Contromarkettone (quasi un’occasione per parlare di pubblicità e/o propaganda). E poi Paparazzin 8

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Premessa: se i pubblicitari fossero "onesti" & "onesti" nelle loro campagne, non farebbero vendere (anzi, nel caso, farebbero anche indignare). Questo assunto, è accettato paradossalmente dai più (che se intervistati metterebbero, magari, “l’onestà” ai primi posti dei “valori” su cui non transigere). Cioè si conviene che la pubblicità contenga comunque messaggi perlomeno gonfiati, se non spesso fuorvianti o ingannevoli. Ora la parola “inganno” non deve trarre in inganno. Cioè ingannevole molto spesso, non è un’informazione “tecnicamente” falsa, più o meno palesemente, ma piuttosto un’emozione, uno stato d’animo che si presenta empatico, amicale, familiare. E che c’è di male? Di male vedremo, ma ingannevole di sicuro. E non è un inganno da poco. Perché le emozioni sono gratis, sono passaggi di stati dell’animo, sono aria ripiena di affetti, di ricordi, sono personali ma anche collettivi, formano le identità di ognuno, sempre risultati di esperienze, di “sentire”, ma sempre gratis. Se le emozioni diventano veicolo di sfruttamento commerciale allora sono inganni. Intendiamoci, la Fiat 500 con la sua pubblicità televisiva (in tre versioni, a quanto vedo da youtube) non inventa nulla. Colpisce forte nel segno delle emozioni, anche se non ci dice nulla sul prodotto, sull’automobile. Però colpisce forte, anzi fortissimo. Esagera. E questo la rende molto ingannevole, quasi satirica. Molto satirica. Supera la famosa barzelletta degli elefanti in 500 appunto: “come fanno ad entrare 4 elefanti in una 500?…2 davanti e 2 di dietro”. Ora invece ci domandiamo come fanno ad entrare in una 500 suddivisi in tre spot: i metalmeccanici Fiat in lotta, le femministe, Pertini (di Spagna ’82, of course), Montanelli, il muro di Berlino, i caduti di Nassiriya e Ciampi, i fratelli Abbagnale, Margherita Hack, gli Autonomi, Totò, Fellini, Gaber, gli emigranti con le scatole di cartone, la strage di p.zza Fontana, la strage dell’Heysel, Toscanini, Mariangela Melato, Valentino Rossi, le Brigate Rosse, Napolitano & Cannavaro (di Germania 2006, of course), Veronesi, Carla Fracci, Alberto Sordi, Coppi e Bartali, De Gasperi, Madre Teresa di Calcutta, Eduardo De Filippo, etc… Poi, presenti in TUTTI e TRE gli spot: i carabinieri, Falcone e Borsellino, la strage di Capaci, la strage di Bologna, Papa Woytila. I creativi Fiat ci sono riusciti, comunicandoci "moralmente" che in questa Italia delle mille parrocchie: “ci sono cose che appartengono a tutti o a nessuno”. Lodevole, pare. Dicono alcuni che perlomeno "qualcuno ricorda nei suoi spot tanta Italia da prendere come esempio e spesso dimenticata". Altro equivoco ingannevole e tanto. Quindi c’è bisogno di spot commerciali per tenere in allenamento la Memoria? Pare che anche i più “illuminati”, che magari reagiscono con scherno modernista a chi prova a parlare di possibile ruolo educativo dei media, si siano rassegnati allegramente al ruolo educativo di uno spot commerciale. Così lo spot conclude: “la nuova Fiat, appartiene a tutti noi”. La chiusa, il finale ad effetto, arriva dolce, paterno, ma perentorio. Inevitabilmente l’inganno è svelato: “Cicci, non è una pubblicità-progresso, qui si parla della Fiat e dell’icona 500”. E i Testimoni diventano improvvisamente Testimonials commerciali, magari loro malgrado, frutto di studi di marketing per pigliare più gente possibile, di sondaggi, che nulla hanno a che vedere con il “gratuito”, con l’Esempio di una vita. Dobbiamo ricordarvelo, cari creativi, studiosi del marketing e del target stavolta davvero esagerato (da satira, appunto): forse è una minoranza, forse è un numero piccolo rispetto ai Grandi elettori-consumatori, ma esiste ancora una bella fetta di persone che tra le emozioni mantiene con cura quella dell’indignazione per l’utility di testimoni e di ferite. Quella macchinina, simpaticamente innovativa negli anni ’50, diventa così nel 2007 un furbetto e antipatico carrozzone delle emozioni da rimembrare per poi rivendere. Meno ingannevole e meno esageratamente satirico sarebbe stato provare, in uno spot, a far entrare in 500 i classici quattro elefanti: naturalmente 2 davanti e 2 di dietro.

P.s. Stavo per postare lo scritto qui sopra, quando incontro in chat un grande giornalista. Gli faccio leggere il post e mi fa notare che in effetti c’è un probabile equivoco anche alla base delle mie chiacchiere sulla pubblicità. Riporto le sue testuali parole come ulteriore riflessione, direi ancor più chiarificatrice: “Il fatto e’ che tu la chiami pubblicità io la chiamerei propaganda, che, in quanto tale, comprende gli elementi etico-culturali ecc. La pubblicità tende a neutralizzarsi, a porsi come implicito. Per questo cambia nome. Scusa, se io devo convincerti a… non so, a conquistare Gerusalemme in nome del Sacro Romano Impero, non sto cercando di "venderti" qualcosa? Solo che siccome siamo ancora nel medioevo non si capisce bene che cosa sto vendendo… E io per farti fare la crociata uso Gesù Cristo in persona, altro che Falcone e Borsellino… La rimozione consiste nel fatto che la Fiat e’ "commerciale" e Goffredo di Buglione no. Ma e’ piu’ potente (e piu’ "feudale") la Fiat o il Ducato di Borgogna? (…)

P.p.s. Oggi con Liberazione è uscito il numero 8 di Paparazzin, la pagina satirica settimanale. Abbiamo dedicato l’apertura odierna proprio all’argomento: "Nuova 500: polemiche sullo spot E L’AVVOCATO SI INCAZZA Gianni Agnelli rompe il suo lungo silenzio stampa e attacca gli uomini del marketing".
Dal nostro inviato Alvise Spano’

Per far parlare una persona chiusa e distante come Agnelli ci vuole qualcosa capace di far resuscitare i morti. Come il delirio narcotico dei pubblicitari che hanno sfidato le leggi della fisica comprimendo nel tempo di uno spot e nell’angusto spazio di una 500 un atroce condensato di italianita’ che ci ha spinto a comprarne quattro appena spento il televisore. Ma tra queste immagini c’era un grande assente: l’Avvocato. La reazione non si e’ fatta attendere, e il telefono della redazione ha cominciato a squillare rivelando una inconfondibile erre moscia che rimbombava dall’altro capo della cornetta. "Cevto che sono io! Se la Montalcini cammina ancova, io posso telefonave senza pvoblemi!" Ha dichiarato l’avvocato con il suo solito savoir faire. In quello spot ci sono tutti: metalmeccanici, femministe, autonomi, il Papa, Alberto Sordi, Toscanini, Falcone e Borsellino. "Tutti tvanne me!" Si lamenta l’avvocato. "Sono io che ho fatto la Fiat, e la Fiat ha fatto l’Italia! Mandate piuttosto uno spottone di 90 secondi con la mia faccia, e non gli opevai di Mivafiovi! E poi le Fiat sono macchine solide, pevche’ danneggiave l’immagine aziendale mettendo nello spot le macchine sfondate di Giovani Falcone?". Dalla Fiat fanno sapere che l’omissione era inevitabile: "avete idea di quanti sono gli Agnelli? Se ne metti uno devi metterli tutti, senno’ poi sai che casino". News! Tutto vero: Filo diretto con la FIAT. Vuoi dire la tua sulla nuova 500, sulla Fiat, sul settore metalmeccanico e sul simpatico Patrizia? Chiama lo 06916504836 e fatti autointercettare. Gli interventi migliori saranno pubblicati dal SISDE.     Infine, qui il PDF di Paparazzin numero 8

Written by Mauro Biani

Luglio 14th, 2007 at 2:15 am

13 Responses to 'Contromarkettone (quasi un’occasione per parlare di pubblicità e/o propaganda). E poi Paparazzin 8'

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  1. caro Mauro, gia’ da giorni cercavo di aprire un post dove discuto con gli amici di vari argomenti su questa PROPAGANDA!!! lo spot della nuova fiat fa schifo…moralmente intendo: dal punto di vista di comunicazione spacca, ovvio. Ho letto su internet commenti come “eh si, è proprio commovente…” oppure “mi fa sentire davvero italiano e fiero di avere tanta gente cosi’ in italia” oddioooooooooo ma ci rendiamo conto??? Ma che c’azzeccano quelle facce, quelle storie con una fottutissima macchina? I soldi, e per soldi SVENDI le stragi dell’ Heisel, di Bologna, di Capaci, la religione… qualsiasi essa sia. Copioincollo il tuo articolo nel forum dove scrivo, puoi venire a controllare se ti va: scrivimi in privato. Continua sempre cosi’.

    1sognoxdomani

    14 Lug 07 at 01:08

  2. caro mauro: GRAZIE! ti allego un breve commento di un mio amico (http://spillamy.splinder.com/). shalom

    pubblicità sociale o pubblicità volgare?

    Un colpo di qua, uno di là.

    Avevo appena finito di incensare le scelte di comunicazione di Fiat, ora però mi ritrovo a criticare, e anche pesantemente, la martellante pubblicità che sta accompagnando il lancio della nuova 500.

    Musica di Allevi, stupenda, strabiliante (Mattia, è giunto il momento di far andare quel masterizzatore, come ai vecchi tempi!).

    Il resto, è di una retorica imbarazzante. Il motivo della cappella?

    Fiat non è uno stile di vita. E’ uno stile di auto, se vogliamo; uno stile di design, di scelte tecniche, di soluzioni (a volte brillanti, a volte meno) per il trasporto. Non è uno stile di comportamento. Non è ancora un iPod, un Macintosh, una Vespa, un Eskimo o una t-shirt con la faccia del Che.

    Trattasi di volgare metodo per strapparti un’emozione, appropriandosi di icone più o meno forti dei nostri giorni. Di una storia che non è di un brand. E’ del popolo.

    Per questo mi ha commosso la prima volta, e mi continua a lasciare perplesso dalla decima volta in avanti.

    Provocatoriamente, trovo più volgare questa pubblicità di quella, irriverente, dello scoiattolo petomane della Vigorsol. Perchè vuole costringere ad accostare un’automobile a una gamma di valori troppo lontani fra loro (Carolina Kostner? Giovanni Paolo II? Ciampi che salute le tombe degli italiani morti a Nassirya?).

    utente anonimo

    14 Lug 07 at 11:11

  3. Eilà!

    Abbiamo fatto un post molto simile!! 😀

    http://anggeldust.blogspot.com/2007/07/la-memoria-nel-cruscotto.html

    Che scandalo ‘sto spot….

    utente anonimo

    14 Lug 07 at 12:36

  4. per me possono mettere nello spot anche madre teresa di calcutta ma quei rottami che producono e che osano chiamare automobili, col cavolo che glieli compro

    gianf

    utente anonimo

    14 Lug 07 at 13:41

  5. nell’insieme lo spot sarebbe “solo” sottilmente deficiente. c’è gente che pensa di essere alla vetta del mondo perché si scopre in grado di manipolare le emozioni collettive come un Goebbels qualunque. cosa pensare di costoro? possiamo solo compatirli. è un triste segno dei tempi e nulla più. ma c’è un fatto molto grave ed è l’uso di mafia e terroristi per rendere più efficace la presa psicologica. il fatto che molti stanno trascurando è che si crea un plot dove anche le BR e mafiosi e terroristi neri (questi ultimi che compaiono in ellissi attraverso i loro misfatti) diventano protagonisti di una storia. in negativo, certo, ma pur sempre protagonisti. primo, siccome l’alternativa secca è posta fra bene e male, in un plot che si rispetti uno può sempre scegliere il male. e dal momento che lo spot è anche satira di se stesso, e chiunque non completamente ebete se ne può avvedere, lo spettatore può anche legittimamente rovesciarne le conclusioni ed eventualmente rovesciarle del tutto e sentirsi giustificato nel scegliere l’opzione alternativa: se il bene è un’idea così idiota, allora vada per il male. secondo, si crea un azionariato simbolico dove anche le BR hanno la loro quota partecipativa… e quindi non solo simbolica, ma ANCHE DI MERCATO perché nel capitalismo i valori simbolici (compresi i disvalori pubblicizzati, che se sono pubblicizzati non sono più disvalori) diventano pecunia reale! insomma hanno pisciato alla grande fuori dal vaso. terzo, il prossimo passo sarà la discesa in campo del loro capo, a me sembra evidente che questo è una specie di manifesto politico populista dove l’oggetto, alla fine, è solo un pretesto per un messaggio più ampio: “adesso arriviamo noi”.

    pippo

    utente anonimo

    14 Lug 07 at 16:50

  6. http://oknotizie.alice.it/go.php?us=219158e92d7bb756

    La nuova 500, viene realizzata nello stabilimento polacco, con salari da 380€/mese.

    Con tanti saluti alla tanto decantata ripresa italiana e all’etica industriale FIAT.

    Si produce la nuova 500 in Polonia con stipendi che sono si e no 1/10 di quelli italiani e si riempiono la bocca di nuovo miracolo italiano.

    Signori, un pò di pudore!

    http://www.splinder.com/myblog/comment/list/13039030?popup=1

    desiderio947

    15 Lug 07 at 01:24

  7. Montezemolo, o qualcuno della FIAT ha detto: la FIAT è tua. Lo credo bene con quello che ci è costata, tra cassa integrazione, prepensionamenti, e sovvenzioni varie, di vecchie lire. Ben 250.000 miliardi. Però i guadagni se li sono presi sempre loro, e le perdite al contribbuente. Meno male che questa storia è finita.

    Peter

    utente anonimo

    15 Lug 07 at 15:16

  8. E’ proprio una bella auto. Di sicuro avrà successo come la Grande Punto e la nuova Bravo prima di lei.

    Gli spot, il lancio messianico, etc.?… Naa, le solite necessarie cazzate di contorno…

    utente anonimo

    17 Lug 07 at 01:35

  9. Ero cliente FIAT, poi ALFA SUD sperando in bene (alfa 33 quadrifoglio oro,e sport wagon 1750). Altri rottami. La vergogna maggiore, è che sono stati buttati 250.000 miliardi di denaro pubblico per mantene, questa industria, con prepensionamenti, cassa integrazione. La fabbrica di Melfi, pagata al 70% con denaro pubblico e per 8 anni non hanno pagato i contributi, sono stati a carico dello stato. L’Alfa Romeo aquisita gratis da Prodi e non dalla Ford, perchè rimanesse qui in Italia. Invece è stata trasferita in Turkia. E Arese L’hanno Chiusa. Montezemolo, Bebbe Grillo dovrebbe includelo anche lui nel V-DAY

    utente anonimo

    18 Lug 07 at 11:04

  10. Questi spot fanno parte di una campagna pubblicitaria tesa a far credere che la nuova 500 sia un prodotto Made in Italy. Per realizzare qusto obiettivo, gli esperti del marketing si sono appropiati di fatti e luoghi con appartengono alla storia di un Paese e non dovrebbero essere utilizzati in questo modo. In questo sporco modo.

    Sono spots che incantano, con una voce narrante che cattura l’attenzione. Sono realizzati montanto immagini simbolo, che abbiamo già visto, già memorizzato, che non ci fanno staccare gli occhi dallo schermo. Sono pubblicità che confondono le acque, che riescono a distrare dalla realtà: la nuova fiat 500 NON è made in Italy.

    Purtroppo, gli spots sono ben confezionati e gli italiani ci sono cascati in pieno. Sono tutti corsi a prenotare la nuova 500, che di italiano ha solo il marchio, il resto appartiene alla Polonia.

    utente anonimo

    31 Lug 07 at 02:38

  11. penso che dei 500 nuovi cassintegrati della fiat si parli molto poco….

    utente anonimo

    3 Ago 07 at 12:33

  12. 500?

    Questa e’ Sparta.

    Falloppio

    10 Ago 07 at 10:42

  13. Texas hold em italia.

    [..] Texas hold em italia. [..]

    utente anonimo

    29 Ago 07 at 10:34

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