Ecco l’annunciata apertura per Angese su Paparazzin 30, uscito oggi con Liberazione. Prima della pubblicazione abbiamo sentito Jacopo Fo, che ci ha inviato un grazie. Grazie a te Jacopo, e soprattutto a Sergio. Il pezzo scritto e’ del dissacrato, tenero A. Spano’.
Il leader della Uil salvo per miracolo. E’ MORTO ANGELETTI, MA QUELL’ALTRO. Un complotto ai danni dei sindacati sfiora la tragedia. A farne le spese un grande della satira.
"Ma quante volte ve lo devo dire che sono vivo?" Cosi’ Luigi Angeletti, leader di quella Uil cosi’ amata dagli italiani, ha rassicurato i giornalisti che lo hanno cercato allarmati. Un attentato contro i sindacati, la spina nel fianco che toglie il sonno a Montezemolo, si e’ trasformato in un clamoroso scambio di persona. La vittima di questo equivoco paradossale e’ Sergio Angeletti, in arte Angese, geniale e leggiadro cavaliere della satira italiana che ha donato il sorriso a intere generazioni di lettori con i suoi indimenticabili incontri a fumetti tra Eugenio Scalfari e Topolino, realizzati sfidando con orgoglio gli avvocati della Disney e un sistema editoriale che premia i leccaculo e punisce il talento. Angese ha eroicamente disegnato vignette fino all’ultimo, lanciando un pennarello affilato come ultimo gesto di ribellione verso il commando misto BR-Opus Dei-Confindustria che lo ha stroncato scambiandolo per quell’altro Angeletti. Con un grande impeto di senso civico, Angese ha salvato il paese dalla guerra civile chiedendo che l’attentato venisse messo a tacere spacciando la sua morte per una semplice malattia terminale. "Sai che palle se poi mi fanno i funerali di Stato", ha detto con un filo di voce poco prima di andarsene. Ci manchera’.
la vignetta di Francesco sui pesci è eccezionale 😀
rodo
utente anonimo
24 Feb 08 at 12:36 edit_comment_link(__('Edit', 'sandbox'), ' ', ''); ?>