Il pensiero satirico. Il pensiero

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Tempo di traslochi. Trasferisco centinai di disegni e vigne da un pc all’altro (di seconda mano, però più veloce e con photoshop che gira meglio) e mi imbatto su un “documento” scannerizzato un paio d’anni fa, ma del 1991. Una lettera di risposta della redazione di Cuore ad una mia distratta (all’epoca pensavo a tutt’altro che a vignette e disegni) richiesta di collaborazione (gli avevo spedito, per posta tradizionale, un paio di vigne “antidiluviane andreottiane” nel tratto, nel tema e nelle battute). Furono gentilissimi apprezzando l’inapprezzabile (il tratto dell’epoca) e sostanzialmente rispondendo: “riprova sarai più fortunato”. Fui comunque molto contento e da quel momento, con periodi più o meno lunghi di stasi vignettistica, aumentai la produzione su fogli, foglietti, quaderni, tovagliette di birreria. La storia con Cuore continuò l’anno dopo arrivando tra i primi 10 di un concorso indetto dal giornale e da “Nonsolo Nero” e poi con Mannelli che mi telefona per una collaborazione col suo Cuore, l’ultimo quello del 2000. Racconterò meglio in seguito, forse. Oggi il caso vuole, che il mio rilegatore di fiducia finisca il più bel lavoro (a parte le mie 2 Tesi) che mi abbia mai consegnato: tutti i miei numeri di Cuore dei suoi anni d’oro: 1991-1993. Sfoglio avidamente tutto il malloppo e mi viene una malinconia reattiva. Esperienze come quella de il Male e poi di Cuore, testimoniano come la satira possa essere giornalismo d’inchiesta, specchio della società, denuncia politica e sociale. Da anni non c’è nessuna pubblicazione cartacea che gli somigli, neanche lontanamente (a parte, ebbene sì, il "piccolo" Pizzino) e temo non sia solo responsabilità di satirici poco efficaci o poco appassionati e appassionanti. Forse ‘che la “richiesta” di pensiero si è piattamente esaurita?

Written by Mauro Biani

Settembre 6th, 2006 at 11:26 pm

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  1. Mauro, sei fortunato ad avere ancora i numeri di cuore! Dovresti scansionarli e metterli tutti in rete a perenne memoria!

    Aloa

    G.

    gattomammone

    6 Set 06 at 22:38

  2. Un paragone tra il male e tango-cuore lo trovo assolutamente improponibile. Dove il primo colpiva senza pietà (come dimenticare per fare un esempio, la copertina con la tartarughina rovesciata alla morte di ugo la malfa ?) così cuore ironizzava punzecchiava, divertiva i suoi docili lettori. Alla vena realmente anarchica, iconoclasta del male seguì un gionaletto, allegato addirittura inizialmente ad un giornale di partito, semplicemente innocuo. Gli effetti nefandi di tale modo di satireggiare sono evidenti ancora oggii. Una satira buonista, moraleggiante, faziosa ricopre giornali e blog. Reduci più o meno blasonati stanno ancora a rimescolare la solita minestra. Non mancano naturalmente le eccezioni, alle quali manca però un briciolo di cattiveria e coraggio per disintegrare certezze facendo il culo a tutti e non solo all’omino con i tacchi. Il pizzino comunque non l’ho ancora letto, un miracolo, magari….

    gianf

    utente anonimo

    6 Set 06 at 23:41

  3. ‘Sto fatto che Cuore fosse buonista è un luogo comune. Per questione di tempo e spazio ho solo messo un paio di copertine storiche, ma sarebbe interessante mostrarne tante “dure” almeno quanto la tartarughina di la malfa. Il Male ha avuto l’indubbio merito di “rompere” di brutto con gli schemi d’informazione paludata e inquadrata, inserito, com’era, in un contesto culturale di “ribellione” anche artistica (’77 e giù di lì). Ha generato o meglio è stata generata dai vari Paz (ma lui fa poco testo: è genio puro), Pino Zac, Vauro (ma anche dal Forattini degli inizi, visto che parli di reduci andati a male…). Cuore è stato un termometro dei suoi tempi, è vissuto ed è morto col “craxismo” con la milano da bere, coi Cafoni del periodo (magistrali certi affreschi di Riccardo Mannelli), e non è stato tenero neanche con la sx. Solo che i Cafoni non sono mai scomparsi, Cuore sì e me ne dolgo assai.

    Un’ultima cosa: la satira è sempre “moraleggiante” e ci mancherebbe. Anche quella de Il Male lo era. Si proponeva di smerdare tutto ciò che era falso moralismo, evidenziando il ridicolo di certe semplificazioni. Probabilmente era anche questa la rottura del giornale. Un modo diverso di essere nel “movimento”, (e che magari era più esistenziale, e critico pel movimento stesso) ma era moolto politico e in quanto a faziosità era totalmente, magnificamente fazioso.

    Pizzino è satira allo stato puro, molto siciliana. Forse proprio per questo: nel microcosmo sicilia ci sono tutte le condizioni (nel bene e nel male) per riprodurre quel senso di ribellione dagli schemi e dalle mafie, che fu del Male prima e poi, in un’altra era geologica, di Cuore.

    Mauro

    broiolo

    7 Set 06 at 01:10

  4. mauro, sono d’accordo con l’avvocato, il Male per certi versi resta ineguagliabile e ineguagliato, e come tu stesso rilevi…tempi diversi, quello è fondamentale.

    Sahishin

    7 Set 06 at 07:18

  5. Ciao Broiolo,

    bentrovato a te.

    Le tue visite mi fanno sempre molto piacere, collega !:)

    Circa il post:

    io ho collaborato con “Cuore” per un breve periodo, ma quasi dieci anni più in là…aveva riaperto e in quel periodo di cambiamenti e rinnovamenti erano molto propensi ad accettare linfa giovane…diciamoci la verità, anche il mio tratto non era granché, ma è stata la mia fortuna che mi ha permesso di vivere una bella avventura. Conclusasi poi, purtroppo, dopo un annetto, con la definitiva chiusura del giornale ! 🙁

    angusto

    7 Set 06 at 08:09

  6. All’epoca di Cuore ero assolutamente figlio di democristiani e quindi.. non l’ho mai letto (mi vergogno si.. ).. e adesso che ho un pò di senso critico e che riesco a vedere qualcosa in più di quello che mi spiattella la televisione in faccia.. non c’è più… si .. forse ci vorrebbe ancora qualcosa di simile..

    Ciao, beppe

    utente anonimo

    7 Set 06 at 12:46

  7. Triste segno dei tempi: la satira interessa solo a pochi nostalgici.

    Eppure di materiale su cui lavorare in giro ce ne sarebbe.

    Mah!

    A.I.U.T.O.

    Associazione Italiana

    Uomini Troppo Oppressi

    MisterCima

    8 Set 06 at 01:11

  8. Quando si parla di ‘Cuore’ mi viene un attacco di nostalgia che la metà ne basta.Ogni numero era un piacere per l’animo.Fino a quando c’è stata la prima ‘scissione’ quando alcuni disegnatori mollarono.

    Ricordo il giorno che ci fu la presentazione del nuovo formato (quello più grande): ritrovo lettori/redazione davanti a casa di Silvio ad Arcore e consegna di una copia al portiere (Silvio non si presentò alla porta.Ovviamente!)

    Poi la raccolta di firme per i referendum (tra i quali:l’abolizione dei soldi,l’abolizione del semaforo rosso..) in polemica con Pannella che ne presentò 13 in un botto solo.

    Si sente la mancanza di un giornale come Cuore con tutte quelle belle firme.

    Come dimenticare i fantastici ‘vecchietti’ ? O le intercettazioni telefoniche dei primi cellulari? O il giudizio universale?

    Credo anch’io che purtroppo non ci sia più la richiesta (soprattutto dei ragazzi)di pensiero.Di un pensiero diverso.

    Per la rilegatura:mi hai dato un’ottima idea! In cantina ho diversi scatoloni con le copie…e quasi quasi le faccio rilegare pure io!

    Sai però che c’è stata già in vendita (una decina di anni fa)una serie di libri con tutte le prime pagine? Il primo volume me lo regalò un parente,fan di Silvio, che lavora in Mondadori!

    Sioux

    8 Set 06 at 16:03

  9. diversi tipi di umorismo

    diversi periodi, anche.

    diverse le stesse persone

    in quei due periodi.

    abbiamo male al cuore

    e non dimentichiamo

    ma tutto quello che fa museo

    diventa catafalco.

    bisogna farsi spazio

    per accogliere

    non a gomitate

    per difendere.

    rodo

    utente anonimo

    1 Nov 06 at 18:41

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