
Garanzie. E Ricordo Stefano Rodotà: sarebbe senza parole, solo sputi. Oggi per Repubblica.

Garanzie. E Ricordo Stefano Rodotà: sarebbe senza parole, solo sputi. Oggi per Repubblica.
Accordi. Oggi per il manifesto.
p.s. Perchè la “memoria”, i “simboli”, gli “eroi”, non sono un cazzo se non ci insegnano niente ORA. Banalità? Buonismi? Dimostratemelo.

Solo per Rodotà. Cambio di prospettiva, vista la foto di #prima.
Due vignette oggi per il manifesto.
Per memoria (che su Twitter ho incontrato qualche smemorato), riporto qui le prime pagine del 2013 (elezioni Presidente della Repubblica).
E mentre andiamo dietro ai deliri grilleschi, ormai noiosi, Letta & gli altri ci preparano la festa alla quale festanti plaudiremo.
La vignetta oggi su il manifesto.

La vignetta, Venerdì 19 su il manifesto.
E riporto per intera anche la lucida riflessione di Mao Valpiana: “RODOTA’ E MARINI. Il confronto tra i due dimostra che il “cambiamento” non è questione anagrafica. Ad 80 si può rappresentare il passato o il futuro, non conta l’età, contano le idee. Ma dice anche un’altra cosa. Che persone di valore sono sprecate quando vengono usate come strumenti: uno per rompere il fronte alleato, l’altro per accordarsi con il fronte avverso. Chi ha lanciato questi due nomi l‘ha fatto per strategia politica, pensando più a Palazzo Chigi che al Quirinale. Se si voleva davvero fare eleggere un Presidente della Repubblica con ampio consenso, si dovevano cercare accordi che unissero. Si è invece preferito scegliere strade che dividono. C’è una bella differenza tra dire “votate il nostro candidato” e dire “riusciamo a trovare un candidato comune?”. La stessa differenza che c’è tra l’arroganza e la politica”.