Oggi su Repubblica.
Riporto uno scritto di Riccardo Orioles: “La pietà. (Qualcuno di questi bambini è sopravvissuto, e crescerà. Quando sarà quarantenne, il mondo sarà molto diverso da quello di ora. A questo bambino di oggi, cioè a quest’uomo di domani, io chiedo di avere pietà del mio popolo, quando verrà il momento loro. Scrivo questo a futura memoria, perché essi sappiano che non tutti noi, quarant’anni prima, avevamo cercato di ucciderli da bambini.)“