Charlie e polemiche. Per me è cinismo sprecato in un luogo comune.
La vignetta oggi per il manifesto.
P.s. vignetta citata da Daniele Luttazzi parlando della vignetta di CH.
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E abbasta
La cosa terribile è che viene da pensare: “sdrammatizziamo, parliamo di Berlusconi”.
Berlusconi, la visita fiscale (per l’uveite, un’infiammazione all’occhio) respinge il “legittimo impedimento”. La vignetta oggi su il manifesto.
Sempre oggi su Il Misfatto de Il Fatto Quotidiano la vignetta Circonvenzione di Costituzione.
P.s. A proposito di Grillo, riflettevo sulla radice (il pregiudizio?) del mio “fastidio”. Satira, populismo, potere. Luttazzi spiegava “l’ambiguità” di Grillo nel 2007. E’ soprattutto il “Come”.
P.p.s. Ieri in serata leggo la risposta di Grillo all’appello di alcuni intellettuali. E penso: vedi? “L’ambiguità” continua (riferimento all’articolo di Luttazzi citato). Un ex Comico ora Politico che fa Satira sugli intellettuali, citando Gaber a pezzi. A pezzi proprio. Ma il punto è l’ambiguità. La satira al potere (perchè concorderete con me che avere il 25% dei suffragi è essere ormai potere) è un ossimoro. Anche parecchio rischioso.
Per finire, visto il clima avvelenatissimo, rivendico i miei two cents di profezia.
Emme 34. Informazzzione, poveri e Daniele Luttazzi
Clicca sulle due vignette per ingrandirle
E nel 34esimo numero di Emme uscito l’altroieri con l‘Unità, parlo di mala-informazione e di poveri. Ecco due delle mie tre vignette sortite nell’insertone satirico, che stavolta ospita persino un raccapricciante intervento di Daniele Luttazzi (vs Fabio Fazio).
P.s. oggi su Liberazione meriggio edition, altra mia vignetta su Rom & neonazismo odoroso di rose appena fiorite. Se volete vederla, compratelo. Cavolo, ormai sul blog non ci stanno tutte.
Boccaccio 2007
Luttazzi a Decameron alterna satira a cagatelle, ok? Ok. Beh, quella era satira, cioè una cosa iperbolica naturalmente, ok? Ok. Ma invece ora poniamoci sul piano che La7 ha scelto per sospendere il programma: l’offesa, il reale per il reale (quindi senza iperbole), cacca alla cacca, piscio al piscio, guerra alla guerra. Perciò si dia la tirata d’orecchie a Daniele (non la chiusura del programma, ‘che è comunque un’esagerazione), se in cambio Berlusconi, a reti unificate, si scusa pubblicamente per aver portato in guerra l’Italia a fianco di Bush sul bluff delle armi di distruzione di massa, provocando molte decine di migliaia (centinaia di migliaia?) di vittime civili e migliaia di vittime militari. E poi, sempre a reti unificate, si consegna al Tribunale Penale Internazionale dell’Aja, così almeno per proforma. Naturalmente in terza serata e col bollino rosso, vista l’incommensurabile volgarità della guerra.