Ancora su ceffi, ceffoni e nonviolenza.

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Vabbè Casarini e co. non mi sono eccessivamente simpatici, ma mi limito ad osservare come Vespa, (o Fede) ad es., lo abbia chiamato spesso, “proponendolo” unico portavoce del “movimento no, o new global” (notoriamente composito e pieno di associazioni e sfumature varie). Per cui parafrasando Luttazzi, se fossi in Casarini mi porrei qualche domanda. Temo che un certo tipo di “disobbedienza” sia invece obbediente e funzionale alla logica di concentrare “l’attenzione dei “soliti noti” mass media sui “personaggi”, e un movimento ampio e variegato, ma unito dal rifiuto della violenza, rischia di venire dipinto come violento e dunque incoerente grazie alle prodezze di una minoranza e non serva certo a sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche trascurate o censurate” (Franca Banti).

 

La nonviolenza, è una cosa terribilmente seria. Vi invito a “confrontare” due articoli, l’uno dello stesso Casarini  uscito il 4 febbraio sul Manifesto, l’altro di Mao Valpiana (naturalmente sconosciuto al grande pubblico…) direttore di Azione Nonviolenta.  Se vi va, buona lettura.

Written by Mauro Biani

Febbraio 27th, 2004 at 1:18 am

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  1. Casarini mi sembra un sopravvissuto dell’era glaciale che fece estinguere i gruppettari degli anni settanta. gli stessi che con le loro caciarate screditarono molte belle idee di quegli anni. Ciao!

    ladystardust

    27 Feb 04 at 03:47

  2. dall’articolo di Casarini parlando della manifestazione del 20 marzo:
    “….E’ possibile invece che si trovi dinnanzi a un affare serio, a una moltitudine globale che non rispetta più i comandi…”
    la nonviolenza è veramente difficile da attuare… i tranelli sono dovunque…ad esempio a me Casarini ispira una serie di randellate…^_____^

    utente anonimo

    27 Feb 04 at 05:17

  3. un abbraccio grande.

    Gardenia

    27 Feb 04 at 08:57

  4. Sono con Valpiana. Ma soprattutto con Strada, Zanotelli e Chiesa, chi marcia da Perugia ad Assisi per la pace non può essere complice e giustificare una guerra coloniale.
    m.

    quellachenonsei

    27 Feb 04 at 09:03

  5. grazie, la lettura è stata buona.

    utente anonimo

    27 Feb 04 at 10:32

  6. E’ sempre errata la violenza e lo stimolo verbale, che il personaggio da a questa. Sono mille i casi di violenza subita, che non emergono agli onori della cronaca perchè sono privileggiati questi personaggi. Agnoletto non è affatto da meno… e con lui altri, che in questo momento sono sull’altare dei politici. Disobbediente per la giustizia, Lu’! … ps: e noi blogger medioattivisti niente????? vedere su bloggercontrolaguerra.splinder.it… baci!

    Lunadicarta

    27 Feb 04 at 11:15

  7. Buona la lettura , mi congratulo,
    ciao,
    Luciano

    LuSomma

    27 Feb 04 at 11:18

  8. Gira e rigira, uno schiaffo alla “Vespa” no?? ciao*

    Pattinando

    27 Feb 04 at 13:38

  9. Perfettamente d’accordo. Però Caruso e Agnoletto sono forse meno ingenui e ignoranti, ma egualmente impresentabili. Bah. Peccato per il loro “movimento”.

  10. Insomma la sinistra italiana di oggi non ha la dignità di sfuggire all’infantilismo più totale: non è solo una battuta il fatto che si divida tra gli amanti del triciclo, quelli del girotondo e i piccoli disobbedienti. In parole poco tenere ma di chi ha perso la pazienza: fanno PENA. Eppure data la “destra” che c’è oggi in italia, una congrega di ignoranti evasori fiscali per nulla liberali, avrebbero buone possibilità. Cazzi loro. Un po’ nostri, pure. E via così.

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