[..] … si può leggere qui. Intanto, sempre per il filone "cavalcare l’onda", il governo annuncia l’ennesimo decreto, questa volta per arginare gli stupri (anticipando dei provvedimenti contenuti nel ddl sicurezza); come se la violenza con [..]
16 Feb 09 at 12:44 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Mi perdonerai Mauro se commento qui invece che repubblica.it il tuo articolo su “il giornale”, ma li devo registrarmi e ora proprio non mi va.
Detto quanto sopra; personalmente non mi sono mai sentito d’odiare intere etinie per i reati commessi dai singoli.
Non odio i tedeschi per aver gassato mio bisnonno, non odio i colombiani per il traffico di coca davanti alle scuole medie, non odio gli italiani per una classe politica di pagliacci corrotti, non odio i rumeni per gli stupri su bambine di 14 anni.
Però non mi va neanche tanto bene pagare per mantenere questi signori nelle nostre galere, confortevoli o meno che siano.
Però non mi va neanche tanto bene vedere mio cognato che torna a casa con una mano fratturata durante il servizio di vigilanza notturna, dopo che 4 romeni e 1 senegalese hanno tentato di rubare nella fabbrica presso la quale lavora.
Però non mi va neanche tanto bene accompagnare mia nonna in questura, perché un africano gli ha dato uno schiaffo in faccia per poi rubargli la borsa della spesa (tentare, visto che si è rotta la busta e ha arraffato solo qualche cosa).
Mia nonna, sai, ha 83 anni: il suo fisico non reagisce bene agli schiaffi di ragazzoni di 1,87x90kg.
Beh, che altro dirti… ilgiornale non lo leggo, leggo repubblica.it
Però ecco: in questo caso concordo con il signore che ha scritto l’articolo da te linkato.
Consegnamoli alle autorità del loro paese: qui da noi portano solo disordine e sofferenza sociale.
Chi non delinque, invece, può restare.
Grazie per avermi letto.
utente anonimo
16 Feb 09 at 17:26 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Caro Anonimo, io credo che i problemi di tua nonna e tuo cognato non siano con una ETNIA, ma con una CLASSE SOCIALE.
E’ notorio che i pezzenti tendono a delinquere piu’ di chi sta bene, oggi lo fanno i migranti da noi, ieri lo facevano i calabresi a milano, e l’altro ieri lo facevano gli italiani a New York.
Sarebbe stato diverso se lo schiaffo a tua nonna fosse stato dato da un povero italiano al 100% con bisnonni imparentati con Giuseppe Verdi? Quello che ti sfugge e’ che quell’articolo e’ razzista, perche’ non dice “combattiamo chiunque schiaffeggi le nonne”, e non dice nemmeno “combattiamo tutti gli stranieri che schiaffeggiano le nonne”, ma dice “combattiamo solamente i ROM che schiaffeggiano le nonne”.
Nel tuo caso, essendo la nonna schiaffeggiata da un africano, non puoi concordare con il messaggio di quell’articolo, perche’ in quell’articolo si afferma di voler rispedire a casa solo la “feccia rumena”, e poi per la “feccia africana” e la piu’ pericolosa “feccia italiana” sono cazzi miei, tuoi e di tu’ nonna.
Ti sembra un modo corretto di affrontare i problemi quello di valutare i reati in base a chi li commette? Lo schiaffo preso da tua nonna era piu’ leggero perche’ non era dato da un ROM? Sarebbe stato ancora piu’ leggero se anziche’ da un pezzente africano fosse stato dato da un pezzente di Gioia Tauro?
Quanto al “chi non delinque, puo’ restare”, questo e’ quello che ti auguri tu, ma non rispecchia le politiche realizzate finora in materia di migranti.
In realta’ le strade legali per diventare lavoratori in italia con un passaporto straniero sono poche, molto difficili e praticamente impossibili da percorrere per colpa della burocrazia. Il tutto a beneficio delle mafie (italianissime) che hanno procedure molto piu’ snelle.
Se vuoi un esempio di come un imprenditore onesto che vive qui da anni puo’ prenderla in saccoccia leggiti questo articolo e dimmi se davvero ti sembra che la nostra classe politica voglia far restare quelli bravi:
16 Feb 09 at 19:54 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Beh, Alvise, per quanto riguarda la frase:
“E’ notorio che i pezzenti tendono a delinquere piu’ di chi sta bene”
permettimi di dissentire: abbiamo un certo B. che si fa pure le leggi antigabbio dopo aver fatto i suoi porci comodi con la Signora Italia.
Altro che stupro!
Per il resto, ci penso su, promesso.
Tuttavia le politiche in materia di migranti non sono restrittive nella pratica: se hai un lavoro onesto (anche al nero, diciamo le cose come stanno) in Italia puoi restare pure se ti hanno fatto il foglio di via.
Nessuno controlla a meno che tu non stupri o spacci, questo te lo dico sapendolo per il mestiere che faccio.
Se “righi dritto” puoi continuare a lavorare, spedire i soldi in patria e tornare dopo 15 passati da noi facendo a casa tua la vita del nababbo e aprendo un’attività.
Molti non lo sanno, ma con 5 anni di stipendio qui ti compri 2 case e metti su un giro d’affari notevole in paesi come la romania o l’africa del sud.
utente anonimo
16 Feb 09 at 20:59 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Anonimo: leggiti l’articolo che ti ho linkato e poi discutiamo sulla “vita facile” che avrebbero gli onesti e i regolari.
Io in Romania e in Africa del sud ci sono stato, e non mi e’ sembrato che le case fossero cosi’ a buon mercato.
Ora vivo in uno dei paesi piu’ poveri del mondo, e anche qui le case costano uno sproposito, perche’ il divario tra ricchi e poveri e’ ancora piu’ alto e quindi chi non vive nelle baracche di lamiera paga affitti stratosferici perche’ se li puo’ permettere. Non c’e’ la classe media che da noi vivacchia, sta in affitto, o magari ha una casetta di proprieta’ ereditata dalla nonna.
Quello che costa pochissimo, invece, e’ il lavoro umano. Qui con 500 euro trovi uno che ti ammazza una persona, e con 2 euro paghi una giornata di lavoro di un bracciante. Forse anche questo e’ uno dei motivi che li spinge a cambiare paese, non solo il calcolo fatto per diventare nababbi con qualche anno di Europa.
Quanto al legame tra poverta’ e criminalita’, ovviamente il riferimento non era ai grandi reati dei colletti bianchi e della classe dirigente, quelli si’ molto piu’ gravi e devastanti. Basta pensare a quante morti ha sulla coscienza uno spacciatore italiano di droga o il politico mafioso e a quante puo’ averne il borseggiatore africano, che per quanto si impegni piu’ di tanti non ne puo’ uccidere perche’ deve farlo con le sue mani.
Il riferimento era mirato ai reati di criminalita’ spicciola che sono quelli che fanno piu’ notizia e generano piu’ malcontento, e da questo punto di vista mi sembra di poter dire che chi sta a pancia piena non ha bisogno di malmenare le nonne degli altri per fregargli quei due soldi che hanno in borsa.
Io ci ho pensato spesso, e sono arrivato alla conclusione che se avessi una famiglia da sfamare non esiterei a depredare i ricchi nei modi piu’ vari, e le nonne non le assalterei per sottrargli la borsa della spesa, ma direttamente in posta quando ritirano la pensione.
Per questa ragione non mi ritengo migliore di chi compie questi atti.
Non sto dicendo che loro sono bravi, dico solo che sono stronzi ma che riconosco in me un sufficiente potenziale di stronzitudine per poterli raggiungere e superare alla stragrande se messo nelle condizioni adatte.
Quindi per me il problema non sono tanto le etnie, quanto l’evitare che si creino quelle “condizioni adatte” che potrebbero trasformare anche noi in due assassini se dietro di noi avessimo le nostre famiglie e in mezzo a noi solo un pezzo di pane che spetta a chi sopravvive alla lotta. Io in una situazione del genere non ci voglio arrivare, perche’ mi dispiacerebbe diventare un assassino o un cadavere, e quindi mi chiedo sempre dove sta la terza via che cambi le condizioni ambientali e non le persone, perche’ la razza umana e’ inevitabilmente stronza, e anche se prendi la casa reale gli bastano tre giorni senza acqua o cibo per regredire all’eta’ della pietra.
Dall’eta’ della pietra ci trasciniamo tante cose, come ad esempio il bisogno di pisciare, ma abbiamo inventato delle cose che ci rendono inutile pisciare in giro o in mezzo alla strada come accadeva qualche secolo fa quando c’erano ancora fogne a cielo aperto. Io vorrei che per la gestione del disagio sociale e della merda che ne deriva qualcuno inventasse l’equivalente della tazza del cesso o del sistema fognario, evitando soluzioni tanto semplicistiche quanto impossibili del tipo “tutti quelli che fanno la cacca se ne vadano lontano dalla citta’”.
utente anonimo
16 Feb 09 at 21:21 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Per sottolineare l’amarezza
[..] … si può leggere qui. Intanto, sempre per il filone "cavalcare l’onda", il governo annuncia l’ennesimo decreto, questa volta per arginare gli stupri (anticipando dei provvedimenti contenuti nel ddl sicurezza); come se la violenza con [..]
circolopasolini
16 Feb 09 at 12:44 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Mi perdonerai Mauro se commento qui invece che repubblica.it il tuo articolo su “il giornale”, ma li devo registrarmi e ora proprio non mi va.
Detto quanto sopra; personalmente non mi sono mai sentito d’odiare intere etinie per i reati commessi dai singoli.
Non odio i tedeschi per aver gassato mio bisnonno, non odio i colombiani per il traffico di coca davanti alle scuole medie, non odio gli italiani per una classe politica di pagliacci corrotti, non odio i rumeni per gli stupri su bambine di 14 anni.
Però non mi va neanche tanto bene pagare per mantenere questi signori nelle nostre galere, confortevoli o meno che siano.
Però non mi va neanche tanto bene vedere mio cognato che torna a casa con una mano fratturata durante il servizio di vigilanza notturna, dopo che 4 romeni e 1 senegalese hanno tentato di rubare nella fabbrica presso la quale lavora.
Però non mi va neanche tanto bene accompagnare mia nonna in questura, perché un africano gli ha dato uno schiaffo in faccia per poi rubargli la borsa della spesa (tentare, visto che si è rotta la busta e ha arraffato solo qualche cosa).
Mia nonna, sai, ha 83 anni: il suo fisico non reagisce bene agli schiaffi di ragazzoni di 1,87x90kg.
Beh, che altro dirti… ilgiornale non lo leggo, leggo repubblica.it
Però ecco: in questo caso concordo con il signore che ha scritto l’articolo da te linkato.
Consegnamoli alle autorità del loro paese: qui da noi portano solo disordine e sofferenza sociale.
Chi non delinque, invece, può restare.
Grazie per avermi letto.
utente anonimo
16 Feb 09 at 17:26 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Caro Anonimo, io credo che i problemi di tua nonna e tuo cognato non siano con una ETNIA, ma con una CLASSE SOCIALE.
E’ notorio che i pezzenti tendono a delinquere piu’ di chi sta bene, oggi lo fanno i migranti da noi, ieri lo facevano i calabresi a milano, e l’altro ieri lo facevano gli italiani a New York.
Sarebbe stato diverso se lo schiaffo a tua nonna fosse stato dato da un povero italiano al 100% con bisnonni imparentati con Giuseppe Verdi? Quello che ti sfugge e’ che quell’articolo e’ razzista, perche’ non dice “combattiamo chiunque schiaffeggi le nonne”, e non dice nemmeno “combattiamo tutti gli stranieri che schiaffeggiano le nonne”, ma dice “combattiamo solamente i ROM che schiaffeggiano le nonne”.
Nel tuo caso, essendo la nonna schiaffeggiata da un africano, non puoi concordare con il messaggio di quell’articolo, perche’ in quell’articolo si afferma di voler rispedire a casa solo la “feccia rumena”, e poi per la “feccia africana” e la piu’ pericolosa “feccia italiana” sono cazzi miei, tuoi e di tu’ nonna.
Ti sembra un modo corretto di affrontare i problemi quello di valutare i reati in base a chi li commette? Lo schiaffo preso da tua nonna era piu’ leggero perche’ non era dato da un ROM? Sarebbe stato ancora piu’ leggero se anziche’ da un pezzente africano fosse stato dato da un pezzente di Gioia Tauro?
Quanto al “chi non delinque, puo’ restare”, questo e’ quello che ti auguri tu, ma non rispecchia le politiche realizzate finora in materia di migranti.
In realta’ le strade legali per diventare lavoratori in italia con un passaporto straniero sono poche, molto difficili e praticamente impossibili da percorrere per colpa della burocrazia. Il tutto a beneficio delle mafie (italianissime) che hanno procedure molto piu’ snelle.
Se vuoi un esempio di come un imprenditore onesto che vive qui da anni puo’ prenderla in saccoccia leggiti questo articolo e dimmi se davvero ti sembra che la nostra classe politica voglia far restare quelli bravi:
http://www.dirittiglobali.it/articolo.php?id_news=6461
Cordiali Saluti
Alvise Spano’
utente anonimo
16 Feb 09 at 19:54 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Beh, Alvise, per quanto riguarda la frase:
“E’ notorio che i pezzenti tendono a delinquere piu’ di chi sta bene”
permettimi di dissentire: abbiamo un certo B. che si fa pure le leggi antigabbio dopo aver fatto i suoi porci comodi con la Signora Italia.
Altro che stupro!
Per il resto, ci penso su, promesso.
Tuttavia le politiche in materia di migranti non sono restrittive nella pratica: se hai un lavoro onesto (anche al nero, diciamo le cose come stanno) in Italia puoi restare pure se ti hanno fatto il foglio di via.
Nessuno controlla a meno che tu non stupri o spacci, questo te lo dico sapendolo per il mestiere che faccio.
Se “righi dritto” puoi continuare a lavorare, spedire i soldi in patria e tornare dopo 15 passati da noi facendo a casa tua la vita del nababbo e aprendo un’attività.
Molti non lo sanno, ma con 5 anni di stipendio qui ti compri 2 case e metti su un giro d’affari notevole in paesi come la romania o l’africa del sud.
utente anonimo
16 Feb 09 at 20:59 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Anonimo: leggiti l’articolo che ti ho linkato e poi discutiamo sulla “vita facile” che avrebbero gli onesti e i regolari.
Io in Romania e in Africa del sud ci sono stato, e non mi e’ sembrato che le case fossero cosi’ a buon mercato.
Ora vivo in uno dei paesi piu’ poveri del mondo, e anche qui le case costano uno sproposito, perche’ il divario tra ricchi e poveri e’ ancora piu’ alto e quindi chi non vive nelle baracche di lamiera paga affitti stratosferici perche’ se li puo’ permettere. Non c’e’ la classe media che da noi vivacchia, sta in affitto, o magari ha una casetta di proprieta’ ereditata dalla nonna.
Quello che costa pochissimo, invece, e’ il lavoro umano. Qui con 500 euro trovi uno che ti ammazza una persona, e con 2 euro paghi una giornata di lavoro di un bracciante. Forse anche questo e’ uno dei motivi che li spinge a cambiare paese, non solo il calcolo fatto per diventare nababbi con qualche anno di Europa.
Quanto al legame tra poverta’ e criminalita’, ovviamente il riferimento non era ai grandi reati dei colletti bianchi e della classe dirigente, quelli si’ molto piu’ gravi e devastanti. Basta pensare a quante morti ha sulla coscienza uno spacciatore italiano di droga o il politico mafioso e a quante puo’ averne il borseggiatore africano, che per quanto si impegni piu’ di tanti non ne puo’ uccidere perche’ deve farlo con le sue mani.
Il riferimento era mirato ai reati di criminalita’ spicciola che sono quelli che fanno piu’ notizia e generano piu’ malcontento, e da questo punto di vista mi sembra di poter dire che chi sta a pancia piena non ha bisogno di malmenare le nonne degli altri per fregargli quei due soldi che hanno in borsa.
Io ci ho pensato spesso, e sono arrivato alla conclusione che se avessi una famiglia da sfamare non esiterei a depredare i ricchi nei modi piu’ vari, e le nonne non le assalterei per sottrargli la borsa della spesa, ma direttamente in posta quando ritirano la pensione.
Per questa ragione non mi ritengo migliore di chi compie questi atti.
Non sto dicendo che loro sono bravi, dico solo che sono stronzi ma che riconosco in me un sufficiente potenziale di stronzitudine per poterli raggiungere e superare alla stragrande se messo nelle condizioni adatte.
Quindi per me il problema non sono tanto le etnie, quanto l’evitare che si creino quelle “condizioni adatte” che potrebbero trasformare anche noi in due assassini se dietro di noi avessimo le nostre famiglie e in mezzo a noi solo un pezzo di pane che spetta a chi sopravvive alla lotta. Io in una situazione del genere non ci voglio arrivare, perche’ mi dispiacerebbe diventare un assassino o un cadavere, e quindi mi chiedo sempre dove sta la terza via che cambi le condizioni ambientali e non le persone, perche’ la razza umana e’ inevitabilmente stronza, e anche se prendi la casa reale gli bastano tre giorni senza acqua o cibo per regredire all’eta’ della pietra.
Dall’eta’ della pietra ci trasciniamo tante cose, come ad esempio il bisogno di pisciare, ma abbiamo inventato delle cose che ci rendono inutile pisciare in giro o in mezzo alla strada come accadeva qualche secolo fa quando c’erano ancora fogne a cielo aperto. Io vorrei che per la gestione del disagio sociale e della merda che ne deriva qualcuno inventasse l’equivalente della tazza del cesso o del sistema fognario, evitando soluzioni tanto semplicistiche quanto impossibili del tipo “tutti quelli che fanno la cacca se ne vadano lontano dalla citta’”.
utente anonimo
16 Feb 09 at 21:21 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Farneticazioni facili
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Frank57
18 Feb 09 at 01:11 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Meglio: “Sono romeno e sono castrato. Attenti a Mar(r)oni!”
utente anonimo
19 Feb 09 at 16:23 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>