A febbraio 2023 esce con People “Afascisti” Il fascismo dei nostri tempi è riuscito a nascondersi dietro la rimozione e la normalizzazione dei suoi orrori, fino a insinuarsi nelle maglie della Repubblica. L’afasia dell’afascismo, si potrebbe dire, ha due colpe: l’indifferenza verso ciò che è stato, e il sospetto (quando non il dileggio) verso chi a quel passato tenta di ribellarsi con tutte le proprie forze. Mauro Biani, con la ultima raccolta, fa proprio questo, e invita tutte e tutti noi a radunarci attorno alle sue vignette, in un mai stanco segno di resistenza, contro questa marea nera che minaccia di travolgerci ogni giorno.
«Mauro Biani è uno dei non rassegnati di fronte al vecchio che rispunta, come ribadiscono i ripetuti allarmi raccolti in questo libro in forma di editoriali disegnati, che a chiamarli “vignette” si fa loro un grave torto: quell’etichetta fa pensare a un corredo marginale e spiritoso, e invece qui siamo davanti a quadri viventi e dolenti di denuncia.» Dalla prefazione di Carlo Verdelli
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Afascisti
Le cose non andarono bene
Le cose non andarono bene. People giugno 2022. A poco più di due anni dall’inizio della pandemia, Mauro Biani ci invita a riflettere su quanto è avvenuto da quando il Covid è entrato nelle nostre vite. Dai canti ai balconi e dai messaggi di unità e di speranza, alla caccia all’untore e alla follia no-vax; dal governo Conte a quello Draghi; dal fallimento dei sovranismi alla crisi migratoria e umanitaria; dalle vittime sociali di questa pandemia, come i lavoratori più sfruttati e i bambini e adolescenti costretti a non andare a scuola, a nuove e vecchie povertà; fino a concludersi con il tragico ritorno della guerra in Europa, con l’invasione russa dell’Ucraina.
La banalità del ma a Calderara (Bologna)
Grazie a Calderara di Reno (Bologna), alla Casa della Cultura (bellissima), all’Anpi di Calderara, a Vincenzo, a Franco, per la splendida accoglienza, per la serata.
E poi tornare da Bologna e incrociare Edith Bruck che prende il treno a Firenze. E scambiare parole con un’altra grande Storia.
Abbiamo ragione da vent’anni
I diritti d’autore saranno destinati al “Comitato Piazza Carlo Giuliani ONLUS” per sostenere le loro iniziative di solidarietà e il loro sforzo di memoria dei fatti di Genova.
E’ questo il fiore. Su Repubblica.
E’ questo il fiore
Il mio nuovo libro. È questo il fiore raccoglie le migliori vignette che Mauro Biani ha dedicato all’antifascismo, impreziosite da dieci inediti. Un viaggio che parte dalla testimonianza di Liliana Segre, dal dovere della memoria, e passa per il fuoco mai spento della Liberazione, che si riverbera nella Resistenza quotidiana di tante e tanti. Una Resistenza ancor più meritevole se messa a confronto con una politica che – quando non cavalca il ritorno dei nostri spiriti peggiori – si volta dall’altra parte, con un’internazionale sovranista che minaccia di dare nuovamente fuoco al mondo intero, con il fascismo che torna nelle periferie e nei palazzi – in maniera ora sottile e subdola, ora apertamente dichiarata -, con chi di tutto questo si cura poco, quasi nulla, perché sono “cose che capitano”. Un viaggio per chi di fronte a tutto questo non si arrende perché, come ci ricorda Giuseppe Civati, «fermare subito le “cose che capitano” è il primo compito di una persona che vuole essere compitamente antifascista.» «Ed ecco Biani, che ci racconta queste cose fra il tagliente e il sussurrato, con l’incanto di una penna che disegna e scrive e che nasconde – mi pare – un sogno mai rivelato. Lo stesso sogno di tutti noi. Perciò bisogna odiare l’indifferenza. E farsi partigiani. È questo il fiore.» dalla prefazione di Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi. (una bella recensione su Patria Indipendente.)
Dieci Storie. Ci siamo
Dieci storie per cambiare. Da marzo in libreria, già in preordine qui.
People fest. La banalità del ma. Dieci storie per cambiare.
Domenica scorsa a Verona al People fest a presentare il nuovo libro in uscita: Dieci storie per cambiare. E a presentare presso la Feltrinelli: La banalità del ma.