applaudire a due rompiscatole con una telecamera che vanno a molestare questo povero anziano di 71 anni che ha trovato un pò di pace in Parlamento? Noi diciamo no. Chi ha avuto un nonno pazzo in casa, con la mente sconvolta dalla guerra o da altre esperienze devastanti, sa benissimo quanta pazienza e umanità ci vuole verso i disabili mentali, e la spietatezza di Saviano e del PD non ci appartiene. Vorremmo crocifiggere Pecorella solo per due parole di troppo dette su un prete morto che lui deve attaccare d’ufficio perché lo ha ucciso un suo assistito? Dopo aver represso i suoi istinti sessuali e plagiato la sua mente con il comunismo nelle sue varie evoluzioni storiche da Potere Operaio a Forza Italia, vogliamo anche negargli il diritto di fare il suo mestiere, il diritto di difendere i suoi assistiti fino a negare l’evidenza e mentendo spudoratamente come fa ogni bravo avvocato? Eh no signori, questo è troppo. Lasciate in pace questo povero vecchio di 71 anni, ormai irrimediabilmente devastato nella psiche dal comunismo e dalla sua infruttuosa ricerca della gnocca che lo ha portato negli ambienti più corrotti. E quando parliamo del legame tra comunismo e degrado mentale, chiediamo agli ex compagni di non stupirsi e non scandalizzarsi per questo abbinamento. E’ un dato di fatto che gli ambienti di sinistra hanno prodotto alcune tra le deviazioni psicosociali più aberranti della storia repubblicana, tra cui quelle di Gad Lerner (ex Lotta Continua), Paolo Liguori (ex Lotta Continua), Paolo Mieli (ex Potere Operaio), Giuliano Ferrara (ex PCI), Sandro Bondi (ex PCI), Franco Frattini (ex collaboratore del "Manifesto"), Gianni Riotta (ex collaboratore del "Manifesto"), Carlo Rossella (ex PCI). L’elenco potrebbe continuare con tanti altri "ex" del PCI e della sinistra, extraparlamentare e non, che "da grandi", abbandonate le loro velleità rivoluzionarie, si sono trasformati nei mostri generati dal dogmatismo e dall’intolleranza, che hanno partorito una generazione di ex rivoluzionari trasformati nei più feroci cani da guardia del potere. E allora caro Saviano, non infierire su Pecorella: è solo un vecchio mentalmente instabile devastato dal comunismo. Prendiamocela invece con gli inciucisti che hanno messo un pazzo alla guida del tram, e con i baroni del PD che oggi si stracciano le vesti e scoprono la malattia psichica di Pecorella come se scendessero dalle nuvole, mentre fino a ieri lo applaudivano e lo nominavano emerito presidente della Commissione Giustizia sapendo tutte le cose che sai anche tu.
(…)" L’articolo tratto da Mamma!

Written by Mauro Biani

Agosto 4th, 2009 at 12:25 am

5 Responses to 'Un giorno da Pecorella'

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  1. Adesso anche le scuse…una pecorella smarrita che piange lacrime di coccodrillo.No,l’intervento dell’onorevole è stato squallido e in pieno stile mafioso…deve andarsene a casa!punto!ma non lo farà…questo è un paese senza piu’ vergogna.

    Davide

    utente anonimo

    4 Ago 09 at 09:04

  2. non è che a qualcuno gli va di copiareincollare il resto dell’articolo qua sotto?

    L’ente per il quale lavoro ha messo “mamma” tra i siti bannati perchè “per adulti” (????)

    Ax

    utente anonimo

    4 Ago 09 at 09:21

  3. Caro Mauro e caro Carlo,

    guardate che io sono di Lotta Continua e come me Peppino (Impastato), Mauro (Rostagno), Vanni Stagno (operaio di Milazzo) e tanti altri. Noi non abbiamo mai avuto nulla a che vedere con Berlusconi. Quelli come Pecorella erano solo dei fighetti qualunque e avevano ben poco a che fare col movimento vero. Nein konfonderen!

    riccardo

    utente anonimo

    4 Ago 09 at 11:52

  4. Caro Riccardo,

    giusta precisazione, anche se certo non ci sfuggivano le evidenti differenze di percorso 🙂

    broiolo

    4 Ago 09 at 13:42

  5. Ue’ Riccardo,

    ti rispondo qui per una pubblica attestazione di stima: tu sei uno dei pochi ex di Lotta Continua che conosco che ha davvero “continuato a lottare” senza fermarsi ai box parcheggiando il culo in qualche cattedra universitaria, redazione dorata o partito politico. Davvero, di gente ne ho incontrata tanta, ma solo tu hai avuto gli anticorpi che ti hanno fatto resistere al virus della mutazione che ha colpito tutti gli altri. Ma sicuramente tu conosci qualche altra eccezione, e ora che ci penso un’altra che non ha fatto carriera in LC e’ stata mia mamma 🙂 ma per il resto va riconosciuto che da quel gruppo e’ uscita gente che da direttore del TG1 ha sputato sul cadavere di Borsellino gettando nel cestino la sua ultima intervista, fortunatamente recuperata da Rai News 24. Anche questo tipo di memoria penso che sia doverosa, l’importante e’ non generalizzare senza mettere tutti in uno stesso calderone, e dire pane al pane citando circostanze, nomi e cognomi. (ad esempio il tizio di cui sopra e’ Gad Lerner).

    Io ho piu’ paura di questa finta sinistra che della vera destra, pensa un po’…

    CG

    utente anonimo

    5 Ago 09 at 15:02

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