Scuola maestra di vita

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Vignetta e pezzo scritto, domani su Liberazione.

La scuola dopo la riforma? E’ bella da morire  di Alvise Spanò  alvise.spano[at]gmail.com
Nel nostro magnifico paese una minestra dell’istruzione che ha studiato legge orientata verso altro mestiere, non sazia di aver partorito a comando una riforma delirante per battere cassa a beneficio dei furbetti Alitalia, decide che quando crolla qualcosa c’è bisogno di fare sopralluoghi come se fosse anche incaricato della protezione civile, ministro delle Infrastrutture, questore e capa dei pompieri. Alla faccia di quelli che dicono che Mariastella non capisce un cazzo di istruzione, il suo è un fulgido esempio di multidisciplinarietà. Alcuni illusi credono che questo sopralluogo post-mortem sia sufficiente per disinnescare completamente il ministro, immergendola fino ai gomiti nelle sabbie mobili di una tourneè del fatiscente, che toccherà nelle sue tappe ogni istituto che abbia crepe nei muri, cessi otturati o impianti elettrici precolombiani: ce ne sarebbe abbastanza per tenerla occupata l’intera legislatura. Ma questi inguaribili ottimisti si sbagliano di grosso: con tutta probabilità questo show sarà una data unica e irripetibile, e l’avvocata salita in cattedra grazie alle vie misteriose della politica non concederà bis o repliche nemmeno ai suoi fan più accaniti. Peccato Mariastella, ti basterebbe farti un giro delle scuole messe peggio per poter scaricare la colpa sui presidi se crollerà qualcos’altro. Pensa a come verrebbe bene: "ero già stata in quella scuola, e avevo avvisato il capo di istituto che avrebbe dovuto provvedere personalmente alla sicurezza degli studenti. E da lì in poi sono tutti cazzi loro. Ma tu non hai tempo per queste cose, e io ti capisco: ci vuole concentrazione per buttare giù la scuola tutta insieme anziché un pezzo alla volta. Sennò qualcuno rischia di farsi male.

O.T. sempre domani, lunedì 24, l’imperdibile prima puntata del fotoromanzo "Brunettazzo il pupazzo", naturalmente su Emme allegato a lUnità.

Written by Mauro Biani

Novembre 23rd, 2008 at 3:02 pm

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  1. SEI PATETICO!!!

    utente anonimo

    24 Nov 08 at 01:16

  2. patètico: patètico

    (pl. m. -ci)

    agg.

    che muove a mestizia

    scherz. svenevole, sdolcinato

    in anatomia, nervo patetico, lo stesso che nervo trocleare

    s. m. sing., ciò che tende o giunge a commuovere

    artificioso e caricato.

    ——-

    L’anonimo del commento 1 potrebbe per favore precisare se è stato mosso a mestizia, se mi ritiene troppo svenevole o sdolcinato, se mi considera un nervo trocleare o se si è commosso perché il pezzo era per lui troppo artificioso e caricato?

    Attendo lumi

    Alvise Spanò

    utente anonimo

    24 Nov 08 at 01:47

  3. Non ho scritto io il commento 1 ma è vero, hai scritto una cazzata.

    Gelmini si trovava già a Torino per motivi suoi e arrivare sul luogo della tragedia era semplicemente l’unica cosa giusta da fare, anche esponendosi ai fischi ecc.

    Di motivi per criticarla ce ne sono a milioni, questa che hai scritto è una cazzatina di cattivo gusto.

    È inutile che ti inalberi, prendine atto e la prossima volta conta fino a dieci prima di sfornare interventi a macchinetta, oggi hai cannato registro, ok?

    Grazie

    Nello

    utente anonimo

    24 Nov 08 at 13:02

  4. Ciao Mauro, la tua vignetta è stata citata su Bloggando!

    bloggando

    24 Nov 08 at 14:18

  5. Caro Nello, fattene una ragione: nel mondo le cazzate scritte, dette, disegnate, proiettate al cinema o in tv sono in quantità immensamente superiore alle cose serie.

    Impara a conviverci, anche perché quello che a te sembra una cazzata magari a qualcun altro può risultare interessante, e quindi la non oggettività del tenore di cazzataggine di un testo è destinata a produrre inevitabilmente gente scontenta.

    Non è colpa mia, è un dato ineluttabile dell’Universo, e se ti metti a correre appresso alle cazzate mie, a quelle di Biani, a quelle di chiunque provi a esprimersi in rete non ne vieni più fuori, e sei destinato irrimediabilmente a perdere il contatto dalle tue stesse cazzate, che sono le più importanti perché sono le uniche su cui puoi intervenire sostituendole con pensieri più elaborati.

    Ti assicuro che dalla prospettiva di uno che ha dovuto fare le scuole tecniche (di serie B) al sud (in una regione di serie B) e facendo lezione in un condominio riciclato come istituto tecnico (con strutture di serie B) la presenza della Gelmini è stata la vera cazzata di serie A, perché non ha risolto niente di concreto e ha dato spago a cialtroni insulsi come me per scrivere cazzatine di portata ben minore di quelle disposte e decise dal Mariastella pensiero.

    Riguardo allo sfornare interventi a macchinetta, anche qui non ci posso fare niente se mi prudono le mani quando vedo le passerelle dei ministri, e il bello di scrivere gratis e senza padroni è proprio questo: scrivere quando cacchio ti pare e ogni volta che hai qualcosa da dire. Se i miei ritmi di scrittura sono troppo veloci per la tua testolina, leggimi una volta sì e una no, oppure una volta leggi le vocali, una le consonanti e una gli spazi in mezzo alle parole. O meglio ancora: smetti di leggermi.

    D’altronde, se tu sei uno di quelli convinti che in Italia non c’è una telecrazia perché in fin dei conti la gente può cambiare canale, metti in pratica questo concetto e cambia sito se questo ti sembra ormai irrimediabilmente inquinato dalle mie cazzate.

    Insomma: fai la persona seria e smettila di perdere tempo con gente di infimo livello come me. Leggi piuttosto gli illuminanti interventi di un raffinato intellettuale come Sgarbi, oppure masturbati (sempre intellettualmente, beninteso) leggendo in rapida sequenza tutte le annate del Foglio o i comunicati stampa dei ministeri.

    E soprattutto impara l’educazione: quando si entra in casa d’altri si dice prima buongiorno, e se il padrone di casa dice una cazzata glielo si fa notare con molto più garbo, e non gli si dice di chiudere il becco. Sennò fatti un sito tuo e riempilo di cose intelligenti: stai sicuro che io non verrò a romperti le scatole.

    Fossi la Gelmini, ti assumerei immediatamente come cacciatore di cazzate online, pagandoti un tot per ogni ritrovamento di cialtronate come la mia, e ordinandoti di fustigare chiunque si permetta di far rilevare che è quantomeno inopportuna la presenza di un ministro dell’istruzione in una scuola dove è appena accaduto un incidente, così come sarebbe inopportuna e fastidiosa la presenza di un ministro della sanità in un ospedale dove qualcuno è morto sotto i ferri, o la presenza del ministro delle infrastrutture ad ogni incidente in autostrada che romperebbe il cazzo a pompieri e paramedici. Anche se il ministro si trova a passare da lì per caso.

    Gli incidenti che capitano, non spetta al ministro risolvere questo ordine di problemi nella sfera dell’imponderabile, ma assicurare che l’indirizzo generale della scuola e degli ospedali risponda a determinati criteri di sicurezza, e una volta fatto questo può anche risparmiarsi di fare sopralluoghi su casi specifici per evitare che qualche degenerato come me interpreti il tutto malignamente accusando i ministri in questione di ipocrisia o cattiva coscienza.

    Ma queste sono tutte motivazioni razionali che non bastano a spiegare l’impulso irrazionale che qualche volta ti spinge a scrivere cazzate sull’onda dell’indignazione e della paura per quello che sta diventando il sistema scolastico. Sei libero di non condividere con me questi sentimenti, ma ti comunico che in Italia ognuno è libero di dire le proprie cazzate guidato dai sentimenti che prova in quel momento. Ma stai tranquillo: c’è anche la liberta di non leggere. Se proprio ci tieni ad usarla, c’è anche la libertà di criticare, che però ti fa perdere tempo e occasioni di fare tu stesso qualcosa di buono e valido. Quella che non c’è, purtroppo per te, è la libertà di dire agli altri di tapparsi la bocca (salvo casi eccezionali regolati per legge come gli schiamazzi notturni) o di smettere di scrivere (e questo non può essere impedito nemmeno se uno lo fa alle quattro del mattino sotto la finestra di casa tua, figuriamoci in rete).

    O tu sei uno di quei comunisti stalinisti bolscevichi illiberali che gli puzzano i piedi e vogliono tappare la bocca a me e alle televisioni della libera iniziativa privata? Se è così, provvederemo subito a denunciarla al ministero della Libertà, e stia attento che da oggi il suo indirizzo di posta elettronica verrà monitorato con uno speciale software rivelatore di cazzate.

    Cordiali Saluti

    Cav. Uff. Dott. Prof Alvise Spanò

    utente anonimo

    24 Nov 08 at 15:11

  6. Datti pure una sonora calmata, cavaliere.

    (Fare finta di) scambiare una critica garbata e motivata per un attacco nemico e un tentativo di tappare la bocca è una distorisione della realtà più degna di Berlusca e dintorni che di questo sito.

    Ribadisco: rifletti prima di premere “invio”.

    E se vuoi fare satira impara pure a mettere in conto l’esistenza di un pubblico critico, che non squittisce solo applausi in automatico.

    Per conto mio ora ti sei qualificato come un energumeno dai nervi fragili e hai fatto impallidire tutte le buone argomentazioni che potevi avere esposto.

    Viene l’impressione che ci tieni di più al plauso acritico che all’istanza di cui si parlava…

    Nello

    utente anonimo

    24 Nov 08 at 15:40

  7. Salve illustrissimo dottor Nello,

    Possibile che io non riesca a trasmetterle l’affetto profondo che provo per lei, dopo che ha portato il sole e l’allegria in questo grigio lunedì con la sua grande lezione di satira pregna di osservazioni acute e profondissime?

    Mi faccia però capire una cosa: se per lei dire “hai scritto una cazzata”, poi ridimensionato due righe più sotto in “hai scritto una cazzatina” è una critica “garbata”, e al tempo stesso è una critica “motivata” dire che la Gelmini doveva andare lì perché sì, cioè perché “era semplicemente l’unica cosa giusta da fare”, senza null’altro aggiungere, potrebbe cortesemente farmi un esempio di una critica sgarbata e senza motivazioni?

    Non saprei, forse per arrivare allo sgarbo immotivato bisogna inventarsi qualcosa del tipo “hai scritto una merdata degna di una diarrea di Ferrara, hai torto perché io ho ragione e tu sei una testa di minchia”?

    Forse ho interpretato male io il suo messaggio, ma il senso che ho dato al suo intervento era “meglio se questa non la scrivevi”, e solo per questa ragione ho voluto ribadire il mio diritto a scrivere (anche schifezze) come mi pare e piace senza nessuno che decida al posto mio cosa sarebbe meglio che restasse nella mia testa e cosa invece ha diritto di essere manifestato pubblicamente. Se ho interpretato erroneamente le sue affermazioni, chiedo scusa per l’equivoco.

    Riguardo alle mie condizioni cardiovascolari, i nervi che lei teme fragili, il mio livello di stress e nervosismo che la preoccupano così tanto, la rassicuro sul fatto che sono calmissimo e sereno, anzi piuttosto divertito dal nostro epico scambio di cortesie, degno di una tenzone tra Lancillotto e Sigfrido. Non è di certo un commento anonimo quello che mi toglierà il sonno e la quiete, nemmeno uno “garbato e motivato” come era il suo.

    In merito alla ricerca del “plauso acritico” che a suo dire guiderebbe le mie azioni, ammetto tutta la mia debolezza: pensi che mi hanno respinto la domanda di iscrizione al terz’ordine francescano per mancanza di umiltà, proprio perché mi piace molto gongolare contento quando incontro gente stupida che ride dei miei scritti stupidissimi.

    Ma le confesso che mi diverto molto anche con la gente intelligente come lei che fa critiche intelligentissime, perché apprezzo il contrasto tra la mia stupidità e l’intelligenza sopraffina di chi pensa che gestire le scuole di “un Paese” con la p maiuscola sia più meno uguale ad apparire in una scuola di un paese con la p minuscola dopo che è accaduto l’irreparabile.

    Da cittadino stupido preferisco gli interventi di sostanza a priori che gli interventi di facciata a cose fatte, e quindi le comunico che fino a quando il Codacons continuerà a ritenere “a rischio” il 75% degli istituti italiani, con la Gelmini che se ne sbatte e visita solo quelli che crollano, continuerò a esercitare almeno fino all’emanazione di un provvedimento efficace) il mio diritto alla presa per il culo del ministro nelle forme più basse, sporche, sgradevoli dozzinali e indegne. I palati raffinati come il suo sono avvertiti: non aspettatevi niente di buono da un cialtrone incazzato e indignato come me. Se volete caviale e champagne alla carta per solleticare gusti nobili leggetevi i ricami linguistici fatti da Severgnini in punta di fioretto, qui serviamo la gente al bancone, e si mangia solo pane e cipolla: e’ finita perfino la mortadella coi pistacchi.

    Ora che ci siamo chiariti, sono sicuro che la sua intelligenza la spingerà altrove, a scrivere ben altro e a leggere ben di meglio, mi lasci qui a marcire nella mia pochezza e nella mia miseria, lei merita le vette più alte della cultura e dell’istruzione, ben rappresentate dalla nostra ministra, a sua volta rappresentativa di un popolo che preferisce pensare ai bamboccioni fannulloni scrivicazzate come me piuttosto che alle crepe nelle scuole.

    Stupidamente suo

    Alvise Spanò

    Di seguito il comunicato Codacons:

    http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/italia/news/2008-11-22_122277206.html

    Crollo scuola, forse cedimento

    Codacons, a rischio il 75% degli istituti

    (ANSA) – ROMA, 22 NOV – Un cedimento strutturale – non il vento o il maltempo – sarebbe la causa del crollo del soffitto del liceo a Rivoli (Torino). E’ l’ipotesi che arriva dai vigili del fuoco, mentre sono in corso accertamenti. Secondo il Codacons il 75% degli istituti scolastici è a rischio.’Da anni denunciamo lo stato di fatiscenza delle scuole italiane – afferma il presidente Carlo Rienzi – senza ottenere alcun intervento delle istituzioni’.Il Codacons chiede una revisione di tutti gli istituti.

    utente anonimo

    24 Nov 08 at 18:13

  8. http://giuse

    [..] Vignette, illustrazioni ed immagini dal mondo broiolo. martedì, 25 novembre 2008 Il comunismo riparte dai reality. La profezia di Paparazzin (del 3 agosto) La satira è sempre avanti (o la realtà ci marca stretti), alme [..]

    giusepperesta

    25 Nov 08 at 13:22

  9. Scuola crollata, migliaia ai funerali. Assente il governo

    Studenti, compagni di scuola, gente comune: in migliaia, a Pianezza (Torino) hanno dato l’ultimo saluto a Vito lo studente di 17 anni ucciso dal crollo del soffitto del liceo Darwin di Rivoli. Presente il sindaco di Torino Chiamparino. Unico assente, il governo. Al posto del premier Berlusconi e del ministro Gelmini soltanto una corona di fiori.

    E intanto si promettono soldi alle scuole paritarie

    http://www.unita.it (26 novembre 2008)

    Occorre aggiungere altro?

    Frank57

    27 Nov 08 at 13:42

  10. I puri fatti:

    – Gelmini è a Torino

    – crolla una scuola

    – in quanto ministro dell’istruzione precipitarsi sul posto era l’unica cosa corretta da fare.

    Perciò hai scritto una stronzata in quanto ti sei superficialmente attaccato all’unica cosa giusta che abbia fatto da quando è ministro.

    E di tutto l’accaduto l’unica cosa di cui ti frega è cercare di “averla vinta”.

    Fai pena.

    Nello

    utente anonimo

    3 Dic 08 at 12:07

  11. Sono in un liceo scientifico ed ecco la nostra situazione :abbiamo ,anzi avevamo 2 sedi.Di una hanno detto (grandissima stronzata) ke è inagibile (-> venduta!!).ci danno inutili speranze fissando ipotetike date x una IPOTETICA struttura.Nel fratt xk giustamente nn potendo xdere le ore di lezione ci stiamo dividendo i doppi turni..il biennio ed il 5° la mattina e noi 3° e 4° siamo OBBLIGATI di conseguenza a fare lezione il pom!!..Il sogno di tutti fare scuola il pom vero? ….nn so se la penserete ankora così dopo aver saputo gli orari: 14:00-19:45!!!!!!!!………fino ad ora nn abbiamo mai fatto lez, sempre protesta x cercare di smuovere questa situazione, ma nnt……Cosa altro ci resta da fare???? ….

    utente anonimo

    9 Ott 09 at 11:56

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