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(…) Diversa situazione nella provincia di Helmand sotto responsabilità inglese, dove almeno due famiglie con un neonato, 4 bambini, una ragazza e 4 donne di cui una incinta, nel racconto dell’agenzia PeaceReporter, si sono presentati ieri all’ospedale della Ong italiana Emergency nel capoluogo provinciale, Lashkargah. I feriti venivano direttamente da una festa di nozze nel villaggio di Sangin, a 3 ore di macchina dall’ospedale e non lontano dalla maggiore base militare inglese nel Paese. Molte altre vittime erano ancora sul luogo dell’attacco, in attesa di essere portati in clinica, quando è arrivata la notte in Afghanistan. I tank inglesi avrebbero fatto fuoco sulla festa vedendo un assembramento di macchine.
Sappiamo che non è prudente girare con tante auto – ha detto Basir, mullah del villaggio – ma un matrimonio va comunque festeggiato. Abbiamo fatto in tempo a parcheggiare che tre razzi, uno via l’altro, ci arrivano addosso. Avevamo visto i tank inglesi a un chilometro, non sentivamo pericolo. Dopo le esplosioni ho visto i corpi di tre bambini divisi in due tronconi: da una parte le gambe, dall’altra il busto. Altri feriti sono attesi nell’ospedale di Emergency, oggi.
Parole che sembrano arrivare da un lontano Vietnam: "Sugli animi incattiviti e su come si bombardi un villaggio pieno di civili – dice la fonte – non lascia dubbi la frase riferitami da un colonnello Usa: "Meglio muoiano cento dei loro, che uno solo dei nostri". La Stampa
23 Ago 08 at 09:30 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
All’esterno dell’ospedale, Bakhtawar, Ghamay e Wadaan sono troppo stanchi per disperarsi e per piangere, insieme portano via il cadavere di Bakhtawara. Ancora vestito a festa.
23 Ago 08 at 18:08 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Non so voi, ma non pensate che le Nazioni Unite siano diventate ormai inutili ? Quando uno squalo che fa perte della ristretta cerchia del consiglio di sicurezza diventa agressore, non si può fare nulla, a a parte il veto che impone, cosa scontata, mi meraviglia la reazione timida dei paesi quasi indignati. Naturalmente con la prudenza dettata da qualche interesse, ( gas, dollari, petrolio, commercio e paura) . Un pò come con l’appestato Dalai Lama che non si può incontrare che sennò il più grande mercato del mondo si incazza e ti può far diventare povero in un secondo. Mi sento tanto ostaggio—
(…) Diversa situazione nella provincia di Helmand sotto responsabilità inglese, dove almeno due famiglie con un neonato, 4 bambini, una ragazza e 4 donne di cui una incinta, nel racconto dell’agenzia PeaceReporter, si sono presentati ieri all’ospedale della Ong italiana Emergency nel capoluogo provinciale, Lashkargah. I feriti venivano direttamente da una festa di nozze nel villaggio di Sangin, a 3 ore di macchina dall’ospedale e non lontano dalla maggiore base militare inglese nel Paese. Molte altre vittime erano ancora sul luogo dell’attacco, in attesa di essere portati in clinica, quando è arrivata la notte in Afghanistan. I tank inglesi avrebbero fatto fuoco sulla festa vedendo un assembramento di macchine.
Sappiamo che non è prudente girare con tante auto – ha detto Basir, mullah del villaggio – ma un matrimonio va comunque festeggiato. Abbiamo fatto in tempo a parcheggiare che tre razzi, uno via l’altro, ci arrivano addosso. Avevamo visto i tank inglesi a un chilometro, non sentivamo pericolo. Dopo le esplosioni ho visto i corpi di tre bambini divisi in due tronconi: da una parte le gambe, dall’altra il busto. Altri feriti sono attesi nell’ospedale di Emergency, oggi.
Parole che sembrano arrivare da un lontano Vietnam: "Sugli animi incattiviti e su come si bombardi un villaggio pieno di civili – dice la fonte – non lascia dubbi la frase riferitami da un colonnello Usa: "Meglio muoiano cento dei loro, che uno solo dei nostri". La Stampa
mericonci
23 Ago 08 at 08:20 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
…e nessun giornalista che faccia riferimento alla (ipocrita) “tregua olimpica”…che evidentemente deve valere solo per Russia e Cina.
Sioux
23 Ago 08 at 09:30 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
All’esterno dell’ospedale, Bakhtawar, Ghamay e Wadaan sono troppo stanchi per disperarsi e per piangere, insieme portano via il cadavere di Bakhtawara. Ancora vestito a festa.
http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=&idart=11987
Guerra,guerra…ancora guerre. BASTAAAA!!!
Rosa
utente anonimo
23 Ago 08 at 18:08 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Non so voi, ma non pensate che le Nazioni Unite siano diventate ormai inutili ? Quando uno squalo che fa perte della ristretta cerchia del consiglio di sicurezza diventa agressore, non si può fare nulla, a a parte il veto che impone, cosa scontata, mi meraviglia la reazione timida dei paesi quasi indignati. Naturalmente con la prudenza dettata da qualche interesse, ( gas, dollari, petrolio, commercio e paura) . Un pò come con l’appestato Dalai Lama che non si può incontrare che sennò il più grande mercato del mondo si incazza e ti può far diventare povero in un secondo. Mi sento tanto ostaggio—
Marco Car.
utente anonimo
23 Ago 08 at 18:09 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>
Concordo pienamente con l’ utente anonimo qua sopra.
Firmato
Rat-man
Ratcoppia
24 Ago 08 at 22:19 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>