M’illumino di meno, non di ENI

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"La rete di Lilliput appoggia e promuove con decisione le iniziative del 16 febbraio in occasione di "M’illumino di meno", la campagna lanciata da Caterpillar per la terza giornata per il risparmio energetico, ma condanna duramente la sponsorizzazione di ENI dell’iniziativa. ENI è stata recentemente ed è tuttora coinvolta in progetti dal pesantissimo impatto ambientale e sociale (tra gli altri in Nigeria, Irak, Ecuador e Caucaso) e la pesante strumentalizzazione della campagna sulle pubblicità della compagnia incontrate sulle pagine dei giornali negli ultimi giorni, suona come un mero tentativo di ripulire la propria immagine. La Rete Lilliput guarda con entusiasmo all’edizione 2007 di “M’illumino di Meno”. Come negli anni scorsi, moltissime realtà lillipuziane saranno parte attiva della giornata con iniziative di ogni tipo: da aperitivi culturali a sbrinamenti collettivi di frigoriferi, ad iniziative con i ragazzi delle scuole a molte altre azioni per sensibilizzare non solo gli altri, ma noi per primi, alle buone pratiche per il risparmio energetico ed il raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Se l’anno passato l’iniziativa è stata un successo, siamo convinti che quest’anno l’effetto sarà ancora più grande, e speriamo che le centinaia di migliaia di persone che aderiranno siano uno stimolo per la politica e l’economia ad intraprendere la lotta al cambiamento climatico in modo molto più deciso di quanto non avvenga oggi. Ma se questa è la nostra piena condivisione del fine e collaborazione alle azioni che porteranno la giornata al successo, non possiamo non esprimere un forte dissenso ad alcuni mezzi adottati sua nella sua promozione. Sulla home page della trasmissione radiofonica compare la collaborazione con il logo verde-azzurro “Metano”. E’ un simbolo guardato con simpatia da molti di noi: indica infatti i distributori di metano per auto, la scelta più pulita quale combustibile della propria auto. Dietro al logo, però, si nasconde ENI. L’ENI è una delle più grandi multinazionali del settore petrolifero, e si è distinta negli ultimi anni per la propria partecipazione in molte delle operazioni più controverse, a livello internazionale, riguardanti l’estrazione di gas e petrolio. E’ quasi impossibile anche solo elencare gli impatti negativi sulle popolazioni locali e le responsabilità dell’ENI a livello internazionale. Impatti ambientali, come nel caso dell’oleodotto OCP che attraversa la foresta amazzonica ecuadoriana, una delle zone più delicate e con la maggiore biodiversità del pianeta. Impatti sociali, come nell’oleodotto BTC, il più lungo del mondo, che attraversa Georgia, Azerbaigian a Turchia e ha causato lo spostamento forzato di decine di migliaia di contadini di origine curda. Ma anche Impatti sui diritti umani come purtroppo testimonia l’ultimo grave caso del coinvolgimento dell’ENI in Nigeria, che appare ancora lontano da una soluzione. A queste operazioni potremmo aggiungere il ruolo dell’ENI in Iraq e nel recente progetto di estrazione di gas in Kazakistan, e molti altre situazioni decisamente critiche, e che sembrano in contrasto con lo spirito che anima l’iniziativa di Caterpillar. In questa situazione, la sponsorizzazione di un’azienda del gruppo ENI a un’iniziativa come “m’illumino di meno” suona come un mero tentativo di ripulire la propria immagine. Se l’accostamento di una campagna quale M’illumino di Meno con la diffusione dell’auto a metano è tollerabile non lo è lo spregiudicato uso dell’iniziativa fatto da ENI sulle pubblicità della compagnia incontrate sulle pagine dei giornali negli ultimi giorni, in una palese operazione di marketing verde. Concludiamo chiedendo: – All’ENI, per l’ennesima volta, di cambiare rotta nel modo di gestire i propri affari all’estero, – Al Governo Italiano, di anteporre il controllo dell’operato delle proprie aziende alla mera condivisione dei loro utili, – Alla redazione di Caterpillar ed alla RAI, di dotarsi di un codice etico nella selezione degli sponsor. – Agli Italiani, di partecipare numerosi alle iniziative di domani, di seguire la trasmissione e di cogliere l’occasione per esprimere l’esigenza di un comportamento più responsabile da ENI e dal Governo." I Gruppi di lavoro tematici della Rete Lilliput: – Impronta Ecologica – Commercio – Nonviolenza  (Link all’articolo originale) (link di un precedente post sull’argomento).

Written by Mauro Biani

Febbraio 16th, 2007 at 1:38 pm

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No Responses to 'M’illumino di meno, non di ENI'

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  1. Minchia, ascolto Caterpillar tutti i giorni ma questa cosa mi lascia allibito1

    malessere

    16 Feb 07 at 15:17

  2. L’iniziativa è ottima. Il cerchiobottismo dell’Eni, molto meno.

    Sempre un piacere passare da queste parti.

    Un sorriso a tutti

    (ma in particolare ai piccoli)

    I Comicomix

    Comicomix

    16 Feb 07 at 16:40

  3. Anche io sono molto perplesso e ho scritto sul forum di caterpillar riguardo all’argomento (se il moderatore me lo passa), magari fallo anche tu.

    Per quanto riguarda il comunicato della rete lilliput, vorrei solo annotare che oleodotti e gasdotti sono degli enormi strumenti di pace, due paesi collegati da un oleodotto non si fanno mai guerra.

    mucio

    16 Feb 07 at 17:38

  4. Buonissima iniziativa, adesso bisogna fare sempre così, spegnere le lampadine, lasciare a casa la macchina e via dicendo…..

    utente anonimo

    16 Feb 07 at 17:51

  5. questa mi piace assai assai.

    cià biani

    nuralema

    16 Feb 07 at 17:56

  6. ho scritto un commento su ecoblog.it che riporta la tua vignetta, lo ripropongo qui nella speranza che qualcuno mi degni di una risposta. così, tanto per discutere ok? non dico di avere la verità in mano, ma senza confronto il pensiero critico non può maturare..



    beh e che possiamo farci? “boicottiamo” pure m’illumino di meno (ok bisognerebbe illuminarsi di meno 365 giorni l’anno, ma sorvoliamo un momento)?

    Con o senza sponsorizzare m’illumino di meno o qualsiasi altra iniziativa del genere le società del settore energetico possono vanificare gli sforzi degli utenti.

    Se vengono sponsorizzati probabilmente hanno bisogno di soldi; al massimo ok, avrebbero potuto fare come wikipedia che accetta donazioni ma per mantenere la sua neutralità non pubblicizza gli sponsor.

    Volevo riportare 2 esempi che conosco: Linux magazine, mensile che parla del sistema operativo linux, con puntuale pubblicità della microsoft. insomma, per campare hanno accettato pubblicità di un’azienda che parla male di linux nella loro stessa rivista.

    Vi immaginate se invece del logo ENI su caterpillar ci fosse stato un bel “W i carburanti fossili, sono il progresso!” ? Forse dobbiamo imparare ad accontentarci..

    secondo esempio, che ci riguarda tutti, chi più chi meno. Chi usa windows? chi usa office? chi ha mai comprato un mouse microsoft? l’xbox? Beh, “Un’inchiesta del LA Times mette in difficoltà i coniugi Gates e la Fondazione più ricca del mondo. Le sue attività benefiche comprenderebbero investimenti controversi ad impatto ambientale e sanitario gravissimo” (fonte)

    Chi sponsorizza la microsoft indirettamentecon la sua fondazione benefica? ENI, Royal Dutch Shell, Exxon Mobil, Chevron e France Total con investimenti che ammontano a circa 423 milioni di dollari. Chi ha ancora voglia di comprare un prodotto targato microsoft?

    E questa volta la verità è saltata fuori, quante altre società la tengono nascosta? Però i loro prodotti li compriamo comunque. Ma caterpillar no, cattivi, alla gogna 🙂

    utente anonimo

    17 Feb 07 at 13:44

  7. Ohibò cari Cirri e Solibello, attenzione! Anche se è vero che come accade nei giornali c’è chi scrive gli articoli e chi mette i titoli: e voi spero siate quelli degli articoli e la RAI la titolista 😉

    Sono poi un po’ preoccupato dell’entusiasmo che stà avvolgendo questa ottima iniziativa di una ottima trasmissione: aderire a MIDM rischia di essere come la festa delle donne o Thelethon, oggi siamo tutti buoni e ci scarichiamo le coscienze e domani ricominciamo come prima e nulla fosse. I Cirri-Solibello dovrebbero inserire per le amministrazioni pubbliche una sorta di impegno ad assumere azioni positive e virtuose nell’anno da verificare poi alla prossima giornata. O no?!

    gaboll

    utente anonimo

    17 Feb 07 at 18:56

  8. Per l’utente anonimo del commento n° 6:

    sono d’accordissimo! però ci metto 3 note.

    1) non mi sembra che nessuno abbia stigmatizzato Caterpillar per questo (qualcuno di duro e puro c’è, ma l’atteggiamento complessivo mi pare di “attenzione tollerante”).

    2) Lo sappiamo che i compromessi sono inevitabili, ma non TUTTI i compromessi.

    3) La cosa da evitare non è la sponsorizzazione in sé, che tra l’altro può comportare impegni al miglioramento; quanto piuttosto il “rifarsi una verginità”.

    Rispetto al punto (3) il risultato migliore è che lo sponsor ci sia ma si pubblicizzino tutte le sue azioni, come sta appunto accadendo…

    weissbach

    18 Feb 07 at 07:58

  9. Grande Mauro, se riesco a trovare del tempo volevo scrivere un post sull’Eni, già sapevo della sua non-trasparenza, e dopotutto con uno come Scaroni per presidente non è che ci si possa aspettare molto di meglio..

    Lorenzo

    zerosilenzio

    20 Feb 07 at 13:05

  10. ENI, Codice Etico e Servizi Segreti

    Notizia tratta dal portale Indymedia al link:

    http://piemonte.indymedia.org/article/5520

    In una surreale seduta Straordinaria del Consiglio di Amministrazione dell’ENI (che trovate trascritta ed in originale) evocato il nome d’un fantomatico giornalista (Altana Pietro) e dei nostri Servizi Segreti Italiani

    Stà scritto lì, nero su bianco, nel verbale del C.d.A. dell’E.N.I.:

    “… l’11 giugno 2004 Abb denuncia alcuni manager dalla sua filiale milanese di occultamento di perdite di 70 milioni di euro e rassegna al PM Francesco Greco due nomi di propri dipendenti, tali Carlo Parmeggiani e Piarantonio Prior, che sarebbero coinvolti anche anche in una tangente al manager di Enipower Lorenzino Marzocchi. Mi chiedo per quanti anni ancora sarebbe andata avanti tale forma e genere di crimine se non ci fosse stata nel marzo 2004 l’indagine del professionista della stampa Altana Pietro (fonte ritenuta vicina ai Servizi Segreti) che ha fatto indagini su Enichem, Enipower, ABB; se non ci fosse stata la denuncia al Magistrato da parte di Abb, mi chiedo come possa essere motivato una tale procrastinazione di delittuoso comportamento, per altro verso una pluralità di commissionari, senza che, in più anni e sistemi di controllo aziendali interni siano riusciti ad intercettare alcunché…”.

    utente anonimo

    9 Ago 09 at 23:51

  11. L’assistenza sanitaria in Spagna, le cure mediche in alcuni stati americani, o semplicemente la salute, è la prevenzione, il trattamento e la gestione della malattia e la conservazione della fisica e mentale del benessere attraverso i servizi offerti dai professionisti della medicina, farmacia, odontoiatria, scienze cliniche di laboratorio (diagnostici in vitro), infermieristico e migliorare la tua sessualità con afines.tambien cheap viagra

    utente anonimo

    28 Gen 10 at 21:01

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