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Mi chiedo davvero dove siamo arrivati, a quale livello di brutalità.Il silenzio, l’indifferenza , l’odio.Provo schifo profondo, per il paese che siamo diventati, e ancora di piu’ per tutti noi, che in fondo siamo colpevoli di questa calma, da domenica delle salme.
Davide
dipierrodavide@libero.it
utente anonimo
17 Giu 09 at 21:46 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
la aspettavo mau
sapevo che non poteva mancare questo tuo omaggio
TYTTY_
17 Giu 09 at 22:03 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Ho dedicato all’argomento il mio ultimo post. Ma penso che non bisogna essere cristiani (per loro c’è una ancor maggiore responsabilità) per accostarsi alla sofferenza altrui.
torietoreri
18 Giu 09 at 07:46 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Bella Mauro.
Vedo e commento qui.
Tenere alta l’attenzione su questi temi è fondamentale per chi nella satira ci vede una missione…
iltratto
18 Giu 09 at 08:34 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
roma.autobus nuovo,semivuoto,addirittura con aria condizionata.Salgo con mamma,ragazza di 22 anni molto carina e ordinata,e bimba di un anno su passeggino,una delle bimbe più belle che io abbia mai visto e conosciuto.Uomo di circa 60 anni,elegante e distinto,le punta subito.”il passeggino lo devi chiudere.vai a casa tua a fare come ti pare.qui lo chiudi e paghi pure il biglietto.”testuali parole. tiro fuori i biglietti timbrati dalla mia tasca e rispondo che la signora ha regolarmente pagato ed è insieme a me.Chiedo poi al signore se per caso lui vuole mostrarci il suo biglietto o se per caso è un ispettore che deve controllare,dato che nn abbiamo apportato alcun tipo di disagio.Muto.Ovviamente.Che uomo che marito che padre che nonno puoi essere?Chi sei per sentirti in diritto dovere di parlare ad alta voce in un autobus senza guardare la persona negli occhi,ma dandole le spalle?Sicuro che nessuno ti risponda anzi sentirsi quasi legittimati a farlo? che persone e che paese siamo?il sorriso e la gentilezza dell’autista nel farci salire e scendere e nell’indicarci la strada mi ridona speranza.e mi consola il fatto che la mamma in questione non comprenda bene l’italiano.un abbraccio,Maria.
utente anonimo
18 Giu 09 at 13:59 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>