
E poi sulla battuta della vignetta c’ho da dire meglio una cosa. La canzone del baldo Giuseppe Povia, mi ha sempre fatto cagare, soprattutto per tutto il battage festivaliero sanremese del fuBonolis, utilizzata come jingle per il Darfur. Ed ora? Ora come volevasi dimostrare: il jingle è passato per il Darfur e senza tanti giri è approdato alla pubblicità dei famigerati “ovetti” Kinder con tante belle facce bionde e paffute per testimonials. I bambini occidentali fanno “oh” e il paese dei balocchi incassa, regalando qualche briciola al fuFatino turchino Povia.
Non mi piace la canzone. Inoltre il coordinatore degli aiuti in Darfur era la donna che fu anche governatore della Nassirya (abrabara Contini). E infatti non si ha notizia di questi soldi. Però mi pare che tutti i diritti SIAE del brano musicale fino a febbraio 2006 siano devoluti in beneficenza…Ma a chi?
animasalva
12 Ott 05 at 00:00 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Chissà che senso e che utilità può avere che i media parlino della tragedia del Darfur una volta all’anno e in un contesto frivolo come quello di Sanremo…mah..
Silvia83
12 Ott 05 at 11:50 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
A questo proposito,un intervista a Padre Giulio Albanese:
Informazione costante per fare pressioni
Ha contestato l’iniziativa sul Darfur proposta al Festival di Sanremo. Ha parlato di messaggio fuorviante. Padre Giulio Albanese insiste: «La prima forma di solidarietà, e il miglior modo per trovare una via di uscita alla crisi in Darfur, è parlarne, informare. Tutti i giorni, però, e in modo corretto».
La prima responsabilità quindi è dei mass media?
Certo. Dove c’è informazione, dove ci sono tv e stampa, lì c’è una forte pressione. E i problemi si affrontano. Il fatto è è che la stampa funziona a ondate emotive: si lanciano iniziative che lasciano il tempo che trovano e che anzi sono dannose: si porta la gente a credere, per esempio, che siccome adesso c’è questo “Avamposto 55” la crisi in Darfur sia praticamente risolta. E poi c’è l’abitudine di lanciare slogan a effetto: “Quella in Sudan è la più grande crisi umanitaria del mondo”, si dice. Invece non è vero: andate a dare un’occhiata a quello che sta succedendo nel nord dell’Uganda, nell’Ituri, poi ne riparliamo.
La gente, quindi, come può contribuire?
Francamente io preferirei uno Stato che finanzia seriamente la cooperazione alla sviluppo piuttosto che chiedere continuamente quattrini alle persone con gli Sms. Il nostro governo ha tagliato i fondi alla cooperazione; in compenso si lanciano campagne mediatiche che alla fine raccolgono gocce in un mare di bisogno. Per il Darfur ci si è vantati di essere arrivati a un milione di euro, che servono davvero a poco.
Perché le pressioni politiche internazionali, pur forti, hanno avuto scarsa efficacia?
Perché sono parole. Esempio: tutti sanno che Khartum ha finanziato le milizie Janjaweed, ma appena si parla di embargo al Sudan ci si tira indietro.
Perché?
Perché molti Paesi, europei e occidentali, con il Sudan fanno business. Ci fosse volontà politica, non servirebbero complicati accordi internazionali per esercitare pressione: basterebbe che ogni singolo Stato “minacciasse” Khartum con la leva degli accordi bilaterali, per esempio quelli sulla vendita di tecnologia “vitale” per l’estrazione del petrolio, di cui il Sudan è ricco. Il fatto è che nessuno si sogna di giocarsi proficui contratti per salvare lontani popoli africani.
http://www.avvenire.it
Silvia83
12 Ott 05 at 11:53 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Si,in effetti Povia merita di essere appeso per gli alluci. Complimenti per le vignette e il blog!
There
12 Ott 05 at 12:53 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Banalità buoniste a buon mercato che servono a far sentire meglio genitori poco presenti ma che comprano CD ai bimbi che, ovviamente, si sperano sempre belli paffuti e biondi … se han la pelle di altro colore non sono affari nostri.
Mauro
maubox
13 Ott 05 at 08:51 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
ah pero’ Mauro questo tuo post mi ha fatto molto pensare…e convengo con te su tutto…sei sempre un grande….e metto questa vignetta anche su uno dei mie blog..
grazie..notte..
Isabella
solelunisa
13 Ott 05 at 23:44 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
ma si possono prendere in “prestito” le vignette ?!
ziaflo
14 Ott 05 at 00:16 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Certo Zia, l’importante è linkarle aqquà e mettendovici il mio bel nome a caratteri d’oro accanto alla vigna. A bientot,
M.
broiolo
14 Ott 05 at 00:23 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Caro Mauro,
completamente d’accordo con te.
Con i miei bambini del corso di TEATRO stiamo producendo lo spettacolo “La Fabbrica di cioccolato” di Dahl e sarà per noi un’occasione per denunciare le condizioni di lavoro di migliaia di bambini nelle piantagioni di cacao in Costa D’Avorio.
A proposito ho utilizzato la tua vignetta sul mio BLOG. Posso farlo? Devo toglierla? Chiaramente ho scritto che è tua…un abbraccio, continua così, il tuo BLOG è favoloso!
utente anonimo
23 Ott 05 at 11:26 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Caro Mauro,
completamente d’accordo con te.
Con i miei bambini del corso di TEATRO stiamo producendo lo spettacolo “La Fabbrica di cioccolato” di Dahl e sarà per noi un’occasione per denunciare le condizioni di lavoro di migliaia di bambini nelle piantagioni di cacao in Costa D’Avorio.
A proposito ho utilizzato la tua vignetta sul mio BLOG. Posso farlo? Devo toglierla? Chiaramente ho scritto che è tua…un abbraccio, continua così, il tuo BLOG è favoloso!
Pinolamonica
23 Ott 05 at 11:29 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Davvero schifoso…
utente anonimo
15 Mar 06 at 22:31 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
@@@Però se non ci lasciano fare il Fondo per l’Infanzia, ce lo dobbiamo prendere, con i pedofili e la criminilatà organizzata, con i nemici dell’umanità, nessuna pietà…
da http://domenico-schietti.blogspot.com
—Cosa intendi scusa? Non sei non violento?—
Sto dicendo che se non viene data a tutti la possibilità di
– guadagnarsi onestamente da vivere
– di avere una percentuale sulle raccolte fondi delle associazioni
– di avere luoghi culturali popolari in cui le ragazze che non si vogliono prostituire si possano incontrare in scioltezza con altre persone e scegliersi il partner occasionale o se fosse , quello duraturo
– di poter costruire giardinetti sicuri per i bambini
– di essere retribuiti svolgendo mansioni utili per il comune
– che i propri soldi vengano investiti in piccole aziende etiche
– di poter guadagnare gli interessi o riavere indietro i soldi donati alle associazioni, come qelli investiti in un qualsiasi fondo di investimento
– ecc ecc
di non temere, non si tratta di essere umani, ma di nemici dell’umanità, saltategli pure addosso.
Schiaffeggiate pure liberamente senza paura politici, mafiosi, ricchi industriali, preti, ricchi commercianti, artisti famosi, giornalisti, persone che circolano con macchine ed oggetti di lussi.
Senza problemi fate pure come quel grande eroe dell’umanità che a Milano aspettava fuori dall’Arcivescovado in Piazza Duomo e con grande orgoglio, dignità, coraggio, eroicamente, senza paura schiaffeggiava preti, cardinali, vescovi, frati, tutti, li ha schiaffeggiati tutti, un grande eroe.
E’ tempo di iniziare a fare così con tutti i nemici dell’umanità
Vogliamo diventare tutti ricchi con il Fondo Milanese per la Protezione dell’Infanzia, altrimenti, giù schiaffi a tutti gli stronzi, senza pietà!
utente anonimo
26 Apr 07 at 21:42 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
COMUNICATO STAMPA
del Consorzio Sociale Goel sul trasferimento di Mons. Bregantini
Il cammino continua!
GRAZIE
Padre GianCarlo lascia la nostra terra…
Innanzitutto sentiamo di dovergli dire un GRAZIE immenso, come lui ci ha sempre insegnato a fare. Un GRAZIE per averci educati pazientemente alla speranza.
Un GRAZIE per averci insegnato la misericordia, per averci aiutato a perdonarci vicendevolmente
e a collaborare insieme, comprendendo che nessuno può scagliare la prima pietra senza farsi
male lui stesso.
Un GRAZIE per aver valorizzato i talenti di tutti, senza alcuna distinzione e – soprattutto – a
prescindere da ogni appartenenza.
Un GRAZIE per essere stato sempre in mezzo a noi come “colui che serve”.
Un GRAZIE per aver trattato tutti con pari dignità, anzi, riverendo umilmente chi ha sofferto di più.
Un GRAZIE per i suoi usuali ritardi, offerti all’umanità degli incontri, per non essersi mai sottratto a nessuno, per aver accettato coraggiosamente tutte le provocazioni che la storia e le persone gli hanno posto sul cammino.
Un GRAZIE per averci fatto sentire “Popolo”, fieri di appartenere alla “Locride, terra baciata da Dio”. Un GRAZIE per averci mostrato chiaramente cosa può fare un pastore che crede sul serio al
Vangelo…
FIDUCIA NELLA CHIESA
Malgrado il dolore profondo e pur non conoscendo le ragioni di questa scelta in un momento così delicato, esprimiamo piena fiducia nella Chiesa: non vogliamo in nessun modo credere che le decisioni assunte siano state minimamente influenzate da fattori estranei a quelli pastorali.
Anzi, rinnoviamo il nostro grazie alla CEI per la profonda vicinanza e solidarietà in questi anni più volte manifestata, in diversi modi, alla nostra terra e al nostro duro percorso di liberazione.
Purtuttavia, prendiamo atto che il trasferimento di mons. Bregantini ha scosso profondamente la
coscienza collettiva del nostro popolo. È un duro colpo per la fragile speranza faticosamente
costruita in questi 13 anni di lavoro pastorale e sociale.
IL CAMMINO FINO AD OGGI
Il Consorzio Sociale GOEL è stato promosso come frutto maturo della Pastorale Sociale e del Lavoro della Diocesi di Locri-Gerace. Ha operato e agito in piena sintonia con tutta la Pastorale diocesana, i sacerdoti, i religiosi e le parrocchie. Raccoglie ben 14 enti, la maggior parte dei quali cooperative sociali. La sua missione è il cambiamento socio-economico della Locride e della Calabria. Insieme, come GOEL, abbiamo “decodificato” il territorio. Abbiamo scoperto un “sistema di morte” che produce precarietà e ne fa una “manutenzione” sistematica nei territori. Abbiamo capito che questo sistema è pensato e governato dalla ‘ndrangheta e dalle massonerie deviate,
intimamente e strutturalmente collegate. Abbiamo denunciato con forza la terribile emergenza
democratica che ciò ha prodotto. Abbiamo lottato contro questo sistema facendo economia sana e
rispondendo ai bisogni concreti delle persone. Abbiamo promosso la nascita di un movimento nonviolento per difendere tutti coloro che vengono attaccati dalla ‘ndrangheta e dalle massonerie
deviate: “Comunità Libere” (www.comunitalibere.org), il cui Manifesto è divenuto riferimento per tutti coloro che ne fanno parte. Abbiamo strutturato un consorzio regionale di terzo livello, “Calabria Welfare”, che raccoglie tutti i consorzi di cooperative sociali della Calabria che si ispirano al Manifesto di Comunità Libere. Tutto ciò ha causato grandi tribolazioni:
● gli attentati alle cooperative;
● le campagne diffamatorie;
● gli attacchi provenienti dalle logge massoniche;
● e tanti grandi e piccoli ostacoli, difficoltà, raggiri, trappole di varia natura…
Abbiamo osato sfidare poteri forti e occulti, molto più grandi di noi, con l’audacia che ci viene dal Vangelo e nella certezza che è Dio a guidare la storia e a proteggere il suo popolo.
I PERICOLI
Da oggi potremmo apparire certamente più vulnerabili.
È plausibile pensare che la ‘ndrangheta e le massonerie deviate considerino quanto sta
accadendo come una vittoria e cerchino di distruggere quanto si è costruito. Tenteranno di diffamare chi è più esposto, gettando fango e discredito su persone ed sperienze, magari anche utilizzando persone compiacenti nelle istituzioni (Enti Locali, Magistratura, ecc.) e nella Chiesa.
Non è escluso il rischio anche di violenze ed attentati.
LA DETERMINAZIONE
Eppure noi non arretreremo di un solo millimetro!
Anzi, continueremo il cammino intrapreso con più forza e determinazione.
Tutto ciò che mons. Bregantini ha seminato con il suo esempio e la sua opera pastorale ha messo
ormai solide radici, è divenuto ormai una forza sostenuta da una grande e fitta rete regionale e
nazionale.
Noi continueremo, dunque, e rimarremo fedelmente al fianco della nostra gente, qualunque cosa accada, nella certezza che Dio consolerà il suo popolo, porterà a termine la sua opera, distruggerà la ‘ndrangheta e le massonerie deviate, ci aiuterà a costruire una vera democrazia e libertà in Calabria.
Ci impegneremo con tutte le nostre forze ad infiammare le speranze della gente. Dimostreremo con i fatti che il cammino compiuto finora non è morto, bensì sarà in grado di proseguire ugualmente, anche senza mons. Bregantini.
CHIEDIAMO IL SOSTEGNO DI TUTTI
Chiediamo perciò a tutto il Paese, alla Chiesa Italiana, a tutte le Chiese cristiane, alla società civile, a tutto il movimento cooperativo, ai sindacati, ai movimenti, alle persone di buona volontà, alle istituzioni, alle imprese sane, di starci vicino, ora più che mai, di non consentire la devastazione di questo cammino di speranza, di dimostrare alla nostra gente che è ancora possibile sperare, resistere e addirittura vincere!
Il Consorzio Sociale GOEL
http://www.consorziosociale.coop
Riferimenti Ufficio Stampa: ufficio.stampa@consorziosociale.coop * tel. 340.0920981
utente anonimo
15 Nov 07 at 19:45 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>