Trump e Sudafrica. Oggi per Repubblica.
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Per Johnny Clegg
Che ha alimentato la mia voglia di giustizia. Grazie Johnny.
Oggi per il manifesto.
Soweto 1976 (A Sacko e a noi tutti)
Soweto 1976, Italia 2018. Oggi per il manifesto.
Madiba. Mandela!
Mandela. Amo il Sudafrica, la sua storia di liberazione, la verità e la riconciliazione. Mie bandiere erano i film (come Biko), la sua musica di lotta, dolore e gioia (il musical Sarafina, Johnny Clegg & Savuka, Miriam Makeba, …). Feci tesi all’università, quando ancora si era lontani dalla fine dell’oppressione. Amo Madiba e gli altri eroi positivi, una vera rivoluzione, persino -quasi pacifica-. E la vittoria sull’assurdo razzismo di stato. Poi le corruzioni, ancora il razzismo, quello solito che non tramonta mai, tra i ricchissimi e i poveri. Ma continuo ad amare quella speranza unica e mai tramontata, mai tradita da Madiba.
Obama in Sudafrica
Obama in visita in Sudafrica: “Non mi serve foto con Mandela“. La vignetta oggi su il manifesto.
Quel particolare cesso di apartheid, che non passa mai
Sudafrica, massacro dopo lo sciopero, oltre 30 i minatori uccisi dalla polizia.
E comunque Berlusconi porta sfiga.
Beh, per capire le differenze col 1982 (e relativo mondiale spagnolo) rileggete 'sta cosa scritta nel 2006. La finale del 1982, non solo la mia.
Freedom Is Coming Tomorrow
La vignetta oggi è su Liberazione.
Amo il Sudafrica, la sua storia di liberazione, la verità e la riconciliazione. Mie bandiere erano i film (come Biko), la sua musica di lotta, dolore e gioia (il musical Sarafina, Johnny Clegg & Savuka, Miriam Makeba, …). Feci tesi all’università, quando ancora si era lontani dalla fine dell’oppressione. Amo Mandela e gli altri eroi positivi, una vera rivoluzione, persino -quasi pacifica-. E la vittoria sull’assurdo razzismo di stato. One man, one vote. Perciò da “seguitore-normodotato” di calcio e da amante del Sudafrica, oggi sono contento. E però i riflettori accesi (e il mio dichiarato amore) mi consentono di allargare la visione periferica. L’articolo di Antonio Spera qui di seguito, è uscito su Amani di aprile. Solo un avvertenza: la legge sulla legalizzazione della prostituzione non è stata poi approvata, è ferma ancora in parlamento. Per fortuna. Per il resto: numeri, problemi, sono ben presenti. Forza Sud Africa e la lotta per nuovi diritti.
"2010: 5 candidature di Paesi africani; 1 solo marchiato dall'apartheid; 19esima edizione; 16 gradi di temperatura; 32 nazioni qualificate; 768 giocatori, 11 giugno-11 luglio; 10 stadi di cui 7 nuovi; 198 Paesi collegati in mondovisione. E che visione. Celestiale. Nel1990 durante i mondiali italiani avevo 11 anni, e quei numeri, questi numeri, erano musica per me. Oggi 20 anni dopo, a quei numeri ne aggiungo io altri. 46 milioni di persone la popolazione sudafricana; 9.000 i reati tra furti, rapine a mano armata e omicidi solo negli ultimi 6 mesi; 6 milioni i sieropositivi; 23 i secondi che passano prima che una donna venga violentata; 30 la percentuale delle morti causate dall'HIV. Numeri i primi, numeri i secondi. Read the rest of this entry »
[Memoria]Liberaz…
[Memoria]
Liberazioni.
Con orgoglio ricordo il nostro 25 aprile insieme al 26 aprile del 1994.
Dopo decenni di regime dell’apartheid (segregazionista e razzista nei confronti delle popolazioni africane) solo nel 1990 l’African National Congress ed altri gruppi politici di opposizione all’apartheid furono legalizzati, e nello stesso anno, l’11 febbraio, avvenne la scarcerazione di Nelson Mandela, il prigioniero e leader politico nero più celebre, la cui detenzione durava da 27 anni. Alla fine del 1990 venne abolita la segregazione razziale in tutti i luoghi pubblici. Le prime elezioni multietniche del Sud Africa (26-29 aprile 1994) vennero vinte dall’ANC e diedero vita ad un governo di unità nazionale guidato da Mandela. Un’esperienza assolutamente unica e originale si dimostrò, nel 1996, la creazione della Commissione per la Verità e la Riconciliazione, presieduta dal premio Nobel per la pace Desmond Tutu, con lo scopo di ristabilire verità storiche e giuridiche sui delitti perpetrati dal regime dell’apartheid e di avviare un processo autentico di riconciliazione nazionale fondato sul riconoscimento della verità, delle responsabilità politiche e personali e del perdono.