Ci mancava la polemica destra su Imagine. Oggi per Repubblica.
Imagine.
Diciotto anni fa ero seduto in cima (accanto all’anestesista), dice a far forza a tua mamma che col parto cesareo stava tirandoti fuori. E nel panico controllato (boh) ricordo solo rumori sguiscianti di viscere e schizzi di sangue che sbirciavo attonito dalle ombre dei muri bianchi della sala parto. Uno splatter. Ti ho sentito piangere, ma mica me so’ mosso. Stavo fermo che magari (se vabbè) ti avevo partorito io. Sfiancato, sbiancato. “Aoh papà ma non lo vuole vedere suo figlio?”. Quindi le gambine (mie) si sono mosse all’ordine dell’ostetrica capa. E ti ho visto. Tutto miracolosamente logico (quello che in effetti non sarà più per nessuna cosa: logico). Dopo viene il bello. Oddio, la vita. E caro Poldino (in verità Tommaso), pensa te. Oggi 18 anni dopo hai 18 anni. Logico, ovvio, ma miracoloso dall’origine. Fiero di te, delle cose che hai immaginato e che saprai immaginare.
Impariamo qualcosa dal Covid.
Che le Nazioni possono essere delle Contaminazioni.
Mi pare di ricordare, scolasticamente, che la Roma che sconfisse Atene fu conquistata dall’arte e dalla cultura ellenistica – ad esempio.
La destra attuale fa rimpiangere quella del Ventennio, espansiva e pertanto, anche se dirigista, inevitabilmente contaminata.
Questa qui, baciapile quanto la Dc e devota alla cacio e pepe (del resto la Meloni è cresciuta così come animale politico), ce la piangeremo dentro i confini della Penisola.
Mi viene in mente un passaggio di un film(etto) con Enrico Montesano (“Tutto suo padre”) che viene scambiato da dei neonazisti per il figlio di Hitler. Quando dice alla compagna, tentando inizialmente di rassicurarla: “‘A Giovà, questi non sò mica come quelli de prima… questi sò peggio!!!”
Ad ogni modo, buon futuro a Tommaso, e dato il nome, tanti buoni dubbi.
massimo
26 Lug 20 at 11:45 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>